La testimonianza di Elisabetta

 

LA GRAVIDANZA E LA NASCITA
Anche io sono nella folta schiera delle bimamme. Dal 1986. Un torrido giorno di Agosto ho visto per la prima volta coloro che mi avevano trasformato momentaneamente in una molgolfiera!!! Ma facciamo un passo indietro. Siamo sposati da 5 anni quando, dopo questo ragionevole lasso di tempo, decidiamo finalmente di avere un bambino. Sorpresa: il bambino non ne vuole sapere affatto di essere concepito. Consultiamo un ginecologo e, con grande tenacia, ci affidiamo a lui e facciamo tutto quello che ci dice di fare: esami, ecografie, cure... nei successivi due anni non ci siamo mai fermati e mai arresi. E' stato un periodo molto stressante, almeno per me. Rimanere incinta era diventata una specie di ossessione. Guardavo per la strada le donne con il pancione e volevo piangere.                                        

Alice e Federico

Insomma, come Dio vuole, arriviamo al mese di dicembre 1985 dopo aver fatto due lastre alle tube (prima chiuse e poi aperte dopo una cura non troppo allegra durante  la quale ho visto più volte le stelle e tutto il firmamento!), due cicli di stimolazioni ormonali e tanta tristezza in quanto ancora non ero rimasta incinta. Decidiamo di passare il Natale a Parigi e partiamo il 22 dicembre. Il 26 siamo già di ritorno. Mia madre mi sta cucendo un vestito e mentre lo misura mi dice: "Accidenti, il giro vita non corrisponde... ma non sarai mica incinta!!!" Io la derido, non è possibile, abbiamo rimosso le cause e ancora non succede nulla, le tube sono aperte, le cure ormonali sono state fatte con precisione, ci deve essere qualche altra causa che non conosciamo alla nostra infertilità. Ma il 23 dicembre avrei dovuto avere le mestruazioni e... sono in ritardo! Il 31 dicembre mi decido a fare un test di gravidanza: immediatamente positivo!!!!! Non ci posso credere. La nostra felicità è alle stelle. Ma è solo l'inizio. Per tre mesi sono convinta di aspettare un bambino, sento persino il suo battito. Ma all'ecografia... ecco, ricordo ancora le precise parole: "Che carini, la signora ne ha due!!!!" Insomma tutte le nostre ansie e le nostre preoccupazioni sono premiate e, dopo una gravidanza strepitosa, durante la quale lavoro fino a quando riesco ad entrare nella scrivania, guido la macchina, dormo come un bradipo, mangio come un mostro (sono ingrassata 22 kg!!) l'8 agosto 1986, con uno splendido parto cesareo e con 15 giorni di anticipo, nascono Federico (2,650 kg x 49 cm) e Alice (2,200 kg x 46 cm). Nove giorni esatti di  ospedale e siamo tutti a casa, senza incubatrici ed altri inconvenienti.

 
UN DISCORSO SERIO PER I GENITORI DI GEMELLI
Inutile che io racconti ai genitori di gemelli quanto sia il da fare e quanta sia la gioia, specialmente se tutto va bene, i bimbi sono sani e vispi e non ci sono eventi particolari a turbare l'evento. I miei gemelli sono stati allattati al seno contemporaneamente, uno da una parte una dall'altra, per motivi di praticità e risparmio di tempo. Per un anno ho avuto latte a sufficienza per allattarli e vederli crescere anche 1,5 kg ciascuno al mese! Verso i 4 mesi ho iniziato anche a dare pappette, frutta, sempre intervallando a poppate del mio latte che mostravano di gradire a dismisura. All'età di un anno, visto che ormai venivano nel lettone con le loro gambette ad attaccarsi al seno da soli mi sono detta che era ora di smettere! E per mandare via il latte ho dovuto prendere persino delle medicine! Ma tutto questo lo saprete già. Ho adorato i miei bambini sin da quando li aspettavo, ho fatto progetti e sogni su di loro, sulla loro educazione, ma devo dire che apparentemente non sono stata un successone come mamma. I miei ragazzi mi amano ma... non sono mai riuscita a farmi ubbidire a sufficienza, a contrastare i loro caratteri forti e determinati. Diciamo che hanno sempre fatto solo ciò che volevano.Forse il mio sbaglio è stato quello di sentirmi sempre insufficiente, di non aver mai fatto abbastanza, dovendo dividere per due le mie attenzioni. Intendiamoci, sono due ragazzi sani, intelligenti, normalissimi, ma non hanno un grande rispetto per me e se possono dirmi qualcosa che mi fa male non si tirano indietro. Ora a 14 anni Alice frequenta il liceo classico e Federico il liceo artistico. Non sono mai stati in classe insieme e questo l'ho trovato sempre positivo anche se un po' dispersivo per me che ero alle prese ogni pomeriggio con compiti diversi, lei un temino, lui il problema, ma non è stato molto difficile. Non li ho vestiti mai da "gemelli" anche se magari ogni tanto una felpa o una tuta da ginnastica unisex mi scappavano! Quello che posso dire ai genitori di gemelli, a distanza di 14 anni, è questo: avere due neonati fa correre il tempo in misura doppia e non ci si gode a fondo il periodo neonatale, tutto passato fra pappette e bagnetti. Io rimpiango un po' quel periodo, in cui non ho potuto molto godermi fino in fondo i miei bimbi. Tutto è volato via... ed ora mi ritrovo due ragazzi che, ogni volta che mi avvicino per far loro una carezza, mi dicono: "Mamma, siamo grandi, non vorrai mica baciarci davanti alla gente!!". Comunque per me avere due gemelli è stata una cosa meravigliosa, che non esiterei a rifare. Ho anche desiderato avere un terzo figlio, ma il padre dei  miei figli, dal quale ora sono separata da circa un anno, non ha più voluto.

Alice a St. Tropez

Li ho allattati, curati, lavati, tutto in maniera abbastanza autosufficiente. Mio marito usciva alle 7 del mattino e tornava alle 17. Io uscivo, con la mia carrozzina doppia, o il passeggino Inglesina a trenino e mi divertivo un mondo. Molte persone che hanno avuto gemelli hanno preso due passeggini, ma così devi sempre avere qualcuno che ti aiuti per uscire! Una mia amica lasciava i bimbi di pochi mesi a dormire ciascuno da una nonna per poter dormire una notte di filato... Io non l'ho mai fatto, neanche ci avrei pensato... mi pareva assurdo privarmi della loro presenza solo per dormire.

Non so, probabilmente ho fatto degli sbagli, Federico ha sempre pianto quando lo portavo all'asilo (ho ripreso a lavorare quando avevano 11 mesi), ma io ho cercato di trascorrere la maggior parte del tempo con loro e ho fatto del mio meglio. Posso solo dire, sulla base della mia esperienza personale, che i miei figli non sono mai contenti, ma io ho dato loro tutto quello che ho potuto. Spero che nel complesso del loro sviluppo alla fine si senta ciò che io ed il loro padre abbiamo cercato di trasmettere. L'amore per la natura, per le cose belle, per la cultura, per la curiosità delle cose del mondo...

mamma Elisabetta con Federico

Per il resto... avere un figlio è una grande gioia, averne due è un orgoglio di cui ancora oggi vado fiera. Grazie di tutto, Alice e Federico. Grazie di aver voluto nascere.

 Elisabetta

  Scritto il 07/10/2000

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