Motovacanze 2003 FINITA GANVIK

 

 Domenica 03/05/03 Partiamo come al solito presto è ancora buio e chiudendo il cancello penso e credo di non aver dimenticato nulla e come si suol dire di quel che manca si fa senza. L’appuntamento è sulla A22 area di servizio Povegliano con Ennio e Graziella motorizzati BMW 1150 RT mentre la nostra è il modello antecedente 1100RT, questa volta a partire siamo solo in due coppie (cosi si litiga meno!), il tempo di attesa di arrivo dei nostri soci all’area di servizio è ingannato dal frequente alzarsi di stormi di uccelli quasi ad oscurare il sorgere dell’alba ed ecco  le prime foto scattate dalla nostra nuova macchina digitale. Sono quasi le ore 7,00 e arrivano i nostri compagni d’avventura, fatto i saluti di rito si parte direzione Brennero e al confine tappa per la vignette 11 € e poi Innsbruck attraversando la meravigliosa Austria che con le sue belle vallate fra i monti ci regala una temperatura ottimale per viaggiare in moto. Non sarà così per il resto della giornata, passato Monaco mi sembra di essere nella mia Padania, il caldo e il traffico sostenuto ci opprime con rallentamenti ad elastico e la guida dei vacanzieri tedeschi non è più ordinata come qualche anno fa tanto ad indulgere Fausto in una manovra spericolata per non tamponare Ennio con il solo danno dello stacco dello specchietto destro. Dopo Monaco prendiamo direzione A9 per Norimberga poi la A3 fino a Wurzburg e la A7 che ci porta a Fulda , Kassel e campeggeremo a Dransfeld nel Naturpark Munden dopo aver percorso 1160 Km. Ricordiamo di esserci già stati in un precedente viaggio verso il nord e  dopo aver messo in atto la nostra cucina da campo finiremo la serata al bar del camping sorseggiando la ottima birra di produzione locale.

 

 

 Lunedì 04/08/03 Riprendiamo il viaggio dopo un buon caffè con la nostra moka e biscotti, la Germania non è più calda come ieri e la A7 ci porta fino a Lubecca passando per Hannover  ed Hamburgo, seguiamo la A1 per Puttgarden e con sorpresa all’attesa per l’imbarco troviamo una coppia di amici di Asti motorizzati Yamaha FJR1300 anche loro diretti in Finlandia per il raduno denominato FIN-ITA. Alle 13,30 ci imbarchiamo per Rodbyhavn in Danimarca terra dell’energia eolica con i suoi giganti “mulini”eretti quasi ovunque, a Kobenhavn prendiamo il ponte per Malmo  in Svezia e poi su fino a Helsingborg per prendere la strada interna E4 e visto l’ora (sono quasi le h. 18) decidiamo di fermarci a Markaryd un piccolo camping vicino al fiume, purtroppo con rammarico dobbiamo salutare i nostri amici di Asti che si erano uniti a noi ma non avendo la tenda e i cottage del camping sono tutti occupati, troveranno in città un ostello della gioventù. Il camping non dispone di negozio alimentare cosi lasciamo Ennio e Graziella a montar la tenda, noi torniamo in città a cercare “cibo” per la nostra cucina da campo e al ritorno nel togliere le borse degli abiti dalla moto trovo la sorpresa di non aver sistemato bene il bagnoschiuma quindi si è aperto il tappo e ha imbevuto di schiuma un quarto di abiti ma per fortuna il sole è ancora alto e abbiamo risciacquato e asciugato il possibile ma metterò via roba ancora umida, che serata!

