Riministoria - il Rimino 05, dicembre 1999

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Guido Nozzoli, giornalista e scrittore:

premio ad una carriera di prestigio

Il "Sigismondo" attribuito all'inviato speciale Guido Nozzoli è un riconoscimento alla carriera. Nato nel 1918, nel gennaio '43 è arrestato assieme a Gino Pagliarani per "attività politica contraria al regime": "I due giovani intellettuali riminesi erano diventati due piccoli leader sui quali cominciava ad orientarsi un po' la bussola dell'antifascismo riminese", ha scritto Sergio Zavoli in "Romanza". Al periodo della Resistenza, Nozzoli ha dedicato un libro, "Quelli di Bulow". Nell'intervista pubblicata da Bruno Ghigi ("La guerra a Rimini e sulla Linea Gotica") ha ricostruito le vicende della Liberazione, quando si è stati ad un passo dal bombardamento a tappeto del monte Titano. Grazie alle informazioni fornite da Nozzoli all'autorità militare alleata, si evitò lo "spianamento di San Marino" già programmato.

La sua carriera giornalistica si è svolta tutta tra Bologna e Milano, dove alla fine è approdato al "Giorno".

Negli anni '50 ha lungamente soggiornato in Africa. Poi è stato spedito nel Vietnam. Guido Nozzoli, ha scritto Enzo Biagi nel "Corriere della Sera" (1997), è stato "l'unico dei nostri che capì come andavano a finire le storie" di quella terra. Di recente Vittorio Emiliani, nel volume "Gli anni del Giorno", ha inserito Nozzoli tra le firme più importanti di quella testata, nata nel '56 con Gaetano Baldacci direttore.

Lo scorso anno Igor Mann su "Specchio", parlando della comune esperienza giornalistica a Saigon, ricordava che "Guido Nozzoli fece aggiungere alla scritta bilingue" del braccialetto di riconoscimento, "l'orgogliosa dizione: Cittadino di Rimini".

Nozzoli ha dato alle stampe anche "Il pianeta Romagna", una biografia di Amilcare Cipriani, ed "I ras del regime, gli uomini che disfecero gli italiani".

La sua formazione politica è stata ricostruita da Umberto Lazzarini in tre interviste su "Chiamami città" (febbraio-marzo 1996). Qui non si trova però un gustoso aneddoto. Nell'immediato dopoguerra, quand'era consigliere comunale, volevano eleggere Nozzoli sindaco di Rimini. Lui avvisò: "Ragazzi, chi ruba va dentro". Ha fatto 'soltanto' il giornalista.

Il Rimino:

Speciale sul 1799: la ‘dittatura’ dei marinai riminesi

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