La "lapide" riporta: "587
(a.e.v.). Morto dopo una lunga battaglia contro la verità"
poiché Gerusalemme
fu distrutta nel 607 a.e.v. e non nel 587 a.e.v.e il VAT 4956 fu osservato
durante il 38° anno di Nabucodonosor II in
occasione del secolare 587/586bc e "non"
durante il 37° anno del re o nel secolare 586bc come è
attualmente accreditato.
BENVENUTI!
Aggiornamentodi
Marzo/2016-
monseppe - (monseppe2)A fine pagina, sono stati aggiunti i link riguardanti la verifica della parte Obverse
del VAT 4956.
Fonti,
reperti documenti esaminati, confrontati e verificati durante la ricerca sul 607
a.e.v.
Diario
astronomico BM 32312Il
diario astronomico più antico.
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_1
Nella diapositiva è illustrato il coccio del reperto BM 32312.
Dalla foto messa a disposizione, tra lacune e contrasti, leggere i segni
direttamente dal coccio fotografato è quasi impossibile mentre nella foto
tratta da un sito russo del VAT 4956 sono quasi tutti
identificabili.
Le informazioni archeologiche su questo reperto sono tratte dal sito:
La verifica astronomica di questo diario da parte di Sachs, non mi sembra che
sia disponibile ma tutto ciò che ho trovato al riguardo ve lo illustrerò in
questa diapositiva sul BM32312.
Va fatto presente, che pure per Sachs e Hunger l'interpretazione, almeno
astronomica di ciò che è registrato in questo diario è molto
incerta.
Per sua stessa ammissione Sachs, trova conferma della sua datazione del reperto
al 652bc come adesso
accreditato, soprattutto a motivo del riferimento alla Battaglia di Hiritu
che vi è registrata in Col. iv alle righe 10 e 17-19 e
supportata dal reperto storico BM 86389.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_2
In questa diapositiva_2 è l’unica parte (e pure parziale) che sono riuscito a
trovare ed esaminare al riguardo dei segni incisi sul coccio che siano
rappresentati con la meglio leggibile tecnica in «LineArt».
In Col. iii, al rigo 4, è registrata un’eclisse
di Luna che occorse con ombra parziale il 18/19
Gennaio del 653bc (alle L.T . 00:17).
Con i loghi «SI
GIN» che Sachs traduce sempre come «soffia
il vento del Nord», nel contesto di come si presenta alla vista a
occhio nudo la Luna eclissata, si osserva che la parte noneclissata
forma una sorta di falce (le corna della Luna, di solito) che
sembra indicare (GIN)
con la sua concavità l’ombra che si era formata verso il Sud del
disco lunare.
Vedi per questo nella foto astronomica, la verticale di 180°
(o Sud) che è pure il momento culminante (centrale)
dell’eclisse con ombra parziale.
Che la falce di Luna rimasta non illuminata, con le sue punte o
corna, possa indicare la parte eclissata al Sud è poi
suggerito pure in Col. ii al rigo 3 dove registra: «ana
┌ULU┐GAR» tradotto da Sachs in: «Era
rivolta verso il SUD».
La Nasa cataloga oggi nei suoi archivi questa eclisse come
segue: -0652 Jan 18 21:23 P 33 0.528 1.912 0.897 93m –
Un ritaglio illustrativo di questa eclisse catalogata dalla Nasa
è stato inserito in questa diapositiva_2, al centro, e porta la stessa data (19
Gennaio 653bc o -652 astronomico) dell’elaborato di fianco a
destra elaborata con RedShift6 per lo stesso evento.
I tempi segnati nell’elaborato della Nasa, sono riferiti al Greenwich
e conteggiati col «Tempo dinamico (T.D.)»;
pertanto come orari sono diversi dal L.T. a me risultante con
RedShift6 che uso qui come programma per la vista a occhio nudo del cielo sopra
a Babilonia.
Da notare, che siccome il punto Geodinamico dell’Eclisse (il
punto nero della foto della Nasa), coincide abbastanza bene con il punto
geodinamico della Ziggurat osservatorio di Babilonia e, come ho
spiegato in altre parti, in questo caso la parte non coperta
dall’ombra elaborata dal programma RedShift6, coincide pure
bene con l’angolazione dell’ombra calcolata dal sito della NASA.
