La classificazione dei coregoni è
materia molto complessa poiché si contano molte specie dalle diverse
caratteristiche. Nel loro caso si ripete ciò che accade per le trote, poiché
entrambi questi pesci si sono sviluppati in luoghi diversi e hanno assunto, nel
corso dei secoli, caratteristiche correlate alla diversità degli ambienti. In
generale si possono riportare tutti i coregoni a una sola specie, nella quale si
distinguono però forme locali secondarie ognuna delle quali ha proprie e
precise denominazioni. In Italia si trovano due varianti; il coregone azzurro e
il coregone bianco. Il coregone azzurro ha il corpo slanciato e molto compresso
ai lati. La testa è piccola, con gli occhi ben sviluppati. Sul dorso, a metà
del corpo, si trova una pinna più larga che alta, in posizione più arretrata si
trova la pinna adiposa. La coda è incisa e biforcuta. Di medio sviluppo tutte
le altre pinne. Le squame di modesta grandezza, con molte strisce concentriche,
ricoprono tutto il corpo(tranne il capo) del coregone. Grigio verdastro o
azzurrognolo sul dorso, sul ventre è uniformemente bianco argenteo. Le pinne
sono orlate di scuro. Il coregone bianco, detto anche bondella, è più piccolo
di quello azzurro. Ha la testa che termina con muso appuntito. La sua livrea è
verde oliva sul dorso, con qualche sfumatura bruna; è bianco argenteo nelle
altre parti.
NOME LATINO: Coregonus sp. (forma hybrida)
FAMIGLIA: Coregonidae
ORDINE: Salmoniformes
NOME INGLESE: Pollan (whitefish)
NOMI DIALETTALI: Lavarel (Piem. & Lomb.)
MORFOLOGIA: corpo affusolato e leggermente compresso lateralmente;
squame circolari grandi; presenza della piccola pinna adiposa alla base del
peduncolo caudale; bocca piccola e terminale; colorazione argentea, leggermente
verdastra sul dorso, bianca sul ventre; branchiospine brevi e, mediamente, 28
per arco branchiale.
TAGLIA: 30-
DISTRIBUZIONE: principalmente nei grandi laghi prealpini, ma anche nei
laghi vulcanici laziali.
HABITAT: nelle acque pelagiche; ha abitudini gregarie e si mantiene tra
la superficie e poche decine di metri di profondità, ma, comunque in acque
relativamente fresche.
ALIMENTAZIONE: a base di zooplancton.
RIPRODUZIONE: la deposizione avviene in Dicembre in acque basse e
preferibilmente nel tratto inferiore dei fiumi immissari; le uova misurano
VAL. ECONOMICO: elevato.
NOTE: introdotta dalla Svizzera nella seconda metà dell'800. Le presenze
nei laghi italiani sono da considerare 'forma hybrida' derivanti
dall'introduzione di C. wartmanni coeruleus (cor. azzurro), C. schinzii
helveticus (cor. bianco) e C. maraena