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La prova Dodero sulle corde

     La crescita qualitativa delle corde utilizzate nell'alpinismo rispetto agli anni '50 è in parte da attribuire agli studi sull'affidabilità e sulla resistenza dei materiali eseguiti dal francese Dodero (con l'accento a fine parola). Questi studi sono in effetti la base della normativa UIAA che regolamenta la produzione di materiale tecnico per l'alpinismo.
    Collaborando con il Centro Ricerche dell'aeronautica militare di Grenoble, Dodero costruì una macchina capace di testare le corde quantificando l'energia che sono in grado di assorbire senza rompersi e soprattutto senza arrecare danni all'arrampicatore. La collaborazione con l'ente militare ebbe infatti i suoi vantaggi; a seguito degli studi eseguiti sulla capacità del corpo umano a sopportare urti e decelerazioni improvvise si pervenne alla conclusione che una corda deve saper resistere a sollecitazioni pari al massimo a 1200 Kg-peso; valori più elevati arrecherebbero decelerazioni dannose per il fisico umano.
    Un' altra osservazione risulta essenziale per tale trattazione; la massime forza che la corda deve sopportare non è solamente funzione dell'altezza da cui il corpo viene a cedere ma soprattutto delle caratteristiche fisico-meccaniche della corda stessa. A causa dell'elasticità della corda viene infatti a cadere la diretta proporzionalità che si potrebbe supporre esistere tra altezza di caduta e la forza di arresto (vd. fattore di caduta).
    La normativa impone che le corde "intere" debbano resistere ad un minimo di 5 cadute relativamente ad una massa standard di 80 kg. Questa macchina simula la caduta di una persona pesante, come detto, 80 kg, da una altezza di 2,5 m di altezza. La massa non è altro che un parallelepipedo in acciaio che scorre lungo due guide assicurato alla corda da testare. La corda è a sua volta assicurata saldamente alla struttura tramite un'orifizio ricavato in una piastra metallica il cui bordo risulta arrotondato con raggio di curvatura pari a 10 mm (al fine di simulare la presenza di un moschettone) . La piastra stessa rileverà la forza di arresto in fase di trattenuta della massa.
    Ci sono poi altri parametri che risultano di notevole importanza poiché influenzano il risultato finale quali la velocità della massa, la presenza di attriti, l'eventuale eccentricità della forza applicata alla massa, la rugosità dell'orifizio (estremamente importante per l'attendibilità dei risultati) ed altri fattori di minore importanza.
    Tuttavia è proprio a causa di questi parametri che spesso i risultati risultano troppo diversi tra i vari laboratori. Le resistenze dichiarate dalle case produttrici risultano discostarsi anche di molto dai valori reali; basti pensare che in alcuni casi, dopo la messa a punto della macchine Dodero, le cadute necessarie alla rottura sono passate da 14 a 8!!

    La normativa ed i tipi di corda

    Come detto non è tanto importante l'altezza di caduta quanto la relazione che viene a crearsi tra lunghezza di corda soggetta all'urto ed altezza di caduta. Ciò significa che è meno grave una caduta di 10 m dove lo sforzo è distribuito sui 50 metri della corda piuttosto che un volo di 2 metri con solo 2 metri di corda che sopportano lo strappo.
    Si introduce in tal senso il fattore di caduta. Esso mette in relazione l'altezza della caduta con il tratto di corda che risulta sollecitato dalla caduta stessa.
    E' ovvio comprendere come la peggiore delle ipotesi preveda un fattore di caduta pari a 2. Condizione raggiungibile se non utilizziamo rinvii nell'arrampicata e l'assicuratore esegue una assicurazione "statica" ossia senza alcun tipo di ammortizzazione dell'urto (tipica nell'utilizzo del gri-gri).
    La prova Dodero simula quindi una caduta di fattore vicina a 2 e quindi realizza le condizioni più gravose che la corda possa subire nelle normali condizioni di utilizzo nell'arrampicata a moulinette.
 

CARATTERISTICHE 
VALORI SECONDO NORMATIVA
Forza di arresto
1200 KN (1200 Kg)
Numero di cadute (fattore 2)
maggiore o uguale a 5
Allungamento con 80 Kg
minore o uguale all'8%
Scorrimento della calza
minore o uguale a 40 mm
Flessibilità sul nodo  

 
 
Forza di arresto: è la forza trasmessa, in fase di arresto, all'arrampicatore e quindi all'imbragatura ed ai moschettoni.
Numero di cadute: è il numero di cadute a fattore 2 alla quali resiste la corda, ad intervalli di 5 min. tra una prova e la successiva, con una massa di 80 Kg per le corde 'intere', 55 Kg per le mezze corde e di 80 Kg a coppia per le corde gemellari. Le corde devono resistere a 5 cadute prima di rompersi.
Allungamento con 80 Kg: è l'allungamento che subisce la corda con applicato un carico di 80 Kg. Non deve superare l'8% per le corde intere, il 10% per le mezze corde e l'8% per una coppia di corde gemelle.
Flessibilità sul nodo: la corda è annodata con un nodo semplice e posta per un min. sotto un carico di 10 Kg. Poi viene applicato un peso di 1 Kg e misurato il dimetro della corda interna al nodo.
Scorrimento della calza: 2 metri di corda vengono collocati in un dispositivo di serraggio e poi tirati per 5 volte consecutive. Lo scorrimento della calza non deve superare i 40 mm.

Normativa di riferimento EN892

 

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