Questa è una forte «prova»
del buon calcolo della posizione della Luna che in
quelle lontane date mi risulta quando uso il programma RedShift6
per le mie verifiche astronomiche.
Vedere il confronto fatto in
diapositiva_11 con TheSky6,
aggiunto in questa verifica, dell’eclisse registrata in questo reperto che è
una delle fonti della mia ricerca.
In Col. ii, rigo 1, è registrato il giorno (15)
del mese babilonese Tebêtu (il nome mese non è riferito nel
reperto) durante il quale l’eclisse occorse, e in rigo 2 è
pure riferito che l’evento occorse di fronte o opposto (IGI)
a una costellazione (quella del Vegliardoo attuale Perseo);
«MUL ŠU-GI IGI».
Anche se l’eclisse fu registrata in modo tale che, per come sono interpretati
oggi i loghi interessati, sembrerebbe dire che essa non
occorse (AN
KU6 sin), devo ricordare che tale regola fu o venne in uso solo
da o durante il periodo di dominazione Persiana su
Babilonia in poi; non prima!
Le informazioni registrate nel reperto suggeriscono, infatti, un evento di
eclisse «osservato» e non solo calcolato
o che non fosse stato visibile.
Le altre informazioni astronomiche registrate nel BM 32312 sono decisamente
difficili da verificare.
A mia impressione, furono registrate da astronomi assiri che non avevano
l’esperienza o la capacità di quelli babilonesi (di estrazione Caldea, e di
esperienza Sumera).
Sachs stima per il 652bc il
reperto, traducendo per il XII mese Addaru la parte finale di rigo
14 di Col. iv e di rigo 15 (il mese della battaglia di Hiritu)
come segue:
«19esimo Venere
stava nella regione di Ariete, 10 dita dietro a Marte».
Dal punto di vista astronomico, ciò non corrisponde affatto (nel
652bc).
Nel 652bc, il 19esimo giorno del
mese di Addaru (11 Marzo 652bc), Venere
era in Acquario e Marteera nello Scorpione.
Come anno, sulla base della posizione di questi due pianeti, il 652bc
dovrebbe essere bocciato assolutamente (per questo evento
stimato in data 11 Marzo 652bc, e non
corrispondente; Marte era 87 gradi prima di, o «davanti»
a, Venere).
In Col. iv rigo 13, è riferito un generico o perfetto DKD,
(forse per questo fu riferito senza una misurazione in «na»)
per il 15° giorno del mese e può fare riferimento al verotempo osservato.
Luna e Sole, il giorno 17 Marzo del 653bc
erano entrambi alti a 24’ minuti di grado, o alti a circa
10’ di grado coi loro bordi del disco, sopra
alla linea (KI)
dell’orizzonte visibile dalla ziggurat di Babilonia (vedi la prima foto
panoramica elaborata aggiunta sotto alla diapositiva).
Alla verifica di pari DKD
del 15° giorno ma nel secolare 652bc
ora accreditato (ovvero, un anno dopo), nel secolare 7 Marzo
del 652bc mi risulta che il DKD
registrato in tale riga, al tramontare del Sole, non
occorse (la luna era tropo alta), e solo nel 16°
giorno (quindi non
nel 15° registrato nel reperto), un DKD
fu solo «possibile», il quale però, non fu
visibile, essendosi formato sotto la linea dell’orizzonte
(vedi la seconda foto panoramica aggiunta sotto alla diapositiva).
Anche questa verifica, quindi, esclude come corretta la stima al 652bc
per la datazione dell’osservazione del BM 32312.
Pur essendo difficile capire ciò che l’astronomo descriveva in quelle righe
appena riferite, nel 653bc con:
«19, Venere(prima apparizione poco prima del suo tramonto). Su
orizzonte stella Ariete (Hamal in prima e ultima
apparizione ore: 18:48) dietro
a Marte stava»
In senso astronomico, nel 19esimo giorno di Addaru, alla data
del 21 Marzo 653bc Venere
stava entrando in Ariete e Marteera
dietro alla stella principale di tale costellazione, Hamal,
la quale fu visibile in sua prima e ultima apparizione sulla linea
dell’orizzonte (KI)
mentre Martestava (GUB)
dietro (tramontando dopo tale stella) essendo appunto in Ariete.
