TECNICHE DI PERSUASIONE
Mentre sono in corso dibattiti sui nuovi metodi, ci si affida a richiami di provata efficacia; richiami che offrono la speranza di un lavoro migliore e di maggiori guadagni, di sicurezza nella vecchiaia o nella malattia, di prestigio sociale, maggior benessere e salute di ferro. La pubblicità, oggi, non punta più sul prodotto in sé ma sui benefici di cui l'acquirente potrà godere: non è il cosmetico a essere evidenziato, ma la prospettiva di una nuova bellezza e di maggior fascino; non le caratteristiche meccaniche di un'automobile, ma il piacere, il comfort e il prestigio che possono derivare dal possederla.

Alle tecniche di persuasione non c'è limite se non nella creatività della mente umana, nelle potenzialità dei canali di comunicazione, nei vincoli legali e nel codice di autodisciplina del settore pubblicitario. Una tecnica fondamentale è la ripetizione in contemporanea degli inviti all'acquisto attraverso uno o più mezzi di comunicazione.

Strumento di persuasione è anche il marchio di fabbrica, o trademark: i produttori spendono infatti milioni per affermare il proprio marchio come simbolo di affidabilità e qualità. Un marchio di fabbrica è inutile se non supportato da alti livelli qualitativi, ma una volta guadagnata la fiducia del consumatore diventa particolarmente utile nell'introduzione di una nuova linea di prodotti, che troveranno già una clientela di base.

Il prezzo è forse la leva più efficace nelle scelte d'acquisto: accanto a forme di sconto pure e semplici come i saldi e le offerte speciali, ne esistono altre più articolate, come i "tre per due", i "compra due, paghi uno", le "offerte-prova a metà prezzo" e in genere tutte le offerte promozionali a prezzi scontati.

Una varietà sorprendente di altri mezzi di persuasione è a disposizione dell'industria pubblicitaria: spot umoristici e divertenti, uso di inchiostri profumati, sponsorizzazioni da parte di nomi celebri, inviti ai genitori a garantire ai figli un futuro migliore, inviti ai figli a richiedere ai genitori un certo prodotto, fino al controverso uso di messaggi minacciosi, che fanno leva sulle umane paure della povertà, della malattia, della perdita di status sociale o di possibili catastrofi naturali per promuovere, ad esempio, assicurazioni, estintori, cosmetici o vitamine.