l percorso creativo



TRA ARTE,CULTURA E DESIGN

Un esempio: PIERO LUIGI CARCERANO

Piero Luigi Carcerano nasce architetto a Torino nel 1951 e diventa, nel corso dei suo trent'anni di lavoro, designer e imprenditore a capo di una azienda di creative engineering tra le più stimate nel settore automotive e transportation. Suoi maestri nel linguaggio progettuale sono stati l'architetto Andrea Bruno e il designer Achille Castiglioni. Questa duplice matrice creativa guida ad oggi il suo percorso. Per chi lo conosce, sul lavoro e nel sociale, Carcerano è uomo d'impresa e di matita, capace di integrare nei suoi codici espressivi arte, tecnica e metodologia.
La sua peculiarità principe è quella di usare il linguaggio dell'architettura come percorso di relazione che abbraccia da una parte le tecniche di progettazione e dall'altra la capacità ingegneristica, definendo così lo spazio e le forme in un layout di innovazione, futuro e sensibilità. Una visione profondamente umanista che pone al centro del suo "fare" la gestione della complessità tecnologica attraverso nuovi percorsi creativi.
Un esempio? Il tema portante dell'opera Creativity, progettata nel 2005 e realizzata nel 2006. Un prototipo d'arte libero concettualmente, ovvero non temerario di uscire dai canoni classici del progetto industriale. L'oggetto risulta un divertissement seppur maturato attraverso una forma di intuizione e ricerca profonda, materializzandosi poi in un'allegoria giocosa dell'universo creativo dell'uomo. "Creativity" è un'imponente lampada-scultura ispirata all'origine della stilla propagatrice del cosmo: il principio che crea la materia, e la materia che - incarnata nell'Uomo - sviluppa ed evolve la creatività. Un totem spettacolarizzante e iridiforme sulla capacità creatività dell'uomo di unire innovazione ed eredità storica. Tutto ciò grazie all'unione di materiali e lavorazioni tradizionali antiche come il mondo: da una parte il vetro soffiato muranese sviluppato con l'imprenditore Adriano Berengo tramite l'artigiana sapienza del maestro vetraio Silvano Zanella. Dall'altra, la ricerca tecnologica dei giorni nostri come l'utilizzo della fibra ottica e l'integrazione della struttura metallica di base realizzata dal Gruppo Bodino di Torino.
Il concept dei suoi prodotti fa riferimento ad una evidente necessità di riprendere possesso di una radice più profonda e connotata dell'interiore, ovvero di ciò che sta all'origine delle cose, di ciò che soggiace sotto l'inquinamento visivo, acustico e percettivo della quotidianità: l'origine del mondo. Ciò da cui si determina l'esprit, lo spirito. Pertanto anche Creativity appare all'occhio del visitatore come una sorta di miscellanea di forze propulsive, quasi una cosmogonia avanguardistica.
Il sistema cosmico di Piero Luigi Carcerano si snoda sulla concezione di oggetti che hanno forme e spazi che riflettono i pieni e i vuoti del macrocosmo, in un criterio di armonie matematiche a ripetizione. In questo c' è un ritorno alle origini, alla fonte, che passa attraverso il riscatto del suo significato primario attraverso una nuova proposta interpretativa. Con le sue linee di design su interior e gioielli, egli offre la sua risposta personale al cardine primigenio: il Cosmo, ciò da cui è nato tutto.
Con un design di metodo, un design di relazione che fa riferimento ai principi formativi del suo essere nato architetto. Nelle sue produzioni, segue codici di relazione matematica poiché proprio nell'ambito di questo rigore si ritrovano i suoi principi di armonia. Questo designer va alla ricerca del bello, non in quanto gusto o modo, ma in quanto attuazione dei principi di proporzione ed equilibrio formale. I progetti sono oggetti - si tratti di opere di design o d'arte - che hanno pluralità di ruolo/funzione e sono al contempo pregni di quel valore che funge da controbattuta all'alienante dramma del rapporto uomo - macchina. Dall'alienazione egli estrapola "l'anima prima" degli oggetti di status symbol sociale offrendo il suo segno puntuale e distintivo per trarre da questo quotidiana ispirazione, know how, stimolo e competenza per disegnare oggetti nuovi.
Arte, cultura, comunicazione, industria e ricerca si mescolano con il carattere unico delle persone che fanno parte del team-scuola Carcerano e da questo nascono progetti che sfociano in una realtà fisica e geografica fertile come il Piemonte, fino a diventare prodotti competitivi, che si distinguono nel mondo - dalla Cina alla Russia - per il proprio valore intellettuale, oltre che di forma. Sono idee, sogni e desideri che diventano assunti e principi, per una progettazione nuova ed innovativa nel settore dell'industria e del design.

Torino - Venezia, febbraio - ottobre 2006

Monica Nucera Mantelli


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