Motta Baluffi: la Cā di Mačstčr

Nelle adiacenze della chiesa parrocchiale di Motta Baluffi  sorge questa bellissima casa dal tetto strano: la Cā di Mačstčr. La costruzione probabilmente risale alla seconda metā del 1700, in quanto non compare nel Catasto Teresiano del 1723. Nelle mappe ottocentesche invece č giā indicata. L'edificio  ha proporzioni classiche e forma simmetrica. La facciata principale č coronata da un timpano, il cui andamento curvilineo corrisponde ad una morfologia presente anche in area veneta: gli archi intersecati ammorbidiscono la linea del
tetto, permettendo l'introduzione in facciata di una grata in mattoni spaziati, mediata dall'architettura rurale dei fienili, che svolge l'importante funzione di ventilare il sottotetto e, quindi, rinfrescare la casa in estate ed asciugarne l'umiditā in inverno. Alle estremitā della
facciata erano presenti due pinnacoli, (ora ne rimane uno solo) che alleggeriscono il suo peso visivo "appendendola" al cielo."

Qui viveva la famiglia di Mačstčr, composta dai genitori Luigi Monfredini (Bigiin),maestro elementare, Luigia Riboldi (Bigina), maestra di ricamo e cucito e dai figli Giuseppe (Pepino), Maria, Giovanni (Gianu), Virginia (Gino), Orsolina (Lina), Pasquale. Questa famiglia ha lasciato la sua impronta nella vita del paese, in modo particolare per la bontā d'animo e generositā dimostrata in diverse occasioni, di cui la mia famiglia  ha testimonianza diretta.

  • Bigiin č stato il maestro elementare di alcune generazioni di giovani contribuendo alla loro educazione.

  • Bigina, maestra ricamatrice ha ricamato tovaglie e paramenti sacri ancora custoditi presso la sagrestia della chiesa

  • Pepino č stato il primo taxista del paese

  • Gianu, ragazzo del '99, cavaliere di Vittorio Veneto č stato il primo elettricista di Motta Baluffi 

  • Virginia e sua figlia Annamaria sono raffigurate in un quadro sacro all'interno della chiesa  parrocchiale raffigurante Sant'Anna e la Madonna bambina

la famiglia dei Mačstčr al completo in una foto antecedente il 1937

Nel 1948 fu realizzato il quadro di S.Anna per la chiesa parrocchiale. Il pittore utilizzō donne del paese come modelle: Virginia Monfredini, Annamaria Civiero, Rosa Storti, Angela Borrini.

il quadro raffigurante S. Anna del pittore Misani, realizzato nel 1948

Gli ultimi abitanti della Cā di Mačster furono Maria, Pepino e Gianu. Dal 1988 la casa č disabitata. Ora č stata acquistata da un imprenditore locale che la sta ristrutturando.

Maria, Pepino e Gianu

un ringraziamento a Lucilla Civiero e Laura Sezzi, per la realizzazione di questa pagina e per la generosa disponibilitā mostrata
 

 

hai notizie curiose? contattami dantebarili@libero.it

 

home page

turn'indree

un passo indietro

indree 'n pass