[ HOME PAGE ]       [ ITINERARI ]

Ortles-1

 

[VIA NORMALE - versante Nord -- in corso di stesura]

[CRESTA DEL COSTON (HINTERGRAT)]

Scheda tecnica:

GRUPPO

Ortles - Cevedale

QUOTA
3905 m
DIFFICOLTA'

AD

DISLIVELLO RIFUGIO
1245 m
DISLIVELLO CIMA
2000 m
SCIALPINISTICA

no

ATTREZZATURA SPECIFICA

20 m corda, casco

DALLA CRESTA DEL COSTON (HINTERGRAT):

 

  E' sicuramente la più imponente cima del gruppo ed offre diversi itinerari di salita con differenti gradi di difficoltà. La cresta del Coston (Hintergrat) offre un'ascensione remunerativa e divertente in un ambiente suggestivo. Lasciata la macchina a Solda si Sopra, presso il parcheggio della nuova funivia, si imbocca il sentiero numerato 2A che porta sino al rifugio Coston in circa un paio d'ore di cammino.

 

Veduta dalla cresta del Coston a quota 3460

 

L'ambiente è grandioso in particolare grazie all'incombenza della parete Nord del Gran Zebrù ed alla crepacciata vedretta di Solda. Pascoli e piccoli laghetti contrastano con lo sfondo del monte Zebrù e con la roccia scura dell'Hintergrat e del ghiacciaio poco distante. 

Ambiente eccezionale che poco si concilia con la freddezza e l'incapacità della gestione del rifugio Coston che sfigurerebbe anche se confrontata con quella del peggiore  autogril autostradale; tuttavia è una valido appoggio per affrontare la vetta lungo questo itinerario di salita. La mattina si parte molto presto cercando di lasciarsi alle spalle le infinite cordate che assaliranno la cresta con le prime luci del sole. Un primo lungo tratto su morena porta dapprima ai piedi della cresta e piega poi verso destra guadagnando rapidamente quota; si superano facili roccette e poi un erto canalone il cui pericolo principale è quello di caduta sassi mossi da persone troppo maldestre. Si raggiunge quindi un primo risalto a quota 3466 m (vd foto)

Si supera quindi un'ampia sella nevosa seguita ancora da facili roccette sino alle rocce del Signalkopf (3725m); ardita torre che segna l'inizio del tratto più impegnativo dell'ascensione. Si prosegue poi a sinistra su di una esposta cengia  con un passaggio di II in discesa. Ci si sposta riprendendo poi il filo di cresta, sempre molto esposto,superando una breve sella coperta di neve ( immagine). Ancora passaggi su roccia con un breve tratto di circa 3 m di III e poi ancora di II. Si è ormai in prossimità della vetta che si raggiunge superando le ultime roccette dopo circa 4.30 ore dal rifugio Coston. Il panorama è grandioso anche se il sovraffollamento spesso non permette di godere appieno dello spettacolo.

    Ed è proprio questo che rappresenta il maggior pericolo dell'ascensione; i passaggi più impegnativi sono dei veri e propri imbuti in cui si ammassano tutte le cordate e la caduta sassi (mossi da persone) è probabilmente il fattore che richiede più attenzione che non la difficoltà dei passaggi di II grado. Nel complesso un itinerario molto interessante in cui spicca la continua esposizione e la bellezza dei paesaggi.

 

Veduta dalla cima dell'Ortles verso il Gran Zebrù e l'omonimo monte;sotto, salita a quota 3466