Questa configurazione celeste verificata, trova buona corrispondenza con quanto
registrato nel reperto se stimato e
verificato per il 653bc
(vedi anche diapositiva_11) .
La numerazione del giorno lunare del mese fra i due anni, doverosamente diversa,
essendo le due verifiche comparate a distanza di un
anno durante il quale si accumulano gli 11 giorni di differenza persi nel
successivo anno 652bc.
Queste parti sopra verificate e qui premesse, già basterebbero a confermare un 653bc
contro un 652bc.
La descrizione dell’eclisse del 19 Gennaio 653bc nel
reperto, combacia troppo bene con le verifiche astronomiche (anche della Nasa)
per poterla ignorare.
In diapositiva_3 illustrerò in che modo, visivamente, l’eclisse si completò
(o era in sua fase centrale) stando di fronte «o opposta
al Vegliardo».
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_3
Questa diapositiva_3 si commenta da sola.
Nel 652bc, come fu stimato da
Sachs e ancora confermato da Hunger, ci fu nei mesi invernali,
un’eclisse totale di Luna che non
fu visibile da Babilonia in quanto occorse di giorno (verso le nove e quando la luna
era ormai già tramontata).
Sei mesi dopo, il 2 Luglio, ce ne fu una di ombra molto parziale, giusto mentre
la luna sorgeva. Essendo però in Agosto, essa non può
corrispondere con quella che è registrata nel BM 32312 che riferisce mesi
invernali.
A poco serve il dire che la regola adesso accreditata suggeriva di considerarla
un’eclisse calcolata ma non
visibile; se così fosse, le informazioni delle sua caratteristiche registrate
nel reperto sarebbero fuori luogo o incoerenti.
L’eclisse che fu osservata e registrata
nel BM 32312; occorse visibile e ben descritta per il 18/19
Gennaio 653bc.
Essa occorse nella sua fase di massima ombra, mentre la Luna
era sulla verticale del SUD.
Essendo il suo centro Geodinamico vicino a Babilonia, la sua
parte non illuminata, con la sua falce formata, suggeriva
l’ombra della terra rivolta verso il SUD,
come registrato nel reperto. La sua ombra, corrisponde bene, nella verifica con RedShift6,
con quella pure verificata e catalogata dalla Nasa
per le eclissi del periodo.
Inoltre, mentre era raggiunta la sua fase massima, l’intera
costellazione del «Vegliardo, o attuale costellazione del Perseo»,
era ancora visibile a circa 90 gradi (o in opposizione) a
Ovest della Luna prima che come costellazione iniziasse a
tramontare.
Come registra in Col. I, rigo 6, nel 14°
giorno, alla sera, appena il sole si appressava al suo tramonto, la Luna
era alta {4°}
a Est sopra l’orizzonte visibile da Babilonia, formando l’informativo DKD
che avrebbe preannunciato, circa sei ore dopo, il possibile eclisse di Luna,
che poi appunto si verificò.
Dopo l’eclisse, alla mattina dello stesso 15° giorno, in Col.
I, rigo 7, è registrato che Mercurioera in sua
prima visibilità a Est, stando dietro e a Ovest
dei Pesci, alle ore 06.49 (osservato o accertato,
che fosse dietro ai Pesci, tramite il momento della
visibilità della stella Enif del Pegaso (facente
parte dell’antica e grande costellazione della Rondine),
osservata poco prima, mentre Venere (non riferito)
era in sua prima apparizione alle ore 06.25 (vedi
diapositiva_4)
A conferma astronomica della corretta datazione dell’evento al 653bc,
Saturno in Col. 1 rigo 8 è registrato
essere dietro ai Pesci il giorno (non
riferito, ma evidentemente successivo all’eclisse) 16°
del X mese, in sua ultima visibilità alle ore 22:14,
come illustro poi in diapositiva_5).
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_4
Il valore (na)
del DKD
che è registrato come osservato alla sera del quattordicesimo giorno (appena
prima di inizio quindicesimo giorno) e che suggeriva una possibile
eclisse di luna durante la seguente notte, nel reperto, è poco leggibile
e Sachs lo riferisce con i soli segni «{x}».
