Motta Baluffi: giornata di caccia

Il paese di Motta Baluffi conta circa una ventina di cacciatori.

Una mattina d'inverno ho voluto seguire una battuta di caccia per documentare quello che succedeva.

Siamo partiti verso le 7.30 con una temperatura  di otto gradi sotto zero, imbacuccati come se si dovesse affrontare la conquista del Polo Nord, eppure c'era anche chi aveva abbigliamento leggero...

Siamo andati su quello che rimane "dl'Išuloon", che fino a qualche decennio fa era coperto da bosco spontaneo, talmente fitto in cui era difficile orientarsi. Ora grazie alla cecità delle istituzioni, si semina il granoturco sulla riva del fiume e dei boschi  rimane solamente il ricordo  nella mente dei nostalgici. Negli anni della mia infanzia, questi posti erano percorsi la domenica da famiglie che venivano in "villeggiatura", e i boschi erano fruiti da tutti gli abitanti del paese.

L'išuloon

Ora rimane il desolante paesaggio dei campi coltivati a granoturco, che in questa stagione danno l'impressione di essere in un deserto.

L'inizio della battuta di caccia

Ritornando alla battuta di caccia, da quanto ho potuto osservare io che sono profano, il miglior cacciatore  di tutti era Giorgio, che evidentemente la caccia ce l'ha nel sangue. 

Mentre gli altri sparacchiavano decine di colpi, lui con un colpo solo colpiva la preda

Al termine della battuta, è d'obbligo la tappa "al cantiniin dal föm", dove per riscaldare l'ambiente si è accesa la stufa, si è fatta scaldare la polenta e via col salame ed il vino...

Li ho lasciati verso mezzogiorno, non si sa come la storia sia andata a finire....

al cantiniin dal föm

home page

turn'indree

un passo indietro

indree 'n pass