Premessa:
Lo zaino pesante può
rendere difficile e faticosa anche una escursione che si supponeva semplice
e non massacrante. Occorre portare con sè il minimo indispensabile per
far fronte a qualsiasi evenienza senza esagerare ne col mangiare ne con quei
piccoli oggetti inutili a cui si può tranquillamente fare a meno.
In ogni caso si deve comunque prevedere il cosiddetto "abbigliamento
a cipolla" ossia copertura a strati ognuno dei quali con diverse caratteristiche
di permeabilità, protezione dall'aria, dall'acqua o traspirazione. Ciò
consente di poter adattare l'abbigliamento al mutare delle condizioni meteorologiche
senza mai avere troppo caldo o troppo freddo
Ogni escursione, anche a livello alpinistico,
esige l'utilizzo di materiali ed equipaggiamento differenti in base alle difficoltà
previste ed all'ambiente in cui ci si trova.
Per ogni tipo di attività
tenere presente che:
Si devono sempre utilizzare scarponi da montagna
anche se apparentemente non ce ne sarebbe bisogno. Le mutate condizioni meteorologiche
o situazioni di emergenza non possono essere affrontate con delle scarpe da
ginnastica. Gli scarponi vanno sempre indossati con due paia di calze; a contatto
con la pelle calze leggere in cotone e sopra calze grosse in lana, pile o
altro; ciò evita il formarsi di vesciche o irritazioni ed allo stesso
tempo garantisce un adeguato isolamento termico.
Gli indumenti come maglioni, giacche, maglie
o pantaloni non devono mai essere troppo larghi. Infatti si è in uno
stato di benessere quando al di sopra della pelle si crea un microstrato di
aria a temperatura vicina a quella corporea; l'indumento largo permette la
presenza anche di aria più fredda che compromette il sussistere di
questo microstrato. Al contrario l'indumento troppo stretto (in particolare
gli scarponi) ostacola la circolazione sanguigna capillare superficiale con
la conseguente possibilità, in condizioni particolari, di congelamenti.
In casi meno gravi si può comunque avvertire un incremento della sensazione
di freddo rispetto alle condizioni ottimali.
L'unico modo per saper affrontare difficoltà
in montagna è quello di frequentarla il più possibile; i tecnici
o le guide possono essere un aiuto ma fino a che saranno altri a decidere
per noi non ci sarà nulla di avventuroso o importante in ciò
che facciamo; conviene fare cose più facili ma saper sempre utilizzare
solo le nostre forze per raggiungere l'obiettivo. Anche gite escursionistiche
possono insegnare cose che verranno utili anche su ghiacciaio o in arrampicata
come il saper dosare le forze per la progressione, il mantenere la calma nelle
varie situazioni e, cosa più importante, imparare a pensare e ragionare
in ogni circostanza. Ciò si rivela fondamentale nella scelta dell'itinerario
migliore, della manovra di corde migliore in una determinata situazione, dei
tempi da rispettare in una salita ecc. ; tutte cose che si acquisiscono andando,
non accompagnati, in luoghi a portata della nostra esperienza e preparazione
fisica. Ciò non significa che nessuno ci deve insegnare, tutt'altro;
dobbiamo imparare ma avere anche la possibilità di mettere in pratica
tali insegnamenti.
Indice
Arrampicata
Zaino
Capacità minore di 30 litri.
Casco, imbrago e scarpette
due moschettoni twist lock per l'assicurazione
personale e del secondo di cordata; piastrina ed anello con cordino da 8mm
per eseguire un marchand di sicurezza in fase di calata in doppia
Due mezze corde (da 8 mm, 50 m) - Una corda
intera da 50 m se arrampichiamo in palestra
Mezzo litro di bevande (molto zuccherate e con buon
apporto di sali minerali) ed un paio di panini se si occupa l'intera giornata
Maglietta di ricambio
Attrezzatura specifica, friend, nut, cordini d'abbandono
per soste
E' bene anche munirsi di martello e qualche chiodo
se non si conosce lo stato di chiodatura della via
Abbigliamento
Abbigliamento:
canottiera, maglia in cotone, maglia in micropile (o dolcevita in lana), maglione
in pile (oppure in lana, wind-stopper o altro); giacca a vento. Un paio di pantaloni
lunghi o corti, in base alla stagione, ma che non ostacolino i
movimenti.
Nel caso di arrampicata su ghiaccio si rendono ovviamente indispensabili
anche chiodi da ghiaccio e ramponi. Tranne che per l'abbigliamento, che è
ovviamente commisurato alle temperature più rigide, l'attrezzatura coincide
con quella dell'arrampicata su roccia
Indice
Escursionismo
Zaino
Capacità minore di 30 litri.
Per quanto riguarda l'alimentazione non
ci sono limitazioni particolari basta non esagerare ( si vedono spesso persone
con bottiglie di vino in vetro, vasetti di marmellata e cibo per una settimana);
circa un litro di bevande (dipende anche dal bisogno individuale di una persona)
Ricambio completo, dalle calze alla canottiera
in cotone od in lana
Sacchetto medicinali con: magnesia in pastiglie
(digestivo); cerotti; benda con fissanti; cerotto a nastro; aspirina. Importanti
le istruzioni per l'uso e la scadenza.