 

 

 

 Martedì 05/08/03 Il sole è ancora nostro amico,direzione Stoccolma per la E4 costeggiando i laghi di Vattern, Roxen con foto per alcuni panorami e in una isola di sosta osserviamo una curiosa auto americana con occupanti (manichini) interrata ad un terrapieno. Arrivati in periferia della città di Stoccolma ci fermiamo ad un distributore per fare il punto della situazione e cercare la strada giusta per il porto, la nave per la Finlandia partirà alle h. 20.00. Con sorpresa troviamo altri amici italiani diretti a Kuopio, i fratelli Timini di Brescia con moto Aprilia Pegaso e Honda Transalp e Ferro di Venezia su BMW R1100, partiamo tutti in compagnia e arrivati in città tra i semafori e incroci perdiamo gli ultimi aggregati ma ci perdiamo anche noi non abbiamo visto un’indicazione e ci troviamo davanti la stazione dei treni ma ritornando sulla tangenziale riprendendo la retta via. Arriviamo al porto per le h. 17.00 , ci portiamo al terminal per i biglietti con solo passaggio ponte per Turku Abo che partirà per le h. 20.00 mentre è in partenza la nave per Helsinki, arrivano dopo circa un ora anche i fratelli di Brescia con Ferro si son persi anche loro e al porto si son fatti portare dalla polizia…..All’attesa per l’imbarco arrivano altri motociclisti italiani e non, con direzioni vacanziere diverse noi facciamo un po’ di pubblicità per il meeting che si svolgerà a Kuopio e qualcuno sembra tentato a venirci a trovare. Dalla nave scende una graziosa cameriera cercando tra di noi e la fila di altri automobilisti in attesa la prenotazione per il buffè che si terrà a bordo durante la serata costo Euro 22.00 vanno quasi tutti i motociclisti tranne noi che andiamo un po’ al risparmio. L’uscita dal porto con la nave è sempre affascinante rimaniamo sul ponte fino all’imbrunire, all’interno poi giriamo per tutti i nove piani tra lo shopping i bar con le vedute sul ponte la discoteca, la sala per i bambini con intrattenitori i pub e i self servis….alla fine passiamo ore a scambiare esperienze con altri motociclisti.

 

 

 Mercoledì 06/08/03 Ci svegliamo alle h. 7.00 e la nave è già in porto a Turku Abo sono quasi tutti scesi e in fretta scendiamo anche noi a prendere la moto nella stiva ritrovandoci poi tutti nel parcheggio, all’uscita del porto ci ferma la polizia facendo la prova del palloncino per l’alcool a tutti i conduttori, non ci è mai capitato. La temperatura è decisamente cambiata, 17 gradi e il bel tempo ci accompagna per tutta la E63 fino ad un 150 km. da Kuopio dove il cielo diventato grigio lascia cadere qualche gocciola di pioggia, mettiamo le imbottiture alle giacche e dopo un buon caffè caldo alla finlandese scambiamo impressioni di viaggio con una coppia di italiani in geep venuti  in Finlandia per vedere la gara mondiale del rally a Jyvaskyla. Arriviamo al camping Rauhalahti verso le ore 16, sbrighiamo le pratiche alla reception noi mettiamo la tenda mentre Ennio e la Graziella prendono il cottegge sono stanchi han male alla ossa probabilmente il viaggio è stato un pò stressante, ci fermeremo per 4 notti, con lo sconto del raduno la tenda paghiamo 10 euro a notte mentre il cottegge sono 29 euro a notte e devo dire che  queste casette di legno sono belle accoglienti e con stufa elettrica (molto utile). Nel frattempo arrivano Helena e Giovanni organizzatori del motoraduno, saluti e baci di rito ma sempre emozionanti e noi siamo tra i primi arrivati. Dopo aver sistemato la tenda rilavo gli abiti inzuppati di schampo e con le asciugatrici automatiche sistemiamo un po’ tutto, riceviamo poi con sorpresa l’invito di Giovanni di cenare a casa sua questa sera con i pochi intimi italiani arrivati, l’appuntamento è alle ore 19.00 davanti alla reception ci porterà il taxi dato che Giovanni abita in periferia della città. All’attesa arrivano un gruppo di giovani ragazzi italiani in taxi attrezzati per il camping  provengono dalla Russia e precisamente Mosca e S. Pietroburgo ci  raccontano entusiasti la loro vacanza russa e la bellezza delle città visitate, ma arrivano anche i nostri taxi che ci portano a casa di Gio’ situata in un quartiere dove domina il colore verde fatto di giardini e piante, la casa costruita interamente in legno la riconosciamo per il furgone e le moto parcheggiate davanti Giò ed Helena non possiedono il garage come quasi tutti gli abitanti di questa nazione sarebbe un costo gravoso sull’economia familiare per il suo riscaldamento ricordiamo che la temperatura invernale scende a meno 20 gradi quindi le proprie  auto parcheggiate evitano il congelamento del motore collegandosi con un cavo elettrico ad una presa di corrente vicino alla casa, ci racconta Giovanni che il moto club Finlandese di Kuopio ha in comune un garage (officina e sede) in città per governare le proprie moto e riunirsi nelle lunghe notti invernali. Ma entriamo in casa togliendoci prima le scarpe nell’antientrata tutti, normalmente lo è di fatto, la casa è accogliente,calda e piccola e con tripli vetri apribili separatamente vi è un cucinino la sala pranzo una stanza letto il bagno e l’immancabile sauna, poi la serata prosegue in allegria nel migliore dei modi tra racconti ed esperienze di viaggi, sensazioni e fantasticherie, Giò poi ci dirà che per il prossimo FIN-ITA 2005 ci porterà in Russia sarà vero?