Alla verifica astronomica dell’evento, con RedShift6, a me è risultato
(nel 653bc) essere possibile un DKD
di 4gradi in altezza della Luna,
perfettamente compatibile con un successivo eclisse di luna
(vedi foto panoramica in alto della dispositiva).
Alla verifica astronomica dell’evento, con TheSky6,
a me è risultato (nel 653bc)
essere un poco probabile DKD
di 7° e 30’ in altezza della Luna, pochissimo
compatibile con un successivo eclisse di luna
(vedi la foto panoramica aggiunta sotto la diapositiva).
Premetto che con la verifica sopra fatta in questa diapositiva_4, è anche
identificabile (anche se non registrata) la posizione di Venere,
che sorgeva a pure lui a Est, stando a Ovest e davanti (o prima di) di Mercurio(riferito nel reperto); almeno dal punto di vista astronomico.
Il giorni qui osservati al mattino ed elaborati nelle foto al
centro in alto e in basso, possono essere solo il quindicesimo,
quello dell’eclisse del 18/19 Gennaio 653bc
occorsa durante la notte ormai trascorsa o il successivo
giorno 16°.
Nella riga non è riferito il numero del
giorno, ma riferendo poi in rigo 8 di Col. i, un giorno 17°,
diventa ovvio che possa essere solo il giorno stesso dell’eclisse, il 15°
giorno o 19 Gennaio del 653bc, o
il seguente giorno 16° 20 Gennaio del 653bc.
Nella foto inserita al centro di quella in basso, si nota che il risultatoresta compatibile con quanto registrato nel repertoanche
nella mattina del 16° giorno (20 Gennaio 653bc).
Il fatto che al momento del sorgere di Mercuriola stella Enif o i Pesci non
fossero più visibili, non altera minimamente la
correttezza e veridicità dell’astronomo che registrò «Mercurio
a Est (era) dietro(e a) Ovest
dei Pesci», grazie alla precedente osservazione
della stella Enif (visibile) fino al sorgere di Venere.
La sera del successivo giorno (il 16° giorno non riferito nel reperto), prima
quindi della alternativa possibile osservazione di Mercurio che a Est
era dietro ai Pescistando ad Ovest di essi, fu
fatta poi l’osservazione pure di Saturnodietro
ai Pesci che è illustrato in diapostiva_5.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_5
La foto a sopra, illustra ciò che fu elaborato nel giorno babilonese successivo
all’eclisse di ombra parziale del 653bc,
il sedicesimo, essendo stato osservato dopo
il successivo tramonto del sole ma essendo
sempre durante il secolare 19 Gennaio.
Nel reperto in esame, dopo l’osservazione di Mercuriodietro
ai Pesci (visto a Est nel 15° giorno), per la sera
del 16° giorno, in Col. i
rigo 8, è registrato:
Il valore (ù)
da me compreso come valore di 10 gradi (non posso
identificare il logo nella foto del reperto a disposizione), non essendo
applicabile a una misura angolare, richiede uno specifico momento
della misura per giustificarlo meglio, e ne trovo
corrispondenza con il momento del sorgere di Giove
a Est (non riferito nel reperto, ma probabile (o anche
"tipico" momento della misura).
Ovviamente il pianeta (Saturno) avrà la sua ultima
apparizione dietro ai Pesci, ma per questo riferimento (ultima
apparizione riferita da Sachs) non troveri buona concordanza con la riga del
diario (che non suggerisce una prima o ultima apparizione).
Forse Saturnofu misurato come riferito
alla stella Alpheratz [2]
per la sua luminosità di magnitudo 2, appunto al momento del sorgere di Giove
a Est.
La stella Alpheratz di riferimento (sempre facente parte dei Pesci
come grande costellazione antica della Rondine), era
appunto a Ovest di Saturno.
in pari data ma nel 652bc, Saturno
era dietro alla stella Hamal dell’Ariete,
e non lo vedo in posizione compatibile con il
riferimento ai Pescidato
nella riga del reperto.
In sintesi, fino a questo punto, oltre all’eclisse di Luna,
sono identificate le posizioni astrali di Saturnoe di Mercurioe indirettamente pure di Veneree
di Giove.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_6
L’identificazione di Marte, seppure per
altre informazioni possano esserci incertezze nell’interpretazione del testo
che è molto lacunoso, diventa determinante
per la scelta o l’identificazione dell’anno secolare
osservato, che risulta essere il 653bccontro l’anno attualmente
accreditato e stimato da Sachs e Hunger come il secolare 652bc.
