Il nome comune della Torpedine
marezzata si riferisce alla specie Torpedo marmorata, appartenente all'ordine
Raiformi ed alla famiglia Torpedinidae.
Il corpo è discoidale e schiacciato dorso-ventralmente; la coda è breve e
grossa con una larga pinna; le pinne dorsali sono nella parte posteriore del
corpo; le pinne pettorali circondano il contorno del corpo. Agli occhi, piccoli e ravvicinati, seguono
posteriormente due spiracoli recanti a margine numerose appendici molli che convergono al centro delle singole aperture. La
piccola bocca è posta inferiormente e reca denti dalla forma triangolare. Così
come appare intuitivamente alla vista, anche al tatto l'animale è liscio in
quanto sprovvisto di scaglie. Il colore è molto variabile: spesso vinaceo con
chiazze scure di varia intensità ma può anche essere bruno, giallastro, grigio,
rossiccio, e anche biancastro con screziature; talvolta sono presenti anche
anelli brunastri. Ventralmente è biancastro-rossiccio.
Le dimensioni comuni sono, per lunghezza, 35-
Il sangue contiene una tossina il cui effetto viene annullato con la cottura. La
pesca che permette la cattura anche di questa specie si effettua con lo
strascico, gli sciabichelli, la gamberiera o gangamella, con i tramagli ed anche
con le lenze di profondità. La specie è
parassitata da molti rappresentanti degli Anellidi, Platelminti, Copepodi.
Mediamente 500 elettroplacche compongono gli organi elettrici della specie:
sono situate le une sulle altre a formare come delle colonnine e con una
disposizione analoga a quella della pila di Volta; tali organi, molto potenti,
sono situati sui lati del capo.La scarica elettrica viene utilizzata per
catturare le prede e probabilmente per difesa. I nomi dialettali varano molto:
Tremolo (Ancona), Battinetta (Genova), Trompigliola (Livorno), Torpedine
(Olbia), Tremulusa (Cagliari), Sa Nacida (Oristano), Sgranfo (Trieste),
Treppaine (Vasto).