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Z
zelotipia, termine usato da Baumgarten. Significa una richiesta del soggetto nei confronti dell'oggetto amato affinchè il suo rispettivo sentimento risulti proporzionato all'amore offerto dal soggetto. Freud avrebbe parlato, poi, su questa base, di investimento affettivo.
zen, filosofia giapponese, tecnica di vita e di meditazione, con tratti paradossali, spesso di irresistibile comicità, derivante dal buddhismo cinese. Quando ti prendono i famosi crampi mentali wittgensteiniani per un abuso delle tue energie cervicali su problemi al limite dell'assurdo, faresti bene a pensare zen.
zetetico, indica un atteggiamento investigativo, un'azione di ricerca. Alcuni dialoghi platonici furono definiti zetetici perché costruiti su una forma dialogica di indagine.
zimzum, termine ebraico inventato dal kabbalista Luria per significare lo spazio un tempo occupato da Dio e poi liberato per fare spazio alla creazione ed al mondo.
Dove siamo? Nello zimzum!
zuinglismo, o zwinglismo, corrente di pensatori protestanti aderente alla dottrina di Ulrich Zwingli (1484 - ) il quale, da umanista (vedi) sostenne l'esistenza di una dottrina religiosa originaria dalla quale avrebbero tratto ispirazione sia gli autori biblici che alcuni tra i più ispirati tra i filosofici greci.. Zwingli condivise l'idea della predestinazione di Lutero e la connessa dottrina della grazia inaugurata da San Paolo, nel senso che generalmente si ammette come indiscutibile l'onnipotenza divina. Ma colorò questa sua ispirazione fondamentale con una specie di determinismo ottimistico che, lungi dallo svalutare le azioni umane, e quindi la libertà ( o libero arbitrio), finiva coll'interpretarle come anch'esse espressione della provvidenza e della misericorida divina. Zwingli attribuì al potere civile il compito di diffondere e proteggere la religione, dando così vita ad un totalitarismo cristiano. Coerentemente con le su e idee, guidò la guerra dei cantoni protestanti contro quelli cattolici, e cadde in battaglia.