L’interpretazione del valore di 10
SI, che Sachs interpreta come 10
dita su un grado misurato in 12 dita di 0,5’ (5 minuti di grado)
cadauna, sarebbe in disaccordo con la stima verificata per il valore
reale del cubito che è di 4 gradi suddivisi in 6 dita di 10 minuti di grado
cadauna.
In tal senso, contando in dita oltre le sei dita, la
misura segnerebbe un grado e 40 minuti primi che non
trovano nessun riscontro astronomico riferibile a Marte (o
a 50 minuti di grado secondo Sachs).
Perché lo scriba (probabilmente su dettato di un astronomo assiro),
abbia segnato SI
in luogo del più logico «UŠ»
non so dirlo.
Di fatto, alla verifica astronomica, la coincidenza con un valore di 10
gradi portano ragionevolmente a concludere che i 10
SI debbano essere interpretati come 10 gradi.
In pratica, si comprende SI
come dita fino a un valore di 6 (dita); oltre
a tale valore, il SI
può indicare una misura espressa in gradi.
Per i 2,30 gradi segnati a fine riga e riferiti al giorno ventesimo,
non trovo nessuna corrispondenza, e senza poter leggere almeno
i LineArt dell’intero reperto non posso comprenderne il motivo per il quale fu
registrato (o a cosa siano riferiti i 2 gradi e mezzo).
Ritengo però, che siccome nel reperto il valore di 2 e
mezzo rimanda alla riga di Col. I4, rigo 17 che è in [lacuna]
segnata da Sachs come: [
x ], non è sia da escludere un possibilesegno di «[KÙŠ](cubiti)», che
troverebbe migliorecoerenza con ciò che si osserva
nel cielo in quel giorno.
Per inciso, pure Sachs, nel tradurre il traslato di col. iv, righe
15-16, semplicemente evitadi riferire (o di verificare) la misura di 2
gradi e 30 primi.
Questa mancanza di verifica, dei due gradi e mezzo, non
inficia il fatto che, dal punto di vista astronomico, Martenon potesse essere in quei due giorni nella costellazione di Ariete,
dietro la stella Hamal, mentre pure Venerestesse entrando in suddetta costellazione.
La misura di 10 gradi, pur nella sua incertezza fra dita e
gradi, soltanto completa in senso preciso la posizione
del pianeta, in perfetto accordo con le informazioni relative all’eclisse
di Luna occorsa nel Gennaio del 653bc.
Pertanto, la battaglia di Hirituregistrata in Col iv rigo 17-18 per il giorno 27esimo
di Addaru, occorse nel secolare 29
Marzo 653bc.
In Col. I, alle righe 10-12, con il segno «AN»,
è resa (apparentemente) equivoca la posizione di Marte qui
riferita.
Fra le informazioni di Col. i e quella di Col. iv,
intercorrono però solo due mesi lunari di tempo
e «Marte», in tali due mesi
di tempo, nonpuò posizionarsi da
Ariete a Scorpione.
Se ne evince che, come illustrato nella prossima diapositiva, le misure siano
state riferite alla Luna(come divinità o AN),
e non al pianeta Marte.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM32312
Diapositiva_7
Nella misura simile da Spica a Scorpione,
con le sue stelle iniziali (SAG),
fra i due bracci (frecce Verdi),
quello sotto ha un valore di circa 30’ (o tre dita) in più.
Su una misura di 39 gradi,(non riferita ma
solo suggerita con «UŠ-id»)
tale differenza rientra in una logica tolleranza che consente di definire simili
e quindi, interessanti, le due misure.
In Col. i righe 10 e 11, è registrato:
«AN KI NUNDUN GÍR-TAB
UŠ-id ana MÚL SA4 šá SAG MUL GÍR-TAB TE TA» traducibile in:
«(LunaAN)in
area delle labbra dello Scorpione in misura entra (da)stella
Spica che inizia le stelle dello Scorpione vicino toccando».
