Le moto d’epoca 

 

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https://i.ytimg.com/vi/uB7BKhTRhVU/mqdefault.jpgVideo Descrizione Gilera 500

https://i.ytimg.com/vi/kZBbOhDyX_M/mqdefault.jpg Video Descrizione Vespa e altre moto

https://i.ytimg.com/vi/3byXyaEUdx8/default.jpgRestauro Moto Morini

 

 

 

 

 

 

 

Gilera è uno dei più antichi marchi italiani di moto, essendo stato fondato da Giuseppe Gellera nel 1909 che aprì prima una piccola officina in Corso XXII Marzo a Milano e successivamente una fabbrica nella cittadina di Arcore, in provincia di Monza e Brianza. La prima moto a portare questo nome fu la VT 317. Dopo la prima guerra mondiale Gilera produsse moto da 500 cm3 di cilindrata e iniziò con queste a partecipare ed a vincere nelle più prestigiose competizioni internazionali del tempo. Questo motore aveva le valvole laterali, solo negli anni trenta la casa cominciò ad utilizzare le valvole in testa. Nacquero così la Quattro Bulloni 500 e la Otto Bulloni. Nel 1936, partendo da un progetto della casa romana CNA Rondine, Gilera presentò l'omonima moto dotata di un quattro cilindri in linea da 500 cm3 dotato di compressore che stabilì il nuovo record mondiale dell'ora (a 274,181 km/h, record stabilito nel 1937 con alla guida Piero Taruffi) e conquistò l’alloro nel Campionato Europeo del 1939. Anche per Gilera, come per tutti i costruttori di moto dell'epoca, la seconda guerra mondiale interruppe ogni attività. Nell'immediato dopoguerra (1946) l'azienda presentò un altro dei suoi modelli entrati nella storia: la Saturno 500. La gamma venne completata con diverse moto di piccola e media cilindrata (la Nettuno 250 e la 125, maggiorata successivamente a 150 e 175 cm3). I costi crescenti e le prime avvisaglie della crisi che di lì a pochi anni investì il comparto motociclistico, dovuto all’esplosione del mercato automobilistico, fecero sì che Gilera decidesse nel 1957 il ritiro dalle competizioni, di comune accordo con Moto Guzzi e Mondial. Degli anni sessanta vanno ricordate le varie Giubileo, Rossa, Turismo e Sport che ottennero un buon successo commerciale, insieme alle rinnovate Saturno, alla 125 Regolarità Casa ed alla 300 Bicilindrica. Il 23 novembre 1969 Gilera venne acquisita dal Gruppo Piaggio. La nuova proprietà effettuò importanti investimenti su tutta la gamma, soprattutto incentrata sulle attività fuoristradistiche che avevano già dato lustro e gloria alla casa lombarda (numerose le vittorie nelle Sei Giorni Internazionale). La 125 Bicilindrica Cross ne è il più famoso esempio. Nel campo delle motociclette da strada venne presentata la 5V Arcore disponibile in due cilindrate da 125 e 150 cm3, che continuò il successo delle riuscite 124 stradali degli anni sessanta. Il trend proseguirà colla serie "TG". Una vera e propria innovazione fu l'ingresso nel settore dei ciclomotori da fuoristrada, allora dominato da marchi come Fantic Motor, Aspes, Benelli, Milani ed altri. Col modello 50 Trial 5V, guidabile senza patente, Gilera conquistò un suo spazio di mercato nella fascia di età dai quattordici anni in su. La serie venne completata dal modello stradale Touring e dalle loro inusuali sorelle targate, denominate 7HP e destinate ai sedicenni in possesso di patente A. La Trial Codice fu sicuramente il modello di maggior successo, con migliaia di esemplari venduti. Nel 1974 la Trial venne sostituita dalla 50 Enduro, che non riuscì a bissarne il successo, pur richiamando nelle linee e nella veste cromatica l'ambitissima 50 6V Competizione che si impose in molte