rogetto Museo Berengo



MUSEO BERENGO PER L'ARTE IN VETRO


Concept e Contenuti

L'intervento sulle aree di pertinenza Berengo nell'isola di Murano (VE) mira a individuare un modello per la valorizzazione delle strutture interne.

Strutture in grado di ospitare eventi speciali, workshop e altre attività ludiche e d'intrattenimento ma, soprattutto, l'intervento ha come obiettivo quello di creare un luogo di testimonianza delle attività artistiche emergenti nel camp dell'arte contemporanea in vetro soffiato, uno spazio in cui lasciar sfilare le realtà più interessanti che operano con interventi creativi sul territorio.

Fine dell'azione sulle Aree Berengo di Murano è costruire un "modello" di luogo d'incontro di prassi professionali e artistiche legate al mondo dell'arte, della cultura e della formazione, documentando con una serie di iniziative i contenuti della contemporaneità per contribuire a consolidare la necessità di un'apertura all'arte come possibilità di sviluppo dei mercati, professioni, interessi economici, e come strumento di dialogo con le esigenze di diversi territori.

Le kermesse artistiche, ispirate ai temi della cultura e del territorio, sono dei modi per riscoprire contenuti e ristabilire valori. Opportuno il coinvolgimento di strutture creative che operano nel campo della scultura, del video, multimedia, della fotografia, della comunicazione, delle arti visive, della musica, del teatro e delle performing art. Strutture che si occupano di studio e ricerca di modelli di gestione e di prassi imprenditoriali legati alla macchina culturale, fondazioni, enti mecenatistici, società di comunicazione e produzione di interventi creativi.

Quello che si intende creare è anche un luogo di monitoraggio che abbia la funzione di bussola, una tappa di una mappa internazionale della cultura del vetro e della creatività artistica ad esso collegata, nella convinzione che in questo modo si possa stimolare la crescita di un settore professionale e alimentare un mercato con concrete opportunità di miglioramento e sviluppo.

I temi

L'arte e la cultura sono da sempre veicolo di messaggi e valori fondamentali; tramite esse si esprime la storia, l'uomo documenta se stesso e il suo peregrinare nel tempo. La cultura è anche una ragione economica, la conoscenza di un mercato che non può essere ignorato. Ben oltre il mero consumo, attraverso la cultura si favoriscono processi di scambio di idee, di circolazione di modelli espressive e prassi organizzative, si valorizzano territori e ambienti, si prefigurano nuovi scenari economici.

Come già da tempo si è intuito, la cultura è un'occasione per migliorare la società globale, per mettere in comunicazione identità diverse e per consolidare un'economia del territorio che sappia produrre valore dalle immense risorse del pianeta.

Il Museo Berengo avrà quindi, come obiettivo, oltre quello di creare di un evento unico nel suo genere - originale non nella necessaria ricerca dell'originalità, ma per ragioni di finalità vere e proprie -, quello di utilizzare in modo preciso gli strumenti a disposizione della cultura, impiegarne le potenzialità per commentare possibili scenari futuri.

Il MUSEO BERENGO si occuperà di:
1. Utilizzare gli spazi delle Aree Berengo di Murano come luoghi adibiti alla messa in mostra dei prodotti "artistici" e delle campagne di comunicazione delle fondazioni a carattere mecenatistico con momenti d'incontro e di formazione per i giovani, invitando professionisti delle principali società di produzione di interventi su territorio a partecipare con interviste, presentazioni, confronti.
2. Documentare lo stato dell'arte in vetro e della cultura internazionale ad essa collegata coinvolgendo con eventi e mostre i migliori esempi delle più suggestive kermesse e festival internazionali
3. Organizzare una documentazione sui partecipanti, con informazioni utili come orientamento nel mondo della creatività, anche dal punto di vista delle opportunità, delle professioni, degli esempi progettuali legati al vetro soffiato e al mosaico in vetro.

