Cop di Breguzzo
Scheda tecnica:
GRUPPO |
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QUOTA |
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DIFFICOLTA' |
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DISLIVELLO RIFUGIO |
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DISLIVELLO CIMA |
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SCIALPINISTICA |
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ATTREZZATURA |
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Percorso:
ACCESSO DALLA VALLE DI BREGUZZO:
E' la cima più elevata del sottogruppo della valle di Breguzzo;
teatro delle vicende della prima guerra mondiale in quanto costituiva il
fronte tra l'esercito italiano ed austro ungarico. La quota è erroneamente
fissata, in alcune vecchie mappe, a 3001 m. Ciò fu voluto da certe
autorità tedesche in modo da permettere ai soldati che combattevano
su queste cime di avvalersi di un aumento di viveri e salmerie la cui distribuzione
era basata in funzione della quota a cui si operava; oltre i 3000 m ovviamente
le quantità assegnate erano maggiori. Una serie di fortificazioni,
cordini d'acciaio, bombe e camminamenti sono presenti in questa parte di
fronte molto più che nelle montagne limitrofe.
Imboccata la valle di Breguzzo la si attraversa
per il lungo per circa 7 km sino alla loc. Ponte Pianone. Il divieto per
gli automezzi obbliga a proseguire a piedi lungo la strada sterrata; in
circa un'ora si raggiunge il Rif. Trivena a quota 1633 m. La valle in questo
punto comincia ad allargarsi ed il sentiero sale dolcemente sino a quota
1971 presso la piana di Redont (30');
luogo che merita una pausa per ammirare il panorama e dove si può
apprezzare la tranquillità di luoghi pochi conosciuti e quindi poco
frequentati dai turisti della montagna. Si piega ora decisamente a destra
(N), seguendo i segnavia n°223, superando un primo tratto molto erto
che permette di guadagnare subito quota. Segue un tratto meno ripido; ci
si muove ora tra massi morenici e bisogna fare attenzione, giunti in prossimità
della cresta soprastante, a girare decisamente a sinistra (O) come indica
la incerta segnaletica per non trovarsi sulla traccia che porta al passo
Cunella.
Il sentiero è ben tracciato e porta ad
attraversare un fondo canale formato dallo scorrere dell'acqua di fusione
delle nevi invernali. Si può ora puntare verso la massima pendenza
sino a giungere sino ai piedi della cresta, oppure proseguire seguendo
il sentiero. Questo costeggerà dapprima (avanzando quasi in piano)
quelli che sono i ruderi di una vecchia casina, utilizzata un tempo dai
pastori, per poi curvare verso la massima pendenza. Il sentiero è
poco segnato ma è sufficiente puntare alla cima del Cop
di Breguzzo, punto più alto della cresta, e non si può
sbagliare. Muovendosi tra i grandi massi morenici di tonalite si giungerà
ai piedi della cresta; se ci si porta a destra della cima (N) si può
ammirare il panorama, attraverso uno spettacolare intaglio , sulla valle
di Fumo e sul Carè Alto (passo dei cacciatori; ore 2 da Redont).
Cresta Sud del Cop di Breguzzo visto dalla precima; sullo sfondo il Carè Alto
PERCORSO 1: (dalla
cresta Sud) Dal passo dei cacciatori ci si sposta a Sud della cima
sino al punto in cui è possibile alzarsi su una cengia che (15 min.),
leggermente in costa, porta sino alla precima del Cop (facile). Ci si deve
ora calare quasi verticalmente per qualche metro e, tramite un'altra piccola
cengia, alzarsi ancora di una cinquantina di metri; un ultimo tratto in
cresta abbastanza esposto permette di raggiungere la cima (utile una corda
da 20 m; difficoltà PD+).
PERCORSO 2: (dal
crinale Nord) Dal passo dei Cacciatori si segue un ex sentiero militare
che, in maniera a volte incerta, porta sino alla vetta. E' un tracciato
più facile del precedente e non presenta difficoltà e bisogno
alcuno di sicurezze. Il panorama è vastissimo ed eguaglia quasi
quello che si può ammirare dal vicino Carè Alto.
Camminamenti
militari sulle creste di Trivena; sullo sfondo il crinale Nord del Cop
di Breguzzo.