Telefono cellulare e/o radio portatile
Eventualmente binocolo, altimetro
Abbigliamento
Abbigliamento:
canottiera, maglia in cotone, maglia in micropile (o dolcevita in lana), maglione
in pile (oppure in lana, wind-stopper o altro); giacca a vento. Un paio di pantaloni
lunghi (meglio non usare jeans o materiali che ostacolano i movimenti), pantaloni
corti. Scarponi.
Indice
Attività
su ghiacciaio (alpinistiche)
Zaino
Capacità di 35 litri.
In base alla quota l'alimentazione può
variare; in generale occorrono cibi facili da digerire, energetici e che non
creino acidità. In commercio ci sono migliaia di barre energetiche
o altro; meglio utilizzare alimenti che si conoscono e soprattutto di cui
si conosce il gusto, il potere energetico e la validità nel "togliere
la fame"; 1,5 l di bevande (bevande energetiche e con sali minerali), meno
se sul tragitto ci sono dei rifugi. Pane imbottito, anche se non molto "tecnico"
è meglio che non manchi mai (non con formaggio poiché è
troppo salato)
Ricambio completo, dalle calze alla canottiera
in cotone od in lana
Da non dimenticare guanti e passamontagna
(o berretto)
Telefono cellulare e/o radio
Ghette, solo se i propri scarponi non sono
perfettamente isolanti
Corda gemella (8- 8,5 mm) da 50 m
Attrezzatura specifica: imbrago, un moschettone
a ghiera (o twist-lock), 2 moschettoni simmetrici, 2 chiodi da ghiaccio con
moschettone simmetrico già predisposto, ramponi, piccozza
Cordini da 8 mm (non sono necessari grandi
diametri poiché non c'è il pericolo di caduta sassi o sfregamenti
che causano il logorio della corda) sotto forma di anelli di 50, 100 cm. Cordini
in kevlar; questi sono importanti poiché, a differenza degli altri,
sono più resistenti in caso di calpestamento con i ramponi
Occhiali da sole e crema protettiva (almeno
protezione 25)
Sacchetto medicinali con: magnesia in pastiglie
(digestivo); cerotti; benda con fissanti; cerotto a nastro; aspirina, aulin
(antidolorifico). Importanti le istruzioni per l'uso e la scadenza.
Abbigliamento
Abbigliamento: canottiera,
maglia in cotone, maglia in micropile (o dolcevita in lana), maglione in pile
(meglio in wind-stopper o simili); giacca a vento. Pantaloni lunghi in materiale
resistente (cordura o meglio salopette apposite per l'uso). Pantaloni corti,
anche se è meglio non usarli sulla neve in caso di caduta in crepaccio.
Scarponi; se rigidi possono essere abbinati a ramponi automatici, nel caso contrario
si dovranno utilizzare quelli a laccioli. Note: La
piccozza, in linea di massima, deve essere pari all'altezza dell'individuo meno
un metro in modo tale da servire come appoggio durante la progressione; se il
ghiacciaio è particolarmente ripido è meglio usare piccozzini
della lunghezza di 50-55 cm o piccozze da piolet-traction.
Indice
Attività
su misto ghiaccio-roccia
Capacità max 35 litri; meno se si
tratta di sola arrampicata per le quali il peso deve essere il minore possibile
L'attrezzatura e l'abbigliamento deve corrispondere
a quanto detto per l'attività su ghiacciaio tranne che per alcune importanti
aggiunte
Meglio prevedere due corde da 50 m (gemelle)
per eventuali doppie o la posa di corde fisse in particolari passaggi (nel
caso in cui il gruppo sia costituito da molte persone)
Meglio utilizzare piccozze di piccole dimensioni
piuttosto di quelle "da ghiacciaio"; ciò permette di avere anche una
martellina (presente sulle piccozze da piolet-traction) per piantare chiodi
da fessura
Almeno quattro chiodi da fessura in modo
da poter attrezzare almeno due soste o più punti di ancoraggio
Cordini dinamici di abbandono per le soste
e fettucce o cordini in kevlar per ancoraggi o altro
Casco
Indice
Attività
di scialpinismo
Ancora una volta si può fare riferimento
a quanto detto per la progressione su ghiacciaio.
Occorre però considerare che tale attività si svolge in particolare
nella stagione invernale e quindi i pericoli a cui si può andare incontro
sono maggiori. La possibilità di valanghe in particolare.
Di conseguenza deve far parte dell'attrezzatura
ordinaria di uno scialpinista sia l'apparecchio ARVA sia la pala; ciò
è fondamentale per il primo soccorso nei confronti di un eventuale compagno
rimasto travolto. Basti pensare che il 90% dei salvataggi avviene entro il primo
quarto d'ora dal travolgimento; ciò fa capire come l'intervento con la
giusta rapidità ed i giusti mezzi da parte dei propri compagni rimasti
illesi sia fondamentale.