Obiettivo dell’astronomo, era evidentemente quello di indentare
la precisa posizione osservata dello Scorpione
al momento della misura, per rafforzare pure il preciso
momento nel quale la Luna (definita qui con AN),
stava per entrarein suddetta costellazione.
Il «momento» della misura è pure ben determinabile
con quello della Verticale del Sud, sopra la
quale la Luna si trovava mentre toccava o
era vicina al confine della
costellazione dello Scorpione.
La freccia rossaillustra bene il senso di vicino (TE)
e di toccare (TA)
suddetto confineda parte del bordo del
disco della luna.
Anche se non registrato specificamente, il 21° giorno del 25 Gennaio del 653bc
vede la luna, (e nonMarte)
in posizione compatibile con quanto registrato nel reperto.
Indirettamente, il pianeta rosso (Marte) resta ben
identificato essendo in tale data sotto il circoletto
Ovest dei Pesci, ed essendo quindi, nel XII mese e
sempre del 653bc, coerentemente dietrola stella Hamaldella costellazione dell’Ariete.
Nel reperto, per il 25° giorno, in Col. i, rigo
12, è registrato:
«25 AN ina NIM
MUL šá 15 mulGÍR-TAB [xxxx]» traducibile con:
«25° giorno, la
Luna (AN)
di fronte(ina)
Est (NIM)
alla stella
(MUL
)
dello Scorpione
(mulGÍR-TAB)
che è (šá
)
a 15°».
A 15 gradi a Est della stella FK669
dello Scorpione (la fine della sua coda) in tale giorno,
alle L.T. 02:13 del 28 Gennaio del 653bc,
è calcolata da RedShift6 la
posizione della Luna(mentre è entratain Sagittario) stando a 15
gradi esatti a Est di tale stella (dello Scorpione).
Il giorno precedente, la Luna, era
appunto ancora dentrolo Scorpione,
verso la fine della sua coda, cosa che rende «logica» la
registrazione di tale posizione del 25° giorno con la Luna
(AN)
e noncon Marte.
Caso…. o fu proprio osservata così? La foto sotto alla
diapositiva illustra questa verifica. Il cerchietto bianco nella coda dello
Scorpione indica la posizione della Luna calcolata il giorno rpecedente alla
stessa ora. Era in Scorpione, e nel giorno del diario era in Sagittario
"stando 15 gradi" dalla ultima stella (FK99) dello
precedente costellazione.
Le informazioni successive sono molto incomplete, e sembrano addirittura
riferire a un XImese di
quel 653bc; pertanto riporto in
questa fonte solo la verifica di questa riga, per il fatto che
trova buona corrispondenza astronomica con il precedente riferimento stimato
appunto nella diapositiva qui presentata.
monseppe.
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_8
Nella diapositiva sono: L’intestazione della parte relativa al diario
astronomico BM 32312 come Sachs e Hunger l’hanno pubblicata
sul sito: www.caeno.org
Di fianco, è una lettera che Sachs scrisse in risposta a una domanda fattagli
riguardante il BM 32312 e sotto, è un commento degli stessi autori al documento
qui presentato come «Fonte».
monseppe2.
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_9
In diapositiva sono:
La prima parte del traslato del BM 32312 e la sua traduzione (in inglese) che
gli autori Sachs e Hunger hanno reso disponibili in rete.
La datazione del reperto, attualmente
accreditata o stimata per il 652bc,
è qui ripristinata con
riferimenti alla più probabile datazione da attribuirgli: il 653bc(-0652 astronomico).
L’anno del re riferito nel reperto resta invariato, il 16°
anno di Šamaš-šum-ukin, iniziato in tarda primavera del 654bc,
mentre le informazioni astronomiche ivi registrate per il X
e XII mese (eclisse), o storiche (battaglia di Hiritu),
occorsero durante il secolare 653bc o
verso la fine del suo 16°
anno di regno su Babilonia.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: Bm 32312
Diapositiva_10
In diapositiva sono:
La seconda parte del traslato del BM 32312 e la sua traduzione (in inglese) che
gli autori Sachs e Hunger hanno reso disponibili in rete.
Termina con questa diapositiva_10 la «Fonte» di documentazione relativa
al BM 32312 da me esaminata nel contesto della mia ricerca su
periodo Neobabilonese, e di come sia meglio identificato nei suoi reali o veri
tempi storici dalle informazioni che la Bibbia da molto tempo ci ha fornito
e che, purtroppo, sono state spesso trascurate o tenute di nessun
conto.
