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Peirce: l'abduzione
di Guido Marenco
Le idee di Peirce sui processi logici e mentali che portano alla conoscenza ed alla formulazione di nuove teorie sono ormai diventate un punto di riferimento, in particolare per quanto riguarda l'abduzione, termine con il quale Peirce indicava le operazioni del pensiero compiute in vista della formulazione di una nuova ipotesi.
La deduzione è così descritta da Peirce:
Regola: tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Caso: questi fagioli sono di questo sacco
Perciò Risultato: questi fagioli sono bianchi


L'induzione, viceversa, muove dal caso osservato:
Caso: Questi fagioli sono di questo sacco
Risultato: Questi fagioli sono bianchi
Perciò Regola: Tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi.

Ipotesi
Regola: tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Risultato: Questi fagioli sono bianchi
Perciò
Caso: Questi fagioli sono di questo sacco.


Mettendo così a fuoco i diversi procedimenti dell'inferenza, Peirce pervenne a ciò che gli stava particolarmente a cuore, ovvero il tipo di ragionamento che interveniva in ogni ricerca di tipo scientifico. Secondo Peirce, la formulazione di un'ipotesi non poteva che seguire il metodo dell'abduzione (abduction) che lo stesso Peirce così descrive:«L'avanzare un'ipotesi e il sostenerla, vuoi come semplice interrogazione vuoi come proposizione in qualche modo degna di fiducia, è un processo di inferenza che io propongo di di chiamare abduzione (o retroduzione) [...] Molto prima che io considerassi l'abduzione come inferenza, i logici riconobbero che l'operazione di adottare un'ipotesi come spiegazione - proprio ciò che è l'abduzione - era soggetta a certe condizioni. L'ipotesi, cioè non può essere ammessa, anche come ipotesi, se non si suppone cosa rende ragione dei fatti o di alcuni di essi. La forma di inferenza, perciò, è:
Viene osservato il fatto sorprendente C
Se A fosse vero C sarebbe ovvio
Cè quindi motivo sufficiente di sospettare che A sia vero.
Così A non può essere inferito abduttivamente, o se preferite, non può essere congetturato abduttivamente finchè il suo intero contenuto non è presente nella premessa" se A fosse vero, C sarebbe un fatto naturale".» (1)


Così Oldroyd: «Peirce credeva che la "logica" di un procedimento abduttivo non potesse essere isolata dal processo di controllo sperimentale dell'ipotesi che è formulata nel movimento abduttivo. Al momento della formulazione di un'ipotesi, infatti, si doveva necessariamente considerare in che modo essa avrebbe spiegato ciò che occorreva spiegare. Non si trattava solo di raccogliere qualsiasi vecchia ipotesi in cui fosse capitato di imbattersi, ma, avendo (in qualche modo) inventato un'ipotesi, occorreva dedurne le conseguenze, e poi controllarle alla prova dell'esperienza. Peirce chiamò quest'ultimo passo, forse inaspettatamente, induzione. Tutti e tre i passi costituivano congiuntamente il "metodo scientifico".» (2)
note:
1) Ch. S. Peirce - Scienza e pragmatismo - Paravia 1972

2) David Oldroyd - Storia della filosofia della scienza - NET Nuove Edizioni Tascabili 2002
gm - 5 novembre 2005