LOCOMOTIVA E424
La locomotiva Gruppo E.424 è una locomotiva elettrica a corrente continua delle
Ferrovie dello Stato. Nacque successivamente al gruppo E.636 di cui riprese
l’aspetto di massima.
La costruzione delle locomotive fu ripartita tra:
Breda, Officine Reggiane/Ercole Marelli, Officine Savigliano, TIBB, OM/CGE e
Ansaldo
La cabina venne prevista a cassa unica con un
comparto bagagliaio, che però non venne mai utilizzato, munito di saracinesche
ai lati. La porta frontale intercomunicante, prevista per l’uso a comando
multiplo, non utilizzata a causa della pericolosità in marcia venne presto
abolita, anche dietro le pressioni sindacali.
I carrelli montati furono uguali a quelli sulle E.636
con adozione di boccole a rulli cilindrici a partire dal 1946. Rapporti di
trasmissione, diversi 21/65 con velocità massima 95 km/h e innalzamento a 100
km/h dal 1948, rapporto 16/65 e velocità massima 100 km/h . La prototipo E.424.003
dal 1946 al 1948 fu dotata del rapporto 20/65 con velocità massima di 120, in
seguito altre unità ebbero il rapporto 19/65.
L'impianto pneumatico, è lo stesso di quello sulle E.636,
con l'aggiunta del comando dell'avviatore automatico e del combinatore per
l'indebolimento di campo. All' inizio degli anni 70, fu aggiunto un pressostato
di controllo della pressione nel circuito pneumatico, per escludere il circuito
di trazione con pressioni minori di 3,5 bar.
A partire dal 1949 le locomotive sono state
costruite con motore tipo 92, alcune a due gradi di indebolimento di campo e
altre a cinque gradi di shunt ( questa fu la soluzione poi adottata
definitivamente).
La differenza più evidente tra i motori tipo 32 e
quelli tipo 92, ambedue con quattro poli principali e quattro ausiliari, è che i
primi hanno due gruppi di spazzole al collettore e non hanno avvolgimenti
compensatori; i secondi hanno 4 gruppi di spazzole e gli avvolgimenti
compensatori.
I pantografi, inizialmente furono del tipo 42 LR; in
seguito del tipo 52 . La protezione dal sovraccarico fu attuata con il
Separatore D'Arbela, sostituito più tardi da interruttori extra rapidi. I
contattori di linea furono montati del tipo 42/400 e del tipo 52/200 per
l'esclusione del reostato e la combinazione dei motori. Il reostato ad elementi
raggruppati in 14 pacchi di resistenze racchiusi in casse a ventilazione forzata
durante gli avviamenti. Il circuito di comando e blocco alimentato a 24 V
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