In diapositiva_12 includo la cronologia ricostruita in base alle informazioni
storiche della Bibbia e in base ai risultati ottenuti dalla mia ricerca.
monseppe2.
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: BM 32312
Diapositiva_11
Questa verifica di «confronto»
qui presentata, è importante in quanto «dimostra»
che effettivamente il programma per astronomia «TheSky
e successivo TheSky6», per i
lontani periodi qui stimati, «non»
calcolano la posizione della Lunain modo corretto.
I due programmi sopra accennati, mostrano la Luna (soprattutto
nelle sue fasi angolari) sempre in ritardo
(rispetto al sole) di circa 5 ore o posizionata con circa 2
– 2,5 gradi più a Ovest (vedi per questo la foto in alto a destra della Luna
rispetto al cono di ombra della terra, fatto
elaborare da TheSky6 alle
L.T. di Babilonia in accordo con l’orario TD usato dalla
stessa Nasa per la fase centrale dell’eclisse).
Le 5 ore confermano la differenza che
ho riscontrato e da tempo dichiarato riguardo alla posizionedella Luna fra i due programmi.
La combinazione del «cubito corto»
di Sachs, stimato in soli due gradi,
assieme a questa errata
posizione della Luna, sono ciò che hanno reso difficile
agli addetti ai lavori, il rendersi conto che la datazione stimata
per il 568bc per il reperto
astronomico VAT 4956, nonfosse
corretta.
Le informazioni «storiche» (e quindi anche archeologiche) «anticamente
alterate» da Adda-gruppi,
e riportate da altri storici del periodo, similmente, nonresero immediato il comprendere che la conseguente datazione al 587bcper la distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio potesse essere errata.
Tutti coloro che in rete, quindi, si appellano alle informazioni attualmenteaccreditate (Vat 4956 al 568bc
e Gerusalemme al 587bc), per
discreditare, mettere in dubbio, denigrare o negare le informazioni storiche
della Bibbia le quali suggeriscono o indicano nel 607
a.e.v. (avanti cristo) la distruzione di
Gerusalemme e del suo Tempio, durante il 19°
anno (da successione diretta) o 18°
anno (ordinario, di regno) di Nabucodonosor II, nonavendo «personalmente» verificato le
molte fonti informative da lorousate,
sono oggi evidenziati come «in totale errore»
nel fare le loro veementi accuse a coloro che ancora, seppure su una base di «fede»,
fidandosi della veraceBibbia, hanno
continuato a considerare valida la datazione al 607
a.e.v.
Diventa così «vergognoso» da parte loro,
se continuassero a pubblicare in rete accusecontro coloro che giustamente, preferiscono attenersi a
ciò che è vero:
IL VAT 4956 fu osservato
durante il 38° anno di regno di
Nabucodonosor II su Babilonia, e durante il secolare 587bc(-0586 astronomico).
Gerusalemme e il suo Tempio furono distrutti quindi a partire dal
secolare giorno di Sabato del 9 Agosto del 607bcdal generale Nebuzaradan, su ordine di Nabucodonosor
datogli nel novilunio del finito V mese del 607bc.
Pertanto, chi volesse smentirequeste
mie dichiarazioni, dovrà mostrare a me,
«monseppe» (e non certo a «WT»),
sufficienti «verifiche» astronomiche,
archeologiche, storiche, bibliche
e fonti di reperti (da loropure
"verificati"), in modo
che nonsi contraddicano
fra di loro stessi come attualmente risulta spesso.
Esaminerò le loro controproposte con la stessa accuratezza con la quale ho
fatto tutta questa ricerca.
Certamente, ognuno è libero di non accettare, di rifiutare,
o di ignorare questa mia ricerca,
ma anche in tal modo, dovrebbe essere «libero» di nonnegare o di nondiscreditare
coloro che, avendola valutata dovutamente, decidessero di accettarla
o riconoscerla come «corretta».
Nessuno potrà quindi mai più negare che:
Dal 607 a.e.v. (o -606 astronomico) – 2520
anni (solari) indicano al nostro secolare anno: «1914».
