Convenzioni per la misura del diametro delle monete      Conventions for stating coin diameter:

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Il quesito su come si misuri il diametro delle monete antiche è stato sollevato il 21 dicembre 2002, nell'ambito del gruppo di discussione "Moneta-L" di http://geocities.yahoo.com/home/, da uno dei membri.
Ritenendo l'argomento di interesse, riporto di seguito le risposte più significative che sono state date:
  1. Charlie Karukstis, nel suo messaggio del 21.12.02, ore 20:25:57, sostiene che non esista una misura standard della larghezza dei tondelli delle monete non collarizzate ma che per lo più si preferisca assumere, come diametro, quello massimo, anche se alcuni preferiscono fornire i valori sia del diametro massimo che di quello minimo misurati lungo assi fissi (es. 19x17). Egli ritiene inoltre che un collezionista dovrebbe comunque esplicitare il metodo di misura utilizzato e assicurarsi che sia riproducibile da parte di chi, per esempio, osservi le foto delle monete. Per la catalogazione delle proprie monete egli dichiara di utilizzare il diametro misurato lungo l'asse centrale orizzontale del rovescio; in questo modo si può interpolare lungo qualsiasi altro asse si scelga dalle foto.
  2. Barry Murphy, in un suo messaggio del  21.12.02, ore 20:33:59, pur negando l'esistenza di una procedura standard, afferma che l'uso corrente sia quello di misurare il diametro del tondello, lungo l'asse orizzontale passante per il centro, da ore 9:00 a ore 3:00. Egli fa rilevare come, a causa della variabilità della pressione di percussione e della durezza del metallo, da uno stesso conio di incudine e di martello possano scaturire monete di diametro compreso tra 23 e 27 mm. Più significativo sarebbe misurare il diametro del conio, anziché quello del tondello. In ogni caso il criterio di misura andrebbe chiaramente esplicitato.
 The topic on how the diameter of old coins should be measured was raised on December 21, 2002 within the discussion group "Moneta-L" of http://geocities.yahoo.com/home/ by one of its members. Considering the interest of the subject, I report in the following lines the most relevant answers that were given.:
  1. Charlie Karukstis, in its message dated 20:25:57, 21.12.02 asserts there isn't a consistent methodology for recording the size of a flan (for coins struck in non collared dies, that is). While there is a tendency for cataloguers to record largest diameter, there have been other approaches, such as recording both the largest and smallest diameter (19x17 etc.), measuring across a fixed axis. The best approach for a cataloguer, in his opinion, is to state clearly what methodology is being used, and insure that methodology is reproducible later on, say from plates for example. For his upcoming monograph, he's cataloguing the material using the diameter across the horizontal axis at the center of the obverse die. That way, people can interpolate any other axis they choose from the plates.
  2. Barry Murphy, in its message dated 21.12.02, 20:33:59 asserts that while there is no established method for measuring diameter, the general practice is to measure the flan from 9:00 to 3:00, horizontally across the  center of the flan. Due to variances in strike pressure and metal softness, one can get coins of the same issue with widely different diameters. One may have a coin of 23mm and another of 27mm, both from the same issue, even sometimes from the same dies. It would probably be more useful to measure die size instead of flan size but one will rarely see this done. In the few instances I have seen where the size of the die has been measured it has been clearly stated.

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