Le Aree Berengo a Murano
Il senso dell'intervento: coltivare la "cultura"

Le Aree Berengo sono al centro di un lavoro di recupero e riabilitazione del complesso architettonico dell'isola di Murano, composto da alcune palazzine di valore, segno indelebile della storia dell'isola e del suo passato (le vecchie fornaci) e dei personaggi che hanno caratterizzato il suo evolversi.

L'idea di fare delle Aree Berengo di Murano uno spazio di promozione degli esempi più innovativi della contemporaneità in vetro soffiato segue l'obiettivo di una riqualificazione dell'isola a modello culturale e non solo "commerciale" in riferimento a una dimensione inedita di dialogo con le esigenze del territorio e di un nuovo significato di cultura dell'area veneziana.

In questo senso, occorre sottolineare la volontà di stimolare l'espressività artistica degli artisti coinvolti per sensibilizzare la mentalità dell'impresa culturale, per fare dell'arte e dei suoi messaggi strumenti necessari a favorire mercati e professioni (es. la formazione, gli stages di approfondimento, i laboratori, i workshop), e sostenere a un tempo obiettivi sociali, di riqualificazione urbana e di corretto utilizzo delle risorse culturali sul territorio.

Il carattere di internazionalità rafforza l'operazione come processo sinergico, costituito da un sistema di rete di reti dei più importanti e significativi eventi europei legati alla creatività artistica e che contengano un valore innovativo nelle prassi progettuali e realizzative.

Le Aree Berengo di Murano hanno anche significato simbolico; un luogo ove coltivare la cultura, sondare territori, dare testimonianza della fertilità dei terreni creativi, offrire spazio a inedite energie espressive. Grazie al Museo Berengo, Murano diviene luogo di meditazione sulla cultura e il territorio, occasione per scoprire il valore e la necessità della cultura del vetro soffiato OGGI e come strumento di lavoro e fondamento di una parte vitale dell'economia.

La logistica dell'area

Per quel che concerne il primo punto ci si è posto il problema di progettare l'intervento in stretto rapporto alla logistica cercando di portare il massimo risultato in termini di valorizzazione di spazi, risorse e strumenti.

L'interno delle Aree Berengo di Murano offre una situazione d'irregolarità rispetto agli spazi consueti preposti all'offerta di eventi di larga partecipazione del pubblico. Allo stesso modo la struttura offre la possibilità di individuare un modello elastico per l'offerta di contenuti, un modello che usufruisce, ben oltre la straordinaria connotazione architettonica della struttura, di una serie di elementi di rinforzo.

Lo spazio interno si articola su molteplici sale collegate da raccordi interni ed esterni. In alcuni casi, ampie finestre garantiscono una luminosità ottimale - il raccordo e i finestroni della fornace - oramai reperto di archeologia industriale - offrono una naturale soluzione di coesione tra lo spazio interno e il parco esterno alle Aree Berengo di Murano, andando a favorire la fruizione dell'evento come un continuum armonico.

La particolare collocazione delle Aree Berengo è strategica rispetto a una piena rivalutazione e ottimizzazione delle altre risorse architettoniche dell' isola - può infatti costituire un precedente (modello) tanto quanto può rappresentare un punto di partenza per la progettazione e la diversificazione dell'offerta culturale negli altri spazi adiacenti.

Momenti diversi per scopi diversi

Con l'articolazione di differenti iniziative si intende sottolineare l'elasticità della struttura, in grado di offrirsi come luogo ideale per occasioni comunque perfettamente integrate negli scopi generali del Museo Berengo

Le sale interne delle Aree Berengo avranno una funzione di "motore". In questi spazi, infatti, si svolgeranno i momenti di confronto con gli artisti e i maestri soffiatori, momenti in cui verranno svelati i meccanismi di progettazione e produzione della Berengo Collection, etc, oltre ai compiti, le professionalità, i meccanismi e le opportunità. Una kermesse di operatori del settore presenteranno vere e propri "case history" (Formazione).

