La testimonianza di Elisabetta
ho visto per la prima volta coloro che mi avevano trasformato momentaneamente
in una molgolfiera!!! Ma facciamo un passo indietro. Siamo
sposati da 5 anni quando, dopo questo ragionevole lasso di tempo, decidiamo
finalmente di avere un bambino. Sorpresa: il bambino non ne vuole sapere
affatto di essere concepito. Consultiamo un ginecologo e, con grande tenacia,
ci affidiamo a lui e facciamo tutto quello che ci dice di fare: esami,
ecografie, cure... nei successivi due anni non ci siamo mai fermati e mai
arresi. E' stato un periodo molto stressante, almeno per me. Rimanere incinta
era diventata una specie di ossessione. Guardavo per la strada le donne con il
pancione e volevo piangere.
Alice e Federico
Insomma, come Dio vuole, arriviamo al mese di dicembre 1985 dopo aver fatto due lastre alle tube (prima chiuse e poi aperte dopo una cura non troppo allegra durante la quale ho visto più volte le stelle e tutto il firmamento!), due cicli di stimolazioni ormonali e tanta tristezza in quanto ancora non ero rimasta incinta. Decidiamo di passare il Natale a Parigi e partiamo il 22 dicembre. Il 26 siamo già di ritorno. Mia madre mi sta cucendo un vestito e mentre lo misura mi dice: "Accidenti, il giro vita non corrisponde... ma non sarai mica incinta!!!" Io la derido, non è possibile, abbiamo rimosso le cause e ancora non succede nulla, le tube sono aperte, le cure ormonali sono state fatte con precisione, ci deve essere qualche altra causa che non conosciamo alla nostra infertilità. Ma il 23 dicembre avrei dovuto avere le mestruazioni e... sono in ritardo! Il 31 dicembre mi decido a fare un test di gravidanza: immediatamente positivo!!!!! Non ci posso credere. La nostra felicità è alle stelle. Ma è solo l'inizio. Per tre mesi sono convinta di aspettare un bambino, sento persino il suo battito. Ma all'ecografia... ecco, ricordo ancora le precise parole: "Che carini, la signora ne ha due!!!!" Insomma tutte le nostre ansie e le nostre preoccupazioni sono premiate e, dopo una gravidanza strepitosa, durante la quale lavoro fino a quando riesco ad entrare nella scrivania, guido la macchina, dormo come un bradipo, mangio come un mostro (sono ingrassata 22 kg!!) l'8 agosto 1986, con uno splendido parto cesareo e con 15 giorni di anticipo, nascono Federico (2,650 kg x 49 cm) e Alice (2,200 kg x 46 cm). Nove giorni esatti di ospedale e siamo tutti a casa, senza incubatrici ed altri inconvenienti.
misura doppia e non ci si gode a fondo il periodo neonatale, tutto passato fra
pappette e bagnetti. Io rimpiango un po' quel periodo, in cui non ho potuto
molto godermi fino in fondo i miei bimbi. Tutto è volato via... ed ora mi
ritrovo due ragazzi che, ogni volta che mi avvicino per far loro una carezza,
mi dicono: "Mamma, siamo grandi, non vorrai mica baciarci davanti alla
gente!!". Comunque
per me avere due gemelli è stata una cosa meravigliosa, che non esiterei a
rifare. Ho anche desiderato avere un terzo figlio, ma il padre dei miei
figli, dal quale ora sono separata da circa un anno, non ha più voluto.
Alice a St. Tropez
Li ho
allattati, curati, lavati, tutto in maniera abbastanza autosufficiente. Mio
marito usciva alle 7 del mattino e tornava alle 17. Io uscivo, con la mia
carrozzina doppia, o il passeggino Inglesina a trenino e mi divertivo un
mondo. Molte
persone che hanno avuto gemelli hanno preso due passeggini, ma così devi
sempre avere qualcuno che ti aiuti per uscire! Una mia amica lasciava i bimbi
di pochi mesi a dormire ciascuno da una nonna per poter dormire una notte di
filato... Io non l'ho mai fatto, neanche ci avrei
pensato... mi pareva assurdo privarmi della loro presenza solo per dormire.
mamma Elisabetta con Federico
Elisabetta
Scritto il 07/10/2000