ssere Operatori Culturali oggi



L'Associazione dei sardi Kinthales e CREL - Maison Musique

UN NATALE PER RICORDARE
"Argentina. Non solo Tango."

A volte lo spirito di condivisione che il Natale porta con sè, può favorire la riflessione su temi ancora caldi, nonostante siano passati trent'anni.
Incontro sul Golpe del 1976: testimonianze dal vivo e un filmato. Per non dimenticare chi è scomparso.

Il 24 marzo del 1976, in Argentina, i militari presero il potere.
Era il quinto colpo di stato nel giro di pochi decenni.
Ma è stato diverso da tutti gli altri.
La repressione applicata è stata spudoratamente violenta.
I militari hanno scelto anche un'altra via: nessuno doveva accorgersi di nulla.
Massacrarono gli oppositori di nascosto.
Inventarono la 'desaparición'.
Più di trentamila persone scomparse nel nulla.
Mai più tornate.
Una intera generazione di giovani.
Morti senza cadaveri.
Poi vennero le Madri di Plaza di Mayo.
Donne che osarono sfidare il potere invocando il ritorno a casa di figli e nipoti scomparsi.

Nel 1983 in Argentina è tornata la democrazia, ma i repressori responsabili, non sono mai stati condannati.
Ecco perché a trenta anni di distanza, questa storia non può essere archiviata.
Dal 1976 al 1978, furono presentate più di 1600 denunce all'ambasciata italiana di Buenos Aires riguardanti persone scomparse con passaporto italiano.
Ma nessuno fece nulla per loro.


Testimonianza di Norma Victoria Berti
Norma è testimone del processo romano contro i generali argentini che compirono delitti efferati nella Escuela di Mecánica della Armada di Buenos Aires. Recentemente intervistata, ha raccontato: "...ero studentessa allora, e facevo parte di un piccolo gruppo del Centro universitario, che era stato bandito dalla dittatura. Eravamo sulla lista nera. Io fui sequestrata in pieno giorno, portata in un campo di concentramento e torturata in maniera selvaggia. In quel campo sono sparite oltre duemila persone. A differenza di tanti desaparecidos, la mia fortuna è stata di essere incarcerata per tre anni in un carcere di massima sicurezza".

Terzo appuntamento con "ETNICA-ETICA" : "Sostenere la civiltà sociale con creatività è quanto Maison Musique si propone tra i suoi intenti. Questo impegno si traduce nel sostenere attraverso eventi multidisciplinari la consapevolezza che la creatività è la sorgente di un proficuo sviluppo delle politiche interculturali atte al sostegno territoriale ed umano. Raccogliere testimonianze e proposte in sinergia con altre realtà etniche e sviluppare idee e progetti che uniscano la creatività alla sensibilizzazione ed amalgama sociale, è uno dei motivi per cui è nato Etnica-Etica, contenitore di impegno civile, quest'anno alla sua terza edizione."

Monica Nucera Mantelli


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