Utile la dotazione di telecamere nell'area centrale (la fornace storica) e per l'attivazione di concerti e seminari l'inserimento di un piccolo palco, mentre nelle sale laterali potranno essere montati pannelli video che consentiranno di seguire gli eventi realizzati nella sala centrale.

Installazioni dei migliori esempi di arte e design internazionale nel campo del vetro soffiato saranno utilizzati come "mobilia d'eccezione" per rendere fruibile lo spazio durante gli eventi; per il raggiungimenti di questo obiettivo si è previsto il coinvolgimento di studi di design e di comunicazione, e di creativi presenti sul territorio internazionale. Magari anche di un concorso a tema sul soggetto proponente.

Come gli eventi, nello spazio delle Aree Berengo di Murano, si alterneranno inoltre:
1. Presentazioni di società di produzione e comunicazione di eventi e interventi creativi su territorio.
2. Operatori culturali che illustreranno in modalità anche formativa il lavoro di manager della cultura e del marketing culturale, con argomenti tematici - progettare i contenuti, organizzare gli eventi, gestire i rapporti con istituzioni e altri enti, sponsor e finanziamenti, ecc...
3. Sponsor e fondazioni, responsabili dei settori comunicazione e marketing spiegheranno l'incontro tra cultura aziendale e creatività.

Il Museo e i suoi spazi

Il Museo Berengo è un "contenitore" di idee e contenuti diversi, è un assemblaggio di momenti d'arte e di cultura da ogni parte del mondo. L'idea è quella di scegliere eventi internazionali che si sono distinti nelle principali e più importanti fiere o mostre e poterli ospitare, oltre che mantenere visibilità sulla produzione della Berengo Fine Arts.

Il Museo nasce anche per alimentare un dialogo e favorire lo scambio e la circolazione delle conoscenze, per mettere in contatto realtà espressive e prassi professionali diverse nel campo del vetro soffiato, del mosaico e (della ceramica?). Soprattutto, è la possibilità di creare uno spazio di mondo in un luogo unico, nella speranza di stimolare strategie di rete e sinergie.

La partecipazione di alcuni degli eventi ha una doppia valenza:
- valorizzare il territorio muranese come luogo scelto all'incontro di esempi d'arte e di performance diversi a livello mondiale;
- offrire, con il meccanismo delle anteprime così come dei posticipi, un valido sostegno alla promozione di artisti e opere di provenienza da mostre e fiere esterne.
Diventa dunque una speciale cassa di risonanza.

Il risultato finale del concetto Museo Berengo, distribuito su più aree, propone una costruzione-allestimento che mette in "rete" diverse aree I pannelli video aiuteranno a seguire gli eventi in una simultanea trasmissione a circuito chiuso oltre che ad essere palcoscenico di produzione video (es. vedi opere complesse come quella di Marya Kazoun: scultura vetro e tessile + video + body performance oppure di Koen Vanmechelen- performance + installazione + cucina).

L'obiettivo è frammentare gli eventi in un'alternanza di happenings: mentre in ogni singolo palco si svolgeranno gli eventi il pubblico potrà seguirne l'insieme sui pannelli video o circolare passando attraverso il bar e il ristorante del Museo.

In questa area gli eventi potranno godere di uno spazio più ampio e della particolarità della struttura, inventata per creare una sorta di effetto moltiplicatore e decentrare l'attenzione del pubblico in un gioco continuo di richiami a sorpresa.

Le performance di un singolo appuntamento saranno comunque costruite attorno a un tema ben preciso e faranno riferimento anche ai principali eventi internazionali a tema. (Biennale dell'Arte, Biennale dell'Architettura, Festival Internazionale del Cinema, etc)

Per ogni appuntamento si avranno due esempi di avvenimento legati a uno stesso tema, ma di diversa provenienza geografica, come in una sorta di confronto-gemellaggio.

Molti altri eventi riguarderanno aspetti legati a forme espressive del tutto singolari e potranno rappresentare le novità rispetto a un mercato in espansione.

