Vrh Korena

Escursione nella zona a sud delle Alpi di Kamnik, tra queste ed il comprensorio sciistico di Krvavec. Zona già esplorata in maniera incompleta lo scorso autunno. Ma l'esperienza accumulata mi sarà utile. Il posto, non ostante la presenza devastante degli impianti di risalita, è ricca di méte escursionistiche. Lo stato del sentiero nella parte bassa è ben al di sotto dello standard sloveno: segnalazioni poco visibili oppure datate ed alberi di traverso.

L'uscita era stata congegnata nel seguente modo: risalita dal fondo valle sino alla malga Dolga Njiva. Da qui al Krvavec e poi sul Veliki Zvoh. Prosecuzione sino al Vrh Korena scendendo quindi alla malga. Ritorno a valle percorrendo a ritroso la salita mattutina. Carta alla mano: giro circolare antiorario poco sotto i 2000 metri di quota. Si sa che l'uomo propone e Dio dispone. Perché infatti ...

Dall'autostrada Ljubljana - Jesenice uscita a Kranj puntando verso Zg. Jezersko. Giunti a Podlebelca, ma non ci sono tabelle, si gira a destra seguendo la strada asfaltata che risale tra le poche case dell'abitato. Proseguire sino a superare di poco la fine dell'asfalto e ci si trova in uno spiazzo caratterizzato da una curiosa edicola. Parcheggio.

Non ci sono segnavie. Si prende a sinistra ed al primo bivio a destra (fidatevi). Più avanti si sbuca su una strada asfaltata. A sinistra e dopo il tornante si riprende il sentiero a sinistra. Piu avanti si attraversa una strada a fondo naturale sino a raggiungere nuovamente una strada asfaltata. Subito dopo la curva, nuovamente per sentiero, nella parte iniziale in bosco fittissimo. Se sino ad ora l'itinerario, poco segnalato, era per lo meno evidente, ora il sentiero fa del suo meglio per indurre gli escursionisti a non frequentarlo. Ed infatti al ritorno lo eviterò.
Poi all'improvviso si allarga. Ma ci metto poco a capire il perché. Hanno costruito una pista forestale. Avanti sino quasi al suo termine. A destra ove lo si ritrova perché segnalato come si deve. Su per faggeta in forte pendenza. Più in alto si attraversa un ghiaione (e siamo oltre la vegetazione) accostandosi alle rocce che delimitano il vallone che si sta risalendo. Seguono tre tratti attrezzati. Ma sono od orizzontali oppure a lieve pendenza. Si passa oltre senza bisogno di alcuna attrezzatura. Di nuovo in forte salita sino a sbucare su un vasto pianoro al cui margine c'è la malga. Che è chiusa. Pero c'è un gregge di pecore. Come siano state portate qui non mi è chiaro così come non so dove ci sia dell'acqua. Il terreno qui è carsico ed una pozza è già in secca. Di erba da brucare ce n'è ben poca. Dalla macchina poco meno di 2 ore.

Inizia adesso il sentiero circolare. Il cielo è parzialmente coperto. Le nuvole smorzano la potenza termica del sole facendoti pagare il servizio con una riduzione del panorama. Ma va bene così. Il Krvavec è dato a 40'. Buon sentiero, segnalato. Si entra nel comprensorio sciistico e mi accorgo che non hanno divelto del tutto la segnaletica. Su un cartello difficilmente leggibile lo Zvoh (mt. 1971) è dato a 20'. Così è. Ma per raggiungere la croce si costeggia un'enorme conca per lo stoccaggio dell'acqua che serve all'innevamento artificiale. Lo scorso inverno di neve ne è caduta davvero pochina, cosicché a disgelo appena terminato la quantità di acqua è davvero esigua. In cima di panorama non si parla.

Avanti per il Vrh Korena, dato ad 1h 20'. Il sentiero, segnalato, percorre la cresta da cui la casera ed il gregge sono ben visibili. Col sole il percorso, su terreno calcareo, sarebbe anche divertente. Con le nuvole non lo è affatto. Si va su e giù in continuazione. C'è pure un passaggio che giudico di I grado (UIAA). Arrivo ad un insospettato pianoro. Il sentiero si inabissa. Rimango interdetto. Controllo di non aver mancato un bivio. Non mi resta che proseguire. Sono solo una decina di minuti, ma il dislivello è davvero notevole. Mi trovo all'interno di un canalone piuttosto tetro. Ed aggiungiamoci pure le nuvole. Per proseguire dovrei impegnarmi su un tratto attrezzato su roccia marcia. Il cavo è piuttosto verticale. Non ho come me alcuna attrezzatura ed il posto mi pare repulsivo. Un cespo di fiori non riesce a capovolgere il giudizio. Meglio non rischiare e quindi faticosamente ritorno alla casera.

Visto che il giro avrebbe dovuto essere circolare, penso di fare il pezzo che manca, canalone escluso, nel verso opposto. Dalla casera, per sentiero segnalato in breve ad una larga sella mugata (mezz'ora). Un segnavie dà il Vrh Korena a 30'. Avanti tra mughi e poi per terreno aperto. Il tutto tra rocce calcaree. C'è una prima fase di salita, poi inopinatamente il sentiero scarta quella che avrebbe potuto essere la cima e si allontana. Girandomi, vedo una segnalazione per la Mokrica. Non ci siamo. Torno indietro e scorgo una debolissima segnalazione per la vetta. Ma è visibile solo per chi NON proviene dalla sella. (Consiglio: questa lama di roccia è abbastanza caratteristica. Le indicazioni sono sul retro). Seguo i bolli e le tracce. In una manciata di minuti sono in cima (mt. 1999). Anche qui il panorama è quasi inesistente.

Le nuvole però adesso preludono ad un possibile temporale pomeridiano. Dalla cima alla casera e quindi giù per il bosco. Nel frattempo le nuvole hanno iniziato a brontolare e quindi è meglio spicciarsi. Raggiunta la pista forestale la seguo perché so come evitare il tratto peggiore del sentiero. Basta seguire la pista che porta ad un agriturismo piuttosto isolato. Da qui seguo la strada asfaltata sino ad una curva ove imbocco nuovamente il sentiero. Arrivo alla macchina un po' provato a causa del quasi doppio giro. Poco meno di 8 ore in tutto.


     

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