La tempestività nella comunicazione nei secoli

 

La società civile evolve, e mutano di conseguenza i bisogni primari dei suoi  membri in riferimento ad ogni aspetto del vivere e strettamente legato ad esso è proprio il problema della comunicazione, la cui scienza ha conosciuto solo negli ultimi tempi i più interessanti progressi. Infatti nel passato più remoto, ad esempio nell’Antica Grecia, le informazioni circolavano secondo tempi esageratamente lunghi fino al punto che subito dopo la battaglia di Maratona, il generale Milziade si ritrovò nelle condizioni di dover informare tempestivamente i signori di Atene, e per far questo la migliore risorsa a sua disposizione era il veloce corriere Fidippide, il quale, così vuole la leggenda, pagò con la propri vita la sollecitudine con cui adempì all’ordine ricevuto.

Ma senza allontanarsi troppo nel tempo, ancora all’inizio del secolo scorso, le notizie non viaggiavano con rapidità maggiore dei cavalli e dei muli, cioè a non oltre quindici chilometri di media oraria.

Per cui risulta difficile non riconoscere estremo valore alle scoperte compiute tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento da Meucci e Marconi; il primo riuscendo a tradurre messaggi (essenzialmente vocali) in segnali elettrici, e il secondo eliminando addirittura il portante fisico, affidandosi all’etere come mezzo di trasporto del segnale in luogo del filo conduttore.

Fino all’invenzione e al potenziamento della rete delle reti, Internet, che nato per essere utilizzato esclusivamente in ambienti militari, è stato poi distribuito ad un’utenza più vasta e diversificata. Lo scopo principale dello sviluppo della rete delle telecomunicazioni per via telematica risiede nel desiderio di creare un’infrastruttura che fosse potenzialmente in grado di annullare le distanze fra il mittente ed il destinatario della comunicazione, sfruttando le peculiarità della trasmissione degli impulsi elettrici nei quali convertire i messaggi, tanto vocali quanto telegrafici.

Negli ultimi tempi, ingentissimi sforzi tecnologici da parte di tutti i paesi più industrializzati hanno portato a compimento la realizzazione delle principali dorsali a lunga distanza, sia nazionali che internazionali; tramite collegamenti di questo tipo è stato possibile creare interconnessioni tali da coprire praticamente ogni angolo civilizzato del pianeta sia per quanto riguarda le reti basate sul portante fisico (i tradizionali cavi, sia elettrici che, più tardi, in fibra ottica) che per quanto riguarda le trasmissioni via etere.

Questa la situazione storica del millennio che si chiude. Quello che per contro si va ad aprire vedrà il consolidamento dell’informazione come risorsa di prima necessità, per garantire un progresso quanto più coerente, spedito e continuo nell’intero sistema. Il problema della diffusione dell’informazione è infatti salito alla ribalta in seguito al forte incremento di domanda, da parte della clientela di massa, di abbonamenti al servizio di telefonia cellulare e agli accessi ad Internet. Infatti la tendenza imposta dalla clientela ai fornitori di connettività va con decisione verso comunicazioni sempre più affidabili, che siano in grado di raggiungere qualsiasi luogo del pianeta, che consentano il trasporto di informazioni di notevole complessità ad alta fedeltà riproduttiva. Questo impone una corsa continua all’ammodernamento di impianti e infrastrutture, sia pure con un occhio ai costi, poiché per le aziende del settore essere preceduti da un concorrente, che offra migliori servizi, significa perdere milioni di clienti.

Il passo successivo, cui si è giunti in un lasso di tempo relativamente breve, è consistito nel superamento del limite costituito dalla necessità di costruire gli impianti esclusivamente a livello del suolo: complici gli straordinari progressi nel campo della missilistica, non appena le tecnologie lo hanno consentito si è passati a collegamenti satellitari, creando così le premesse per una copertura davvero globale del pianeta.

L’ovvia conseguenza di tante prestazioni aggiuntive è quella di rendere sempre più complesso il segnale da trasmettere.