Il dialetto di Motta Baluffi: piin piin |
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Pubblico volentieri una filastrocca arrivatami via mail da un vecchio amico. Mi fa molto piacere che qualcuno cerchi di tenere insieme le tradizioni e cultura del nostro paesello e forse il tuo sforzo è ancora più apprezzabile da chi, come me, è più lontano e prova un poco di nostalgia per quelle cose semplici che man mano si perdono nella vita frenetica di oggi. Per questo volevo mandarti una piccola filastrocca che mi raccontava mia nonna. In realtà si tratta di un gioco semplice che veniva fatto per tenere buoni i bambini: si nascondeva un piccolo oggetto in una mano (ad esempio il ditale usato per cucire) e si presentavano le mani chiuse al bimbo che indicando l'una o l'altra ritmicamente ripeteva: |
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piin piin sota al pee dal tauliin pan moi pan frès-c indüina indua a lè in da stè in c'la là questa che lè.. la... so ... cà
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a questo punto la mano indicata veniva aperta e
il bimbo poteva vedere se aveva indovinato. Chiaramente il gioco poteva
continuare per ore......
Marco |
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Ricordi i proverbi o le filastrocche che ti raccontavano i nonni? contattami e le pubblichiamo |
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turn'indree |
indree 'n pass |