A titolo informativo si faccia presente
che per muovere un metro cubo di neve si passa dai 10' della pala ai 40'-50'
con gli sci, 90' con le mani protette da guanti e 230' a mani nude.
Note:
Lo strumento ARVA è presente
sul mercato in decine di modelli; a partire da quelli "manuali" a quelli digitali
dove viene suggerita anche la direzione ed il numero dei sepolti. Fondamentale
è che lavori sulla frequenza di 475 Mhz (ormai ogni strumento è
tarato in tale modo). Nessuna escursione deve far supporre che L'ARVA non sia
necessario, anche sul tragitto più collaudato; eventi eccezionali possono
sempre verificarsi.
Infine chiedere sempre consiglio (non
ai negozianti) sul modello da acquistare, dato che i prezzi sono circa tutti
simili ma alcuni strumenti funzionano decisamente meglio di altri.
Indice
LO
ZAINO NEL SOCCORSO
Presupposto indispensabile per il buon esito di un intervento
di soccorso è la disponibilità di quel minimo di attrezzatura
che permette una sufficiente autoprotezione, si parla quindi del materiale
prettamente personale. Ogni soccorritore deve avere con sè
tutto il necessario per potersi mettere in sicurezza in qualsiasi
tipo di ambiente ed affrontare qualsiasi tipo di tracciato. Deve inoltre
disporre dell'attrezzatura base per improntare un intervento; materiali
quali corde statiche, cordini di varie dimensioni, carrucole e l'attrezzatura
specifica di manovra saranno portati sul luogo del soccorso a prescindere
dal materiale personale. Detto ciò, distinguiamo la zaino per
intervento "ESTIVO" da quello su neve o ghiaccio in stagione
"INVERNALE" .Un discorso un pò a parte per quanto
riguarda la ricerca dispersi.
INTERVENTO ESTIVO
Con intervento estivo si intende sia l'attività
su roccia sia quella su ghiacciaio:
Capacità zaino
35 litri. Fare in modo che nulla sia "appeso" all'esterno
dello zaino. Ciò potrebbe essere d'ostacolo in zone impervie
e comunque pericoloso in eventuali cadute. Senza dimenticare che
nell'eventuale imbarco in ellicottero occorre fare molta
attenzione nell'eliminare qualsiasi causa di ostacolo quali inutili
appendici dello zaino.
corda dinamica da 50 m ("intera").
Se si opera in squadra, in base ai casi, è possibile prevederne
in numero superiore od inferiore a quello dei soccorritori
Casco, imbragatura bassa ed alta,
completa di longe
Un numero di moschettoni adeguato
per eseguire soste per l'autoassicurazione, calate in corda doppia
ed altre semplici manovre (tutti a ghiera; indicativamente in numero
non superiore a 5-6)
Cordini per l'autosicura, spezzoni
d'abbandono, un paio di anelli in kevlar di circa un metro di diametro
Tronchesino per tagliare corde e fettucce
Guanti in lattice, da utilizzare
in ogni caso in cui il traumatizzato presenta lesioni esposte
Radio e telefono cellulare; utile
quest'ultimo per comunicazioni riservate sulle condizioni dell'infortunato
ma anche quando non si vuole occupare per troppo tempo la frequenza
radio
Ramponi, un paio di chiodi da ghiaccio
(se è prevista attività su ghiacciaio) ed un paio da
roccia
Picozzino possibilmente con martellina
(se è prevista attività su ghiacciaio)
Un minimo di farmacia, alcuni cerotti, un
paio di bende, disinfettante
Giacca, guanti, passa-montagna
Lampada frontale con batteria di scorta
INTERVENTO SU VALANGA E GHIACCIO
Tutto ciò che è stato sopra riportato con l'aggiunta
di:
Arva, pala e sonda per la ricerca di travolti
da valanga
Due picozzini da piolet-traction
5-6 chiodi da ghiaccio
RICERCA DISPERSI
Si suppone che le aree interessate da un'eventuale ricerca di dispersi
siano prevalentemente situate lungo itinerari escursionistici di medio-bassa
quota. La dotazione personale è differente dai casi sopra nominati
Capacità zaino 25-30 litri;
con le stesse annotazioni sopra fatte
Corda da 50 m (intera). Almeno una per squadra
per un eventuale recupero in zone impervie
Imbrago (parte bassa e longe)
Vestiario che permetta di sopperire anche
ad eventuali bisogni delle persone che stiamo cercando. La ricerca
avviene spesso anche durante le ore notturne e può essere opportuno
dotarsi di un abbigliamento adatto per proteggere sè stessi
e coloro che si trovano in difficoltà
Circa mezzo litro di bevande e qualcosa da
mangiare. La ricerca può protrarsi infatti per parecchie ore
Lampade frontali con pila di scorta
Un minimo di farmacia, alcuni cerotti, un
paio di bende, disinfettante
Radio e telefono cellulare
Indice
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all'indirizzo di posta elettronicamonpage@iol.it