Potranno forse negare il «RE» (Gesù Cristo) che fu allora
in cielo insediato quale Sovrano di tutta la
terra; ma per questo, sarà solo a tale «RE» che
dovranno presto rendere conto.
monseppe2
Fonte delle informazioni esaminate da monseppe: Bm 32312
Diapositiva_12
Per la consultazione dei tempi riferiti in questa «Fonte» relativa al BM
32312, includo anche la ricostruzione dell'intero periodo
Neobabilonese che va da 670/669bc al 523bc (riferito
al BM 33066).
Le date sono state ricomposte,
per i rispettivi regni dei regnanti in oggetto, sulla base del risultato
della mia ricerca archeologia, storica, astronomica, e
soprattutto in base alle informazioni storiche della Bibbia,
che mi hanno permesso di identificare cosa fu alteratoanticamente e comeripristinare i veri
tempi regnati in quel periodo.
Chi ha seguito quest'ennesima dificile fonte informativa, potrebbe domandanrsi:
"Che differenza farebbe datare il BM 32312 al 652bc
attualmente accreditato, con un 653bc qui
evidenziato come migliore anno di osservazione del reperto"?
Farebbe poca, ma importantissima
differrenza.
Datare il 16° anno di Šamaš-šum-ukin
al 652bc, porterebbe la sua morte, dopo 20
anni di regno, al 652bc + 4 (anni
prima di sua morte) = 648bc. E tale
datazione "sembrerebbe" in sincorono con la cornologia
dei re di Tolomeo (100° anno di Nabonassar).
"Dimenticando" però, in questa cronologia, che
"Tolomeo" non contò un anno senza un
regno in babilonia, e neppure i 3 anni di Asshur-etillu-ili
(il figlio di Assurbanipal) che regnò per tre anni su Babilonia
come "vero Kandalanu", mentre poi
"attribuisce" al fittizio *Kandalanu
(Assurbanipal) ben 22 anni di regno (o i 20 anni depennati al re
Evil-Merodac + i due qui evidenziati come apparente
contraddizione).
Avrei potuto "dubitare", se alla verifica astronomica del BM
32312 tutte le evidenze (eclisse e pianeti e altro), fossero
concordi con tale anno come "osservato" ma le evidenze mostrate
in questa verifica, dicono diversamente e rendono la coronologia più coerente
con i regni che si susseguirono realmente:
669bc inizio venti di regno per Šamaš-šum-ukin,
(650bc) tre del vero Kandalanu, (647bc), un anno senza un
regno, (646bc), 21 di Nabopolassar = 625bc ecc. (vedi tabella sopra).
All'inizio dell amia ricerca, e verifica, infatti, mi sono imbattuto su un
periodo, appunto di due anni, nell quale i conti non tornavano mai, neppure
seguendo la coronologia Biblica. Fino almeno che poi, esamnimando in una prima
verifca il BM 32312, ho potuto costatare che il 16° anno di Šamaš-šum-ukin
poteva essere collocato correttamente solo stimando per il 653bc
l'osservazione di suddetto diario astronomico.
Ciò mi permise pure di indentare i due anni che non quadravano, appunto negli
stessi due anni che Adda-gruppi
furbastramente aveva lasciato registrati come "regnati"
a Evil-Merodac, mentre cancellò del tutto i successivi 20 anni ordinali
del suo regno che effettivamente compì come re su Babilonia.
Per questo motivo, ho trovato l'eclisse che fu osservata (nel 653bc),
e le alte evidenze che sono qui state mostrate assieme a questa fonte
informativa.
monseppe2
Seguono
i Link della verifica di tutta la parte Frontale (Obverse) del VAT 4956 stimato
come osservato durante il 587bc. (in fase di completamento)
Finisce
qui la parte "obverse" del VAT 4956. Già da sola, la verifica
di questa parte è ampiamente sufficiente a dimostrare la corretta
stima di osservazione del reperto astronomico al 587 a.e.v. contro l'attuale
stima al 568bc.
Il
VAT 4956 stimato al 587 a.e.v. è in accordo
con le informazioni storiche della Bibbia relative ai regnanti e ai loro tempi
di regno del periodo Neobabilonese.
Questa homepage, è in attesa. Se aspetto
io, potete aspettare anche voi.