SMS: deformazione nella forma?

 

Un altro fenomeno riguardante per lo più i giovani è quello che riguarda i brevi messaggi di testo (SMS) inviati dai telefoni cellulari GSM, questo servizio, offerto da tutti i gestori della telefonia mobile, consiste nella possibilità di inviare un testo contenente al massimo 160  caratteri da un telefonino all’altro. Il problema consiste nelle deformazioni che si devono apportare al testo per “farlo entrare” nello spazio stabilito in quanto ogni messaggio inviato costa dalle 200 alle 300 £ a seconda del gestore ed è quindi indispensabile, per una questione economica, mandare il minor numero di SMS possibile per ogni comunicazione.

Per restringere al massimo il testo quindi si usano i più disparati ,ed arbitrari, espedienti linguistici, dalla scelta di parole brevi, all ’uso di segni matematici in sostituzione di parole quali :più, per e meno, ma la cosa che da alcuni viene definita “una coltellata alla lingua italiana” è la sostituzione delle due lettere “CH” con la più “economica” “K”.

Il fenomeno preoccupante è che specie alcuni giovani sono propensi a portare tali modifiche anche in testi scritti per fini scolastici ed ufficiali, con profondo orrore di insegnanti e destinatari della comunicazione.

(Un esempio : “Xkè non vieni alle 7 in comit? Al rit c’è Giò ke ci riaccomp a casa!Stai tranqui! Se non vieni 6 proprio tufa!T.v.u.m.d.b.”).

 

Torna alla pagina principale