Motta Baluffi: Chiesa parrocchiale dedicata a San Cataldo.

Secondo fonti non suffragate da documenti molto probabilmente la chiesa attuale, dedicata a San Cataldo  è successiva ad  una antica chiesa distrutta da una alluvione del fiume e che non si ha la certezza sorgesse nello stesso luogo.

Le prime notizie documentali circa la chiesa di San Cataldo della  Motta sono riscontrabili nel Liber Sinodalium del 1385, (che riporta l’elenco delle chiese della diocesi di Cremona) allora dipendente della chiesa di Pieve Gurata, distante pochi chilometri; è menzionata inoltre nel 1404 nelle Rationes Censum et Decimarum  della diocesi di  Cremona.

Successivamente dipese dalla chiesa di Santa Maria Assunta  di Scandolara Ravara sino al 1415 quando fu eretta parrocchia.

Nel corso del tempo subì numerose trasformazioni tra cui quella della facciata che risale al 1700. Nei primi anni del 1800 fu ampliata su richiesta dei cittadini in seguito all’aggregazione a Motta Baluffi di diverse cascine allora facenti parte del comune di  Stagno Pallavicino

Dai primi anni del 1700 la torre campanaria era dotata di un orologio meccanico a carica manuale che giornalmente veniva effettuata dal campanaro. Negli ultimi anni Minger si occupava giornalmente della carica  dell’orologio, salendo in cima alla torre per scale di legno in cattivissime condizioni, sino all’anno  1998 quando  l’orologio meccanico è stato sostituito con uno di tipo elettronico ed è stato montato il sistema elettrico per la sostituzione del campanaro.

 

La chiesa vista dall'argine Maestro

Libero, l'ultimo campanaro intento a suonare le campane nell'ottobre 1997

L'ultimo orologio meccanico della torre

Il viale della chiesa (via Rimembranze) con i tigli piantati dopo la prima guerra mondiale. ad ogni tiglio è associato il nome di un caduto

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