"Non vi conosciamo" "Vi abbiamo scoperto per caso…" "Nessuno sa che ci siete!" A dire il vero, noi siamo qui per il Signore, per la sua Chiesa. Siamo felici di essere qui. Per Lui. Nella certezza che la nostra vita nascosta, in clausura, è preziosa a i suoi occhi. Stare con Lui è entrare nel suo mistero d'amore, un mistero che dilata gli  spazi  della mente e del cuore  e  li  rende  più  vasti  dell'orizzonte  sconfinato  che  si contempla dal nostro monastero.

Tuttavia constatiamo che quanti avvicinano la nostra realtà si aprono a una speranza nuova.

Viviamo in un'epoca di cambiamenti vertiginosi, ricca di scoperte esaltanti, di una tecnologia sempre più raffinata. Ma le lacerazioni, le forme di povertà antica e nuova, il vuoto, l'evasione, l'angoscia di tanti fratelli sono sotto gli occhi di tutti.

Lontano da Dio - dall'unico Tu che lo rivela a se stesso l'uomo si illude di avanzare, cavalcando mille illusioni. In realtà, lentamente, si autodistrugge.

Una piccola comunità di clarisse, in un piccolo monastero sconosciuto, solitario in cima a un colle, ha un messaggio prezioso da donare. 

Annuncia che solo Cristo, per noi morto e risorto, è la sorgente della verità, della bontà, della bellezza.

E ai giovani desiderosi di vivere in pienezza, con gioia rivolge un invito: “Se Dio ti chiama al suo servizio, non avere paura. Servire Dio è regnare”
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