Diritto: Busto laureato girato a destra // IMP M IVL PHILIPPVS AVG
Rovescio: La Fortuna girata a sinistra, seduta su un carro, con in mano il corno dell’abbondanza e un timone. // FORTVNA REDVX // SC (Ae, dm 28 mm., asse 180°, peso 27 gr. ca.)

Contrariamente alla foto, in quanto molto illuminata, la moneta si presenta ricoperta da una bellissima patina di color verde con piccoli tratti verde acqua rosso mattone e nero.

La ringrazio e Le porgo distinti saluti.
 

D. IMP M IVL PHILIPPVS AVG . Busto laureato a destra.
R. FORTVNA REDVX . ⁽¹⁾ SC in esergo. la Fortuna seduta a sinistra sorregge un timone e un corno dell'abbondanza; sotto la sedia una ruota.

La descrizione di cui sopra trae spunto dal Cohen (C67 - GB Grand Bronze, ossia sesterzio;v. bibliografia). 
Il manuale del Montenegro (v. bibliografia) indica d'altra parte questa moneta come "Comune" e le attribuisce un valore di 400/160/60 migliaia di lire (prezzi del 1988), a seconda dello stato di conservazione, "splendido", "bellissimo", "molto bello".
Purtroppo, nonostante una ricerca estensiva nel Web, non sono riuscito a trovare una valutazione più recente.Tuttavia allo stesso risultato penso che si possa pervenire per deduzione. Il sesterzio dell'Annona, pertinente allo stesso sovrano, catalogato come C30 dal Cohen, anch'esso, come l'altro, giudicato dal Montenegro (v. n° 3230 del suo manuale) "Comune" (il valore più basso della scala internazionale di rarità), viene stimato in 350/110/60 migliaia di lire (sempre a prezzi 1988), a fronte di un'offerta attuale di vendita di 44 $ nel sito internet:
http://www.ancientimports.com/images/coins/46.jpg.
Considerato che sia la sua moneta, sia quella in vendita nel sito internet succitato, sono confrontabili quanto a stato di conservazione, credo che una stima attendibile per il valore della sua moneta possa essere ancora di 44$ (ovvero 44 Euro).
La saluto cordialmente.
Giulio De Florio
 

Note:
(1) Dal dizionario dello Stevenson (v. bibliografia), traggo le seguenti note relative alla FORTVNA REDVX. 
I Romani erano soliti ringraziare e sacrificare alla FORTVNA REDVX quando il principe regnante era reduce da un viaggio in terre lontane. Ritroviamo perciò  questa tipologia nella monetazione antica sin dai tempi di Augusto. Si riteneva inoltre che la Fortuna dispensasse ricchezza dalla cornucopia e, con il timone, governasse le sorti umane. Quando la dea veniva raffigurata assisa, si intendeva significare che le sorti del sovrano, come quelle della dea, erano ferme e stabili.
Per ironia del destino tali non furono le sorti di questo sovrano che, dopo soli cinque anni di regno, morì in battaglia a Verona per mano di Decio nel 249 d.C..