Le leggende di Motta Baluffi LA GAŠA Un signore benestante viveva con una gazza parlante che gli faceva compagnia, ed era accudito da una serva. Purtroppo la gazza non era molto amata dalla serva, che la doveva sopportare per forza maggiore. Un giorno il signore si dovette allontanare e lasciò la gazza in custodia alla serva. Venne la sera e cominciò a piovere, e la gazza, forse a causa di un colpo di freddo ne risentì e le cominciò una gran diarrea. Naturalmente da animale qual era, lasciava escrementi dappertutto nella casa e la serva ne approfittò per vendicarsi su di lei. La prese e con ago e filo le cucì il sedere, in modo che non potesse più lasciare escrementi in giro. Col far del giorno il padrone ritornò a casa ed il suo primo pensiero fu per la gazza. La vide e si accorse che qualcosa non andava. Siccome la gazza era parlante le chiese cosa le fosse successo. Con fare sommesso lei esclamò: < VEEN LA NÓT E PÓ AL PIUVÉ, CÜÜL CÜŠÉ, CÜÜL CÜŠÉ>. Non è dato sapersi come finì la storia, ma si può immaginare che la serva abbia passato un brutto momento. |
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