Le Aree Berengo di Murano sono da interpretare come luogo polivalente, uno spazio in cui la cultura si incontra con linguaggi diversi, dalla creatività alla cultura d'impresa, l'idea è parlare, documentare le finalità, i percorsi, le illimitate possibilità dell'espressione artistica.

Art & Food

L'idea è quella di ospitare un Ristorante e Bar che offra un menù che prende spunto dalle collezioni e dalle mostre in essere, oltre che un catering adeguato e all'altezza dello spirito del museo, per offrire piatti e spuntini d'Artista nel mentre che si assiste agli eventi. Ciò implica anche l'organizzazione di un food design d'eccezione - collezioni e prodotti di arte e design di giovani studi riconosciuti potranno essere inclusi in questa proposta. Marketing: Su ogni tavolo gli sponsor potranno documentare la propria presenza, partecipazione al sostegno del Museo Berengo: sul modello del recente Illywords, ogni tavolino ospiterà un catalogo sulle diverse fondazioni o aziende, la loro storia, i loro prodotti, le scelte di comunicazione, l'incontro con iniziative creative e d'arte, piccole case histories. I menu d'artista potranno essere consumati, fagocitati e digeriti... in un rituale consapevole e condiviso (a volte) anche con l'artista stesso. Una volta al mese, un artista sarà presente a cena/colazione per poter incontrare e chiacchierate a tavola con collezionisti, operatori, appassionati - un Passepartout live...

Gli eventi introduttivi: percorsi percettivi polisensoriali

Per una piena valorizzazione delle Aree Berengo di Murano occorre lavorare anticipatamente con eventi prestigiosi e legati alla polisensorialità e gli elementi, considerati in certa misura come un'introduzione di particolare valore alla Biennale d'Arte di Venezia.

Con il supporto di Partner tecnici (aziende) si potrebbero a creare due mostre sul tema di cultura e territorio: una basata sui quattro elementi necessari all'arte in vetro: aria, acqua,terra e fuoco - attraverso un excursus dell' atto creativo e del suo rapporto con le risorse di un territorio - es la sabbia della laguna (che porta a un recupero e rinnovamento dei valori espressivi del passato e del suo territorio) e una mostra polisensoriale e decisamente più legata al rapporto tra oggetto e il suo utilizzo - es ad una ricerca innovativa sulle tecniche future es. design.

In questo senso, è fondamentale sottolineare come la gran parte degli eventi dovrebbero avere la caratteristica di informare, contribuire a fornire una documentazione sulle professionalità e sugli eventi più significativi legati al mondo della contemporaneità in vetro, mosaico, etc. Il Museo diventa luogo di AGGIORNAMENTO e FORMAZIONE, area per la raccolta di idee, di opinioni e d'informazioni, unione di atti espressivi e di performance per promuovere un dialogo tra strumenti diversi.

Mostre inaugurali

All'interno delle sale il filo conduttore sarà il dialogo tra dentro e fuori, tra lo spazio museale e quello esterno, con un riferimento alla condizione stessa dell'uomo che, con una partecipazione attiva all'evento, diventerà fulcro di una navigazione tra lo spazio interno e quello esterno a sé.

Coinvolgimento di tutti e cinque i sensi: tatto, olfatto, udito, vista, odorato: suoni, sofisticate atmosfere, immagini, luci, proiettori, tutto si concentra nell'organizzazione di un luogo senza più confini. Installazioni, interventi giocati sulla capacità di inaugurare un senso inedito degli spazi o degli oggetti, fino a suggerire una raffinata meditazione sulla natura delle immagini, della realtà e della finzione.

Le tecniche spaziano dalla scultura classica in vetro soffiato (da Benzoni a Castagna) alle video-installazioni interattive, in cui l'immaginario diventa una concreta interferenza dell'azione creativa sulla realtà fisica, alle video-installazioni, costruite attorno al rapporto immagine-tecnologia, alle installazioni ospitanti altri musei o centri per la produzione dell'arte in vetro - da Pietrasanta a Glass Studio - con la ricerca di speciali percorsi di riflessione e meditazione sulla storia e sulla contemporaneità.

