La salpa appartiene anch’ essa alla grande famiglia degli Sparidi e il
suo nome scientifico è Boops salpa (alcuni Sarpa sarpa). La sua livrea è
verdastra con striature dorate sui fianchi. Ha forma quasi perfettamente ovale,
con profili quasi simmetrici, bocca piccola e denti taglienti posti in unica
fila. Raggiunge dimensioni di circa
Le tecniche di pesca per insidiarle sono
essenzialmente due: canna fissa e canna bolognese, con galleggianti
generalmente fissi. Se si ha la fortuna di imbattersi in branchi di grossi
esemplari, si dovranno utilizzare attrezzi molto robusti, dato che la salpa non
cederà di un millimetro salvo non sia costretta. Spesso, poi, si dovrà salpare
le prede direttamente sugli scogli, quindi canne robuste, anche in fenolico.
Chiaro che, in caso di pesci di taglia non elevata, le attrezzature saranno ridotte
in proporzione. I finali comunque prevedono che l’esca sosti a
Come esca, visto che la dieta alimentare della salpa è vegetariana, si userà fin dove possibile la stessa alga di cui si nutre: l’enteromorpha compressa. Si tratta di un’alga filamentosa, verde brillante, che nasce sulla linea di bagnasciuga degli scogli. Se ne raccoglie un ciuffetto e si avviluppa più volte sull’ amo, facendo passare la punta più volte fino ad ottenere un fiocchetto sfilacciato ma resistente.Nonostante tutto,comunque, la salpa abbocca anche a pezzettini di gambero, pasta a base di pane e pane a fiocco.
La pasturazione sarà a base di sfarinati di superficie lasciati piuttosto asciutti per affondare un po', a cui si mischierà qualche ciuffo di alga.