Legge n. 48 – Spogliatevi di qualunque forma.

Sentenza:

Assumendo una forma, rendendo visibile il vostro piano, vi esponete agli attacchi esterni. Anziché darvi una fisionomia che permetta al vostro nemico di afferrarvi, mantenetevi flessibili e in movimento. Accettate il fatto che nulla è certo e nessuna legge è immutabile. Il miglior modo di proteggersi è essere fluidi e privi di una forma propria come l'acqua; non scommettete mai sulla stabilità o su un ordine duraturo. Tutto cambia.
 
 

Nell'evoluzione della specie la corazza protettiva si è quasi sempre dimostrata un elemento gravemente controproducente, salvo alcune eccezioni il guscio diventa un vicolo cieco per l'animale che vi è racchiuso, ne rallenta i movimenti, lo ostacola nella ricerca del cibo e lo rende un facile obiettivo per i veloci predatori.

Chi si muove agilmente e in modo imprevedibile è incredibilmente più potente e al riparo da aggressioni.

Così funziona il mondo e questo vale sia per gli animali, le culture e gli individui: di fronte alle asprezze e ai pericoli dell'esistenza, gli organismi sviluppano un involucro protettivo, una corazza, un sistema rigido, un rituale rassicurante.

La cosa è efficace nel breve periodo ma a lungo andare conduce al disastro.

Chi è oppresso da un sistema inflessibile e dall'obbligo di attenersi a metodi immutabili è impossibilitato a muoversi con rapidità, non riesce a percepire il cambiamento o ad adattarsi ad esso.

Imparate a muovervi in fretta e ad adeguarvi al nuovo, altrimenti finirete mangiati.

I giochi che si avvicinano di più alle strategie militari sono gli scacchi e il go.

Negli scacchi la scacchiera è piccola e l'attacco arriva rapidamente costringendo gli avversari a misurarsi in un confronto decisivo, di rado la vittoria premia chi adotta un comportamento difensivo o scegli di sacrificare alcuni pezzi invece di farli convergere sulle aree chiave.

Il go è assai meno formale, si gioca su una griglia di 361 intersezioni (le posizioni possibili sono 6 volte quelle degli scacchi) con 52 pedine e lo scopo è isolare le pedine avversarie accerchiandole.

La strategia è più sottile e fluida e si sviluppa più lentamente, in questo gioco non vale la pena battersi per avere il controllo di un'area ma bisogna avere una visione più ampia per poter alla fine dominare la scacchiera, non ci si deve trincerare ma puntare alla mobilità.

Con la mobilità sarete in grado di isolare l'avversario entro piccole aree e poi accerchiarlo. Lo scopo non annientare direttamente i pezzi dell'avversario, come negli scacchi, ma provocare una sorta di paralisi e crollo.

Gli scacchi sono lineari, orientati alla posizione, aggressivi. Il go è non lineare e fluido.

Gli attacchi sono indiretti fino alla fine della partita, quando diventano più serrati e rapidi. Uno dei concetti basilari è di utilizzare tutta l'estensione della scacchiera a proprio vantaggio, avanzare in ogni direzione in modo che l'avversario non possa comprendere fino in fondo la nostra logica, riconducendola a una logica lineare.

Collocando i propri uomini come le pedine del go l'avversario perderà tempo a cercare di capire quali sono i veri obiettivi, sprecherà tempo a inseguirvi o penserà che siete un incapace e dunque non si curerà di proteggersi, e se si concentrerà su singole aree come insegna la strategia occidentale diventerà un facile bersaglio pronto ad essere accerchiato.

Bisogna circondare il cervello del nemico, ricorrendo a giochi psicologici, propaganda e tattiche di logoramento, così da confonderlo e scoraggiarlo.

Gli scacchi sono lineari e diretti, il go invece è più affine a una strategia adatta a un mondo dove le battaglie si combattono in modo indiretto, in vaste aree scarsamente collegate tra di loro.

Le strategie