I luoghi contengono dei valori e l'intervento dell'arte può liberarne le storie, le memorie e le testimonianze, può stimolare inedite meditazioni e spingere al recupero del senso della conoscenza. L'idea di applicare l'espressività artistica a un luogo vuol dire tentare di rinnovare la percezione dello spazio e del tempo per mezzo del messaggio artistico. Il luogo diventa storia, realtà, sogno e si offre al pubblico come esperienza da attraversare percettivamente.

L'arte in Vetro Crea un Nuovo Prodotto Artistico attraverso Foto e Video

Altro evento Aree di pertinenza del Museo Berengo potrebbe essere quello di ospitare per l'occasione una rassegna di materiali fotografici d'autore. Il tema, vista la presenza preziosa dei maestri vetrai, potrebbe essere l'intervento dell'uomo sul territorio dove per intervento intenderemo il fatto creativo, la ricerca dell'espressività delle cose, il riuscire a testimoniare l'esistenza di segni e di tracce di vita negli spazi, nei luoghi più incredibili.

Solo la fotografia dei grandi reporter, dei migliori artisti dell'immagine contemporanea può essere in grado di far parlare, commentare, descrivere i significati di questi momenti che, semplicemente, accadono sotto gli occhi del mondo.

La creatività è un po' tutto, è come la vita si assesta, come si adegua al mondo e ne segue le correnti, è come un territorio prende forma piano in mille modi creando percorsi, itinerari, luoghi di vita, d'invenzione e di sopravvivenza.

La possibilità, perciò, di ripensare un percorso espositivo coinvolgendo fotografi da tutto il mondo per testimoniare e documentare questo immenso patrimonio e permettere di impostare il futuro contenuto della mostra in modi diversi a seconda del taglio che si intenderà dare al tema scelto: la creatività artistica come strumento di valorizzazione e di espressione del territorio.

In accordo con il programma di un'esposizione fotografica tradizionale, si potrebbe inoltre favorire un intervento creativo attuato sulle foto di un evento che si offre già di per sé come grande meditazione attorno all'arte e al suo dialogo con il territorio.

Coinvolgimento di grafici che si occupano di elaborazione di immagine digitale ad alta risoluzione per studi d'architettura e design industriale. Risultanza: lavori di animazione 3D piuttosto che di lavorazione ed elaborazione di effetti speciali. L'idea è quella di manipolare le foto per renderle vive, creare uno spessore "interattivo" fino a dare profondità, tridimensionalità, fino ad avviare nelle foto processi di trasformazione e di movimento,così le opere fotografiche potranno superare l'ostacolo della fissità, potranno, in un effetto di profondo straniamento, ribaltare il fondamento dell'oggettività ed agire progressivamente su nuovi punti di riferimento rispetto al percettibile.

Se si riuscisse a creare una piattaforma interattiva, potrebbero essere gli stessi utenti a variare la gamma delle trasformazioni. A loro quindi e al loro "comportamento" si dovrà il rinnovarsi continuo delle immagini. Le foto potrebbero essere proiettate su speciali pannelli automatici che, una volta elaborate le varie metamorfosi al computer, sarebbero esposti al pubblico che potrà liberamente interferire sulle immagini toccando i pannelli e determinandone così diversi sviluppi.

Le foto potranno liberare effetti tridimensionali, potranno lasciar intuire una dimensione inedita. I pannelli automatici saranno installati nello spazio libero, saranno fruibili da diverse angolazioni come fossero sculture, sarà possibile girarvi attorno, ciò determinerà la liberazione dell'immagine rispetto a un punto centrale d'equilibrio favorendo il gioco illusionistico del progetto.


Studio e Progetto 2002-2006

Monica Nucera Mantelli


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