 

 

 Giovedì 07/08/03 Questa mattina ci alziamo con vento e nuvole e dopo una abbondante colazione nordica al bar del camping dedichiamo la prima parte della giornata alla visita della città di Kuopio e quindi la piazza principale dove c’è il mercato del pesce, le bancarelle di generi alimentari, vestiari, bigiotteria e ricami tipici del posto e poi l’orchestra con tanto di palco composta da un  gruppo di ragazzini con insegnante che si esercitano a suonare, ho comprato un loro CD. Lasciamo la piazza e ci portiamo alla cattedrale semplice e di costruzione recente con un ampio giardino davanti ben curato, all’interno ci colpisce l’organo di grande dimensione e  la sua musica magistralmente suonata……... Usciamo e ci portiamo al “Kuopio museum” rappresentante la vita rurale dei primi insediamenti umani e naturalmente fauna e flora, l’attrazione principale è il Mammut riprodotto in misura reale da solo occupa tutta la stanza. Nel pomeriggio torniamo al raduno è già arrivata altra gente conoscenti e non, l’iscrizioni sono già aperte 28 euro comprende due colazioni una cena vari gadget e l’artistica medaglia con lavorazione in rilievo rappresentata da un lato due lupi che guardano il mondo e dall’altra una moto che viaggia nell’Europa sconfinata. La serata prosegue con la cena organizzata da Giovanni ed Helena al piccolo ristorante faremo poi un giro a piedi intorno al lago ma la pioggia ci costringe a tornare in tenda.

 

 Venerdi 08/08/03 La giornata di oggi è dedicata alla pesca al salmone a Lohima circa 70 km. da Kuopio in un paio di laghetti da allevamento ma chi volesse avventurarsi da vero pescatore il fiume vicino è molto invitante. La prima a prendere il salmone è Graziella, anzi il salmone trascina Graziella nel lago, comunque poi uno lo mangiamo al forno e l’altro alla brace,  purtroppo il ritorno è di nuovo sotto l’acqua ma la serata continua allegramente sotto il tendone della festa con cena a base di renna e patate e  intrattenimenti vari con giochi e musica fino al mattino presto! e se bevono questi finlandesi!

 

 

 

 Sabato 09/08/03 Questa mattina c’è un bel cielo azzurro limpido e la temperatura segna +10, salutiamo i ragazzi di Vicenza che proseguono il viaggio verso Kirkenes noi nella tarda mattinata faremo la sfilata con tutti i motociclisti per la città di Kuopio poi nel pomeriggio di nuovo intrattenimento con un gruppo. Folcloristico che si esibisce in gare su motorini Tunturi 50 cc. e alla fine non poteva mancare la gara di lentezza tra Finlandesi e Italiani naturalmente vinta dai nordici. La sera continua di nuovo la festa nel tendone dove vengono fatte le classiche premiazioni del motoraduno ed il piu lontano degli italiani è un signore di Pesaro Urbino con il proprio figlio su BMW R1150RT, verso la mezzanotte Giò ci chiede il favore di poter portare due moto esposte al raduno nella sede del motoclub finlandese in città a Kuopio cosi Fausto con il BMW C100 ed io con una Yamaha Diversion 600 ci portiamo in centro alla sede e Giovanni ci mostra l’officina del fai da te, il parcheggio per il periodo invernale e una stanza per le riunioni, nel frattempo è partito il riscaldamento automatico, se penso ai 38 gradi che ci sono in Italia! Nel tornare con il furgone Gio ci mostra la città di notte, i pab sono gremiti di gente e per le strade i giovani si reggono in piedi l’un con l’altro sono tutti ubriachi! L’unica cosa positiva è che nessuno si mette alla guida ubriaco infatti per la città girano esclusivamente solo taxi.

 

 

 Domenica 10/08/03 Mi sveglia il bip-bip dell’orologio sono le h. 06 e ho freddo ai piedi ma in compenso c’è il  sole e oggi riprende il nostro viaggio verso il nord quindi dopo aver sistemato bagagli e tenda sulla moto alle 8,30 siamo con Ennio e Graziella a far colazione al bar del camping, ci dilunghiamo troppo poi con i saluti e i ringraziamenti ma impossibile farne a meno. Lasciamo la città prendendo la E63 che  per qualche centinaio di km fiancheggia di poco il confine russo, comincia la natura selvaggia attraversiamo laghi prati costituiti in prevalenza da muschi e licheni la cosi detta tundra fatta  di colori tenui che al primo colpo d’occhio sembrano tutti uguali forse noiosi per il turista distratto ma la sensazione del nulla e del silenzio mi arricchisce l’anima, le renne che si confondono con l’ambiente e appaiono all’improvviso meraviglioso! Di tanto in tanto qualche chiosco di souvenir dove si possono comprare pelli di renna e corna o berretti colorati fatti dai Lapponi, che oggi si chiamano Sami, la maggioranza della popolazione di queste latitudini. Arriviamo alla piccola cittadina di Kemijarvi ci fermiamo sul ponte che attraversa il lago omonimo per fare qualche foto ma fa freddo e il vento forte mi toglie la voglia di levare il casco, campeggeremo 60 km più avanti a Sodankila, la temperatura segna 11 gradi, noi mettiamo la tenda mentre i nostri compagni prendono il cottage, al centro del campeggio c’è un enorme camino acceso  invitante sia per cucinare che per scaldarci un pò. Fausto ha un piccolo diverbio con una coppia di turisti tedeschi per aver parlato un po’ troppo ad alta voce, ingannato dal chiarore del cielo nonostante la tarda ora.

 

 

 

 Lunedi 11/08/03 Oggi fa meno freddo e continuiamo il nostro viaggio in Lapponia per la E75 direzione Kaamanen  dove vi è il bivio per Karigasniemi che porta al mitico NordKapp, noi invece svolteremo a destra per la 971 strada di seconda importanza e stretta direzione Kirkenes, credo di non aver mai attraversato un posto cosi solitario, ci fermiamo a un  distributore 10 km  al confine con la Norvegia dove la pompa della benzina indica solo i litri e il prezzo viene calcolato all’interno dello shop dove si vende un pò di tutto soprattutto ferramenta. Vi è un altro stabile vicino vendono souvenir,  vettovaglie e cose per la casa c’è anche un angolo per la caffetteria, ne approfittiamo visto l’ora di pranzo e molto  invitanti sono i pani e dolci-salati tipici della zona. Oltrepassiamo il confine salutando i doganieri ed entriamo in Norvegia puntando direttamente a Kirkenes, città di storica vocazione mineraria (ab 5000), alla foce del fiume Pasvikelv in fondo al Bokfiord ramo meridionale del Varanghefiord, siamo vicinissimi alla Russia ma l’influenza reciproca delle due culture non è molto evidente infatti solo da pochi anni il confine è relativamente aperto soprattutto per i norvegesi. Passiamo per il centro non molto trafficato scendendo fino al porto osservando  pescatori intenti a governare le loro barche, mentre al porto vecchio organizzano gite su battelli “History Fiord” costeggiando il fiordo fino al confine, ritornando in centro ritroviamo i ragazzi di Vicenza che ci avevano preceduto di un giorno, passeremo la serata in compagnia nel campeggio della città a 6 km più a sud.

 

 

 Martedi 12/08/03 È suggestivo alzarsi di notte (sono le h. 3,15) e girare per il camping come se fosse pieno giorno vista la luce naturale interminabile. Il mattino seguente con le nostre moto ci spostiamo più a est entrando in una zona davvero poco abitata fino al confine con la Russia qui è Grense Jakobselv a 60 km. da Kirkenes di cui gli ultimi 10 di sterrato dove si trova una chiesetta in pietra, costruita lo scorso secolo per testimoniare ai sovietici la volontà norvegese di mantenere il possesso di questi territori, a fianco l’immancabile cimitero. Importante è non varcare il confine segnato dal corso del fiume che sfocia proprio a Grense Jakobselv e da una serie di cartelli e reticolati inequivocabili ed è vietato fotografare, forse il caso o doveva fare il giro di ricognizione un elicottero militare si è alzato dal confine volando sopra di noi talmente basso da individuare le persone all’interno dell’abitacolo, avranno visto Fausto fotografare? Torniamo a Kirkenes  per visitare la grotta di Anders, una delle gallerie costruite sotto il centro della cittadina come rifugio antiaereo durante gli oltre 300 bombardamenti subiti nella seconda guerra mondiale, andiamo poi a Storhaugen sobborgo della città dove sarebbe eretto il “Monumento all’Armata Rossa” in memoria della liberazione del Finnmark e dei soldati russi caduti per la conquista della città nell’autunno 1944 ma siamo un po’ delusi è solo un parco posto su un altura non ci resta che osservare la città dall’alto. Nel pomeriggio ci portiamo a sud della città per la strada 885 che si inoltra nel Ovre Pasvik Nasjonalpark vi cresce una stupenda vegetazione con pinete inesplorate, la guida dice che vivono orsi bruni, alci, lupi e linci,  attraversiamo poi piccoli laghi fino a Svanvik dove visitiamo una caratteristica piccola StarKirke, vorremmo proseguire fino a Nyrud al villaggio minerario ma il tempo ci è tiranno e le nuvole sembrano inghiottirci nella tundra.

 

 Mercoledi 13/08/03 Riprendiamo il viaggio verso ovest sulla E6 fermandoci a Neiden, abitato da Sami Skolt, che parlano lingua finlandese e sono di religione greco-ortodossa: vi sorge la minuscola cappella in legno greco cattolica di S. Giorgio costruita nel 1565 da S. Trifone evangelizzatore della Lapponia, il paese è attraversato dal fiume Neidelv ricco di salmoni, alla cascata di Skoltefoss viene praticata la pesca al salmone con le reti lanciate dalle rive. A Brannsletta una deviazione porta verso il mare a Bugoynes , villaggio di pescatori  abitato quasi esclusivamente da finlandesi il quale ha mantenuto un aspetto antico e suggestivo vi è anche la riserva ornitologica di Ranvik. Decidiamo di accamparci per mezzodi a Vestre Jakobselv e questa volta in un cottage scarichiamo le moto e cosi più liberi partiamo per visitare la penisola del Varangefiord e qui inizia il tratto più selvaggio e disabitato del fiordo i villaggi si fanno più radi, sulla destra il mare e a sinistra il paesaggio e segnato dall’interminabile altopiano che si avvicina alla costa lasciando solo modesti tratti prativi,e arriviamo a Vardo cittadina che si trova su un isola collegata alla terraferma mediante un tunnel sottomarino lungo km.3 e profondo m.80, la cosa più interessante è la settecentesca fortezza a difesa dell’isola e della città costruita su pianta stellare a otto punte e quattro bastioni. Ritornando per il tunnel al bivio prolunghiamo l’intinerario per una strada tortuosa appena segnata sulle carte e asfaltata solo di recente ci porta a Hemninberg, un antico villaggio di pesca abitato solo in estate il paesaggio è interessante fatto di rocce sgretolate dal gelo e dalla furia del vento e ampie spiagge interrompono ogni tanto questo scenario lunare, alcuni ragazzi sono fermi con binocoli e macchine fotografiche professionali intenti ad osservare le foche. Si è fatto tardi e fa pure freddo torniamo al camping e nel tepore del cottage e ci prepariamo una tipica cena finlandese “ la makkara” fatta nel camino esterno.

 Giovedì 14/08/03 Lasciamo il Varangher verso ovest per la strada 98 con sosta a Nesseby per una foto alla graziosa chiesetta in legno costruita nel 1858 in riva al mare, la spiaggetta circostante il breve istmo su cui sorge la cappella è popolata da frotte di uccelli marini. Passiamo l’abitato di Vestertana e a Ifiord deviamo sulla 888 per la penisola di Nordkinhalvoya il luogo più settentrionale dell’Europa continentale ci fermiamo nei pressi Lebesby per far benzina e anche qui la pompa da solo il calcolo in litri entro nello stabile per pagare e l’anziana signora è in abiti Sami, l’interno ha un arredo tipico. La penisola presenta al suo interno vasti altopiani laghi e fiumi, è il Grande Nord,  il vento non trova ostacoli e lo spettacolo è di incredibile suggestione, pervade una sovrana sensazione del nulla, iniziamo un tratto di strada sterrata (per lavori in corso) che preoccupa un pò i nostri compagni di viaggio ma sono solo  8 km. Arriviamo a Mehamn isolato villaggio che vive di pesca e un po’ di turismo, deviamo a est per Gamvik solitario e pittoresco porto con alcune case di legno colorate, ci ristoriamo al caffè dello shop  e riesco anche a “dialogare” con un bambino e la sua nonna che ci danno il benvenuti, hanno gli occhi color ghiaccio le guance rosse e i capelli biondo platino. Visitiamo il Museo locale dedicato alla pesca e alla vita popolare del primo ‘900, ci consigliano poi di andare al faro a Sletnes a circa 3 km. riserva naturale ornitologica. Sletnes si arriva per una strada sterrata, vi è anche un campeggio costituito da tre cottage e il prato per le tende senza alcuna recinzione, sulla casa del proprietario un cartello dice che  tornerà nel tardo pomeriggio. Adiamo cosi al faro posto in riva al mare e siamo nel punto più settentrionale sulla terra ferma, intorno è tundra e roccia c’è anche un  camper e una tenda, in Norvegia è consentito fare campeggio libero, alcune persone sono chine a raccogliere mirtilli, Fausto li assaggia e se poi starà male? ritorniamo al camping e questa volta prendiamo il cottage anche noi il prezzo è uguale sia in due che in quattro. Dopo cena torniamo al faro per riuscire a vedere il sole di mezzanotte ma le nubi si rincorrono spinte da un forte vento e coprono quei pochi spiazzi di sereno, ad un tratto sentiamo delle voci in Italiano, sono due ragazzi uno di Asti e l’altro di Pordenone venuti in anche loro in moto, sono talmente infreddoliti e tremanti da non riuscire ad accendersi la sigaretta hanno attraversato l’altopiano la sera stessa e il vento freddo non li ha certo risparmiati, dormiranno poi nella rimessa del guardiano del faro noi invece torneremo nel nostro cottage, guardo l’ora poiché il giorno sembra non finire mai è l’una passata, è passato anche il sonno cosi lasciamo Ennio e Graziella chiusi nel loro sacco a pelo e noi approfittiamo della sauna costruita artigianalmente nei servizi del camping.

 Venerdi 15/08/03 C’è ancora vento, riprendiamo il nostro viaggio sulla via del ritorno lasciamo la penisola del Nordkin su la St. 98, ripercorrendo lo sterrato che non fa certo bene alle nostre gomme consumate detto da Ennio. All'incrocio la mitica E6 sosta per benzina e un piccolo pranzo, sorpresa la gomma posteriore di Ennio è buca, una scheggia di roccia affilata si è conficcata  nella scolpitura della gomma, chiudiamo il buco con un tappo e abbondante mastice usufruendo dei kit di riparazione. A Russenes salutiamo le indicazioni che portano a NordKapp e noi invece prendiamo per Alta, campeggiamo nel fiordo Langfiordootn il sole il mare le montagne offrono dei colori spettacolari la calda accoglienza dei gestori del camping a conduzione famigliare ci entusiasma apprezzando sempre più questi luoghi e la sua gente.

 

 

 

 Sabato 16/08/03 Adesso il viaggio è tutto in discesa seguiamo sempre la E6 spina dorsale della Norvegia attraversando il Nordland, boschi di betulle e licheni, renne e alci, aride pietraie e tundra poi prati e boschi in sequenza, insieme a specchi d’acqua e dedali di scogli, arrivando fino a Narvik, importantissimo porto della Norvegia, qui fa capo la linea ferroviaria proveniente dalla Svezia utilizzata anche per il trasporto del ferro delle miniere di Kiruna e Gallivare. La città nasce nel 1883 sulla penisola del Ofotfjord,  quando una compagnia anglo-svedese iniziò la costruzione della ferrovia. Noi ci fermeremo più a sud a Ballnagen su un fiordo, è un campeggio di pesca sportiva attrezzato anche di barbecue e l’odore del pesce arrostito copre quello della nostra pasta, dopo cena caratteristiche foto sul pontile in riva al fiordo.

 

 

 Domenica 17/08/03 Le gomme della nostra moto sono proprio finite soprattutto quella anteriore sono spariti i tasselli sembra un palmer pensiamo di riuscire ad arrivare a Trondheim e poi cercare un gommista, intanto ci gustiamo il paesaggio e la natura ci offre dei colori spettacolari anche se il tempo minaccia pioggia. Entriamo nello Saltfhjellet-Svartisen Nasjonalpark il parco più vasto del Nordland e poi raggiungere il Circolo Polare Artico m.650, a 66° 33’ di latitudine Nord un desolato paesaggio di tundra artica, con nude rocce e brulle montagne; vi è un centro di informazione con caffetteria e un ufficio postale e lo shopping dove facciamo alcune compere. Passiamo l’abitato di Mo I Rana e poi giungere Mosjoen centro industriale affacciato sul Vefsnfjord, ma la parte sud del paese presenta pittoresche case in legno oltre alla bella chiesa di Dolstad la più antica della Norvegia a pianta ottagonale con il classico cimitero intorno, mentre visitiamo la chiesa si avvicina un anziana signora dalle sembianze di una maestrina anni ’50 e in inglese e un po’ norvegese e a gesti mi racconta in poco tempo la storia della sua vita o cosi credo di intuire,fatto veramente curioso. Campeggiamo nei dintorni e nel cercare un supermercato troviamo anche un gommista speriamo domani sia aperto!

 

 

 Lunedì 18/08/03 La fortuna ci assiste il gommista è aperto e cambiamo le gomme ( pagate come di listino Italiano in Norvegia non c'è lo sconto), puntiamo dritti verso Trondheim il caldo e il traffico aumentano siamo tornati nella civiltà, sono le h. 5 pom. mettiamo le tende nel campeggio a sud della città e in moto ci portiamo in centro a fare i turisti. La cattedrale gotica Domkirke costruita verso la fine del xv secolo è il più importante monumento  d’arte medioevale di tutta la Scandinavia, Bryggene sobborgo della città vecchia dove sulle rive  del fiume Nidelv si scorgono case in legno su modello delle palafitte dei sec. 17° 18° rimaste inalterate nel tempo, al centro della città sorge lo Stiftsgard uno dei più ampi edifici in legno della Norvegia costruito in stile rococò per una ricca vedova della città alla fine del 1700 fu scelto poi come residenza reale. Torniamo in camping e il sole ci saluta dall’orizzonte della città,ci sorseggiamo un buon caffè scambiando opinioni con un gruppo di ragazzi Francesi venuti in pulman.

 

 

 Martedì 19/08/03 Lasciamo il campeggio salutando il fachiro conosciuto la sera prima il quale gira per l’Europa a piedi con tutti i suoi bagagli messi su un carrettino, è proprio matto! Riprendendo sempre la classica E6 attraversiamo parchi nazionali e montagne medio alte, nonostante il vento e pioggerellina incontriamo un intera scolaresca di ragazzini in bicicletta con casco, zaino in spalla e tutti in fila,poi più avanti sulla nostra destra osserviamo una caratteristica piccola stazione ferroviaria tutta in legno con il tetto coperto interamente di erba. Arriviamo a Oslo cerco la dogana (Toll) per sentire se riesco a recuperare il Tax Free della spesa delle gomme, riesco a capire che l’avrò al confine, lasciamo la città visto che è uscito il sole per fare un po’ di strada in più fino ad Halden e qui deve aver piovuto parecchio, visto che  il camping dove ci fermiamo sembra un acquitrino, noi mettiamo la tenda i nostri soci vanno in cottage. Le nuvole giocando con il tramonto, ci regalano sfumature di colori meravigliosi.

 

 

 

 Mercoledì 20/08/03 Questa notte ha fatto molta umidità la tenda è bagnatissima rimediamo asciugandola con un panno sintetico per carrozzeria, ci dirigiamo poi verso Goteborg e prima di lasciare il confine deviamo per una strada che ci porta alla Frederinfestig, visitiamo la fortezza del 1600 costruita in difesa della città. Al confine ci fermiamo di nuovo in dogana per il Tax Free e girando da un ufficio all’altro non ottengo nulla, mi dicono che devo spedire tutto per posta, ho perso tutte le speranze. Arriviamo a Goteborg al porto, ci mettiamo in fila per il traghetto che partirà alle ore 16 per Frederikshavn (Danimarca) osservando meravigliati per la quantità di camion, camper e auto sistemati perfettamente nella stiva del traghetto. Impiegheremo 3 ore per la traversata, impossibile rimanere sul ponte ad osservare il panorama il vento riesce quasi a sollevarmi, arrivati in Danimarca ci fermiamo al primo camping a Saeby , contrattiamo con la signora per cottage da quattro che ci fa lo sconto, veramente gentile anche perché inizia a piovere, rimango di nuovo meravigliata per l’ordine e la pulizia addirittura la moquette nei bagni!

 

 

 

 Giovedì 21/08/03 Riprendiamo il viaggio del ritorno per la E45 che ci porta in Germania e poi A7 dove prima di Kassel  a Dransfeld ci fermeremo per la notte, è lo stesso campeggio del primo giorno di partenza, questa sera spese pazze ceniamo al ristorante del paese cucina tipica tedesca-ungherese, ottima scelta e spesa contenuta.

 

 

 

 

 

 Venerdi 22/08/03 La A7 ci porta fino all’incrocio per la A8 per Monaco, non riusciamo ad arrivare fino a casa il caldo ci opprime cosi ci fermiamo a Bad Felinbach dopo Monaco e finalmente il campeggio ha anche la pischina! Vero relax e riposo! Ottima anche la birra e per l’occasione il gestore ci regala due bicchieri tipici del luogo.

 

 

 

 

 Sabato 23/08/03 Rientriamo in Italia, il traffico, il caldo e l’autostrada intasata dalle automobili, arriviamo a casa nel primo pomeriggio ripensando alla nostra meravigliosa avventura!

 

 

 

 

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