gare di regolarità nazionali. Negli anni ottanta Gilera presentò una nuova serie di motori a 4 tempi di derivazione automobilistica, i bi-4, monocilindrici e bialbero, nelle cilindrate di 350 e 500 cm3 (in seguito portato a 558 cm3). Il progetto del nuovo motore venne affidato a Cesare Bossaglia, già autore con Rudolf Hruska del "boxer" Alfasud. Bossaglia terminò il progetto alla fine del 1984, ma non ebbe il tempo completare lo sviluppo dei prototipi, a causa di una grave malattia che lo portò alla morte nell'anno successivo. Le varianti necessarie all'entrata in produzione furono seguite dal suo amico e collaboratore Bruno Grana e dal tecnico Gilera Alessandro Colombo. Il primo modello ad essere dotato del nuovo motore fu l'enduro Dakota 350 del 1986. Questi motori di produzione vennero utilizzati anche per le moto enduro da competizione, le RC 600 e RC 750. Nel 1991 nacque la Nordwest, disponibile nelle cilindrate 350 e 600 cm3, moto innovativa ed antesignana delle attuali supermotard, ma che riscosse poco successo nonostante vantasse guidabilità e prestazioni interessanti, unite all'affidabilità del bi-4 Gilera. Anche altre moto da strada subirono un notevole impulso tecnologico, e nacquero la SP02 e la CX125, dal design avveniristico e caratterizzata soprattutto per la forcella anteriore monobraccio. Nel 1993 con la chiusura dello stabilimento di Arcore, necessaria al contenimento dei costi in un mercato che sempre meno premiava la Gilera, terminò la commercializzazione dell'innovativo ed originale Gilera Bullit. Tutta la produzione venne trasferita presso la casa madre a Pontedera, contemporaneamente si cercò di diversificare la produzione introducendo una gamma di scooter, necessariamente sportivi secondo la tradizione del marchio Gilera. Il Gilera Runner (50, 125, 180 e 200 cm3, sia a 2 che a 4 tempi) ne è stato commercialmente il modello di punta. Il successo della gamma scooter portò però come necessaria contropartita all’uscita definitiva del marchio Gilera dalle motociclette. Gilera ha continuato comunque ad occuparsi di ricerca, producendo nuove idee di discreto successo come la DNA, una via di mezzo tra una moto tradizionale ed uno scooter. Al Salone di Milano del 2003, Gilera presentò la Ferro, dal design apprezzato ma soprattutto contraddistinta da un vero cambio automatico. Quella che doveva essere la prima “moto automatica” dell'era moderna (non la prima in assoluto, essendoci stato il precedente di buon successo della Moto Guzzi V1000 Idroconvert del 1971) rimase però solo allo stadio di prototipo, non avendo avuto poi un seguito commerciale. Nel 2003 vennero immessi sul mercato due nuovi modelli da 50 cm3: la Gilera RCR da enduro e la sorella motard SMT. Nel 2004 arrivò sul mercato un altro prodotto innovativo, uno scooter di 500 cm3 di cilindrata dal temperamento particolarmente sportivo con una sospensione posteriore regolabile, il Nexus 500. Nel Settembre del 2007 viene presentato il GP800 che, in quel momento, si poteva fregiare del titolo di scooter di serie più potente mai prodotto: disponeva di 75 cv di potenza e dichiarava una velocità massima di 200 km/h, con uno scatto sullo 0–100 km/h pari a 5,6". Nel 2008 la gamma Nexus, vede l'uscita del modello 250 cm3 e l'ingresso del nuovo Nexus 300. Nel 2011 il gruppo Piaggio trasferisce la gamma Nexus sotto il marchio Aprilia con la denominazione SR Max, mentre il GP800 viene evoluto, sempre sotto il marchio Aprilia, nel nuovo SRV 850, lasciando molta incertezza sulle strategie future relative al marchio Gilera.