Quest'arte comparve in Europa verso la fine del XVII
secolo per imitare gli oggetti laccati importati dall'estremo oriente.
Gli artigiani veneziani, falegnami e laccatori utilizzavano questa
tecnica per realizzare mobili decorati con immagini orientali, molto di
moda in quel momento, e chiamarono quest'arte "Lacca povera" o lacca
contraffatta per distinguere gli oggetti decorati con questa tecnica
dagli oggetti decorati con la "Lacca veneziana", ovvero dipinti e poi
laccati. Inutile dire che la Lacca povera era molto meno costosa della
Lacca veneziana, motivo per cui ebbe così tanto successo.
In Francia venne in seguito ribattezzata Dècoupage, dal verbo decouper
che significa ritagliare.
Il dècoupage prese piede soprattutto come passatempo per ricche signore,
e dame di compagnia. I soggetti prediletti erano fiori, insetti,
uccelli, e in seguito specialmente in epoca vittoriana anche immagini di
angioletti, cupidi, cuori e frecce, paesaggi in miniatura...
Oggi il Dècoupage è in forte ripresa grazie alle molte associazioni in
Italia, in Inghilterra, in America ed in Australia... ed è ancora più
facile grazie alle moderne tecniche di cui disponiamo: colle ad acqua
più rapide e inodori, colori acrilici, carte trattate...
Molti pensano che il dècoupage non sia un'arte perché "ci si limita a
ritagliare i disegni fatti da altri per incollarli dove non si sa usare
il pennello". La tecnica di base consiste in effetti in ritagli di carta
incollati e verniciati, ma il lavoro non è così limitativo, non si
tratta solo di incollare una figurina su una superficie: "quel"
dècoupage è abbastanza banale ed alla portata di chiunque abbia una
po'di pazienza e senso estetico. La vera arte consiste nel creare
qualcosa di assolutamente nuovo ed irripetibile, complesso ed
assolutamente originale utilizzando i singoli soggetti ritagliati.
DECOUPAGE PITTORICO
Il dècoupage pittorico ha diverse caratteristiche:
- con ripresa del colore: consiste, come dice la parola stessa, nella
ripresa del colore del ritaglio che si è deciso di utilizzare,
attraverso sfumature attorno ad esso in modo da integrare totalmente il
disegno con lo sfondo dell’oggetto e quindi rendere quasi impercettibile
la fine de disegno e l’inizio della decorazione scelta.
- ambientato: questa tecnica è quello stile che ci permette di inserire
il ritaglio da noi scelto all’interno di un paesaggio o un ambiente in
modo tale da renderlo parte integrante dell’oggetto da noi decorato.
Questa tecnica richiede capacità pittoriche più sviluppate, ma non è
affatto impossibile da realizzare.
DECOUPAGE MATERICO
Il Dècoupage Materico, è, diciamo così, un’applicazione avanzata del
Dècoupage.
I supporti che si possono adoperare sono molteplici; dai classici
supporti in Legno, Vetro, Polistirolo, Latta ecc, alle tele per pittura,
i cartoncini telati, le tegole, pezzi di legno grezzo e tutto ciò che la
vostra fantasia vi suggerisce.
I Materiali
Oltre ai già citati materiali utili per il Dècoupage Classico, quello
che è il punto centrale di questa tecnica è la vasta gamma di paste
strutturali. Che siano leggere, classiche, screpolanti, granulate,
Multicolori o Dorate, fanno tutte al caso nostro.
Altro attrezzo indispensabile è la spatola. Sul mercato si trovano vari
tipi di spatole, che differiscono per forma e materiale in cui sono
fatte. Principalmente ce ne sono di due tipi, di plastica e di ferro con
manico in legno. La differenza sta solo nella vostra comodità.
Per realizzare un lavoro di Dècoupage Materico, la prima cosa che
dobbiamo fare, dopo aver scelto il supporto e la carta che vogliamo
adoperare, è preparare il fondo.
Con la spatolina andremo a stendere sul supporto uno strato di Pasta
Strutturale, dandole la forma che preferiamo. Ricordate di evitare di
lasciare punte di pasta troppo aguzze per evitare che possano bucare e
rovinare la carta.
A questo punto possiamo scegliere due di proseguire, uno consiste nel
mettere il ritaglio direttamente sulla pasta ancora fresca e l’altro, è
attendere l’asciugatura della pasta e poi incollarvi il ritaglio.
In ogni caso, una volta che la pasta sarà asciutta, andremo a completare
colorandola sfumando i colori con un pennello o una spugna , cercando di
uniformare il ritaglio allo sfondo.
Quando avremo ottenuto il risultato desiderato, proteggeremo il lavoro
con una vernice finale
DECOUPAGE TRIDIMENSIONALE
Il Dècoupage tridimensionale ha diversi modi di realizzazione. Può
essere realizzato su lamina di metallo, con
pasta leggera, con silicone, gommini per il rilievo, ecc.
Gli effetti che si ottengono sono molto belli e cambiano a seconda della
tecnica adoperata.
Quella che preferisco, per il tipo di risultato ottenuto, è quella con
la pasta leggera. Partiremo con un tipo di 3d piatto, ma con la stessa
tecnica ed un po’ di pratica, potremo sagomare la pasta come vogliamo
raggiungendo l’effetto che più ci piace.
Prepareremo il supporto come per il dècoupage tradizionale, ma avendo
l’accortenza di procurarci più copie delle immagini che dovremo
adoperare. Incolliamo al supporto l’immagine di partenza per intero.
Possiamo adoperare indifferentemente sia la carta che i tovaglioli,
ovviamente la carta è un po’ più complicata perché, nella realizzazione
di curve, può formare delle piccole pieghe. Tagliamo ora dalle copie
dell’immagine i particolari che vogliamo mettere in evidenza con la
pasta 3D. Prepariamo ora la pasta leggera. Prendiamone una parte e
stendiamola con un matterello allo spessore che vogliamo. Attenzione
perché la pasta asciuga all’aria e quindi non lasciate il panetto aperto
e richiudetelo bene dopo l’utilizzo. Incolliamo ora sulla pasta ancora
fresca, le immagini che abbiamo in precedenza ritagliato. Lasciamo
asciugare qualche minuto la colla (possiamo velocizzare un po’ usando il
phon non troppo vicino) e prima che la pasta si asciughi con un coltello
o un taglierino, togliamo la parte di pasta in eccesso seguendo i bordi
dell’immagine. Incolliamo ora la pasta ancora fresca alla nostra
immagine di partenza sempre , facendo aderire bene i bordi. Procediamo
così ad incollare tutti i pezzi. Lasciamo asciugare a questo punto per
24 ore. Così anche la pasta si sarà solidificata. Riprendiamo i bordi
della pasta tutt’ intorno all’immagine (che saranno Bianchi) con un
colore che uniformi i colori dell’immagine in 3d con quelli
dell’immagine sottostante. Lasciamo asciugare.
Proteggiamo ora il lavoro con una vernice protettiva.
LA FOGLIA ORO
L’ applicazione della foglia d’Oro mediante la missione a base d’acqua,
che chiameremo semplificando Doratura, è una tecnica abbastanza semplice
e di facile apprendimento, che può essere praticata da tutti, anche dai
bambini, con ottimi risultati.
I materiali necessari sono:
• colla che può essere fluida o densa.
• La Foglia Oro in blocchetti di fogli o in Fiocchi.
• L’Antiossidante, una vernice protettiva da stendere alla fine per
prevenire l’ossidazione.
La tecnica
La procedura e relativamente semplice.
Passare la colla dove volete che la foglia aderisca. Se desiderate dare
una forma prestabilita alla zona dove metterete la foglia oro, come ad
esempio un quadrato o una linea potrete aiutarvi contornando la zona con
del nastro adesivo di carta da rimuovere alla fine del lavoro.
La colla che ha un colore latteo, diventa trasparente asciugandosi, ma
si potrà procedere a mettere la foglia solo dopo 15-20 minuti.
Quando la colla sarà pronta, prendere la foglia oro facendo attenzione a
non usare creme per le mani o altri composti, prima di toccare la
foglia. Le mani unte creerebbero macchie di ossidazione sulla foglia e
la vernice non aderirebbe più bene.
Appoggiare quindi la foglia sulla colla e premere leggermente con la
mano per farla aderire. Non preoccupatevi per eventuali grinze, è
normale.
Potrete recuperare la foglia oro in eccesso e metterla da parte ben
protetta, per riutilizzarla in futuro. A lavoro terminato, proteggere il
tutto con l’antiossidante e lasciare asciugare.
DECOUPAGE E CRACKLE’:
Esistono tanti e tanti prodotti per ottenere questo splendido effetto
che, di conseguenza, ha tanti aspetti.
- a 2 colori: si intende il cracklè, in genere mono componente, che va
utilizzato tra 2 colori acrilici solitamente quello di fondo scuro e
quello in superficie chiaro. E’ molto semplice da usare, ma è
indispensabile prestare attenzione nella stesura del 2° colore dopo il
cracklè in quanto non bisogna assolutamente ripassare sul colore già
steso altrimenti si rischia di creare bruttissime imperfezioni. Le
crepe, infatti, si formeranno nel momento in cui si stenderà il secondo
colore, creandone così di irregolari nella forma e nelle dimensioni. I
tempi di asciugatura sono abbastanza brevi ed è possibile servirsi di un
phon per accelerare il tutto.
- finale: si definisce così il cracklè che si usa alla fine del nostro
lavoro, come se fosse una vernice finale. Ne esistono di tante
tipologie, monocomponenti o bicomponenti, con crepe grandi o piccole,
sottili o spesse. Quelli monocomponenti ovviamente sono più semplici
perché una volta steso il prodotto e atteso il tempo richiesto,
compariranno le crepe che saranno visibili solo controluce. Quelli
bicomponenti sono anch’essi semplici, l’unica differenza è che tra il
primo e il secondo prodotto bisogna prestare attenzione ed essere
precisi con i tempi di asciugatura. Quest’ultimi variano da prodotto a
prodotto e influiscono molto anche le condizioni ambientali,
l’importante è non servirsi di un phon. Le crepe andranno evidenziate
con porporina.
- su vetro: per utilizzare la tecnica crackle su vetro dobbiamo tenere
presente che, come per il dècoupage tradizionale, le operazioni di
decorazione saranno invertite. Pertanto dovremo prima applicare il tipo
di crackle scelto e successivamente, nel caso di quello a 2 colori
stenderemo prima il crackle e poi i due colori acrilici, mentre in
quello finale dovremo evidenziare le crepe e poi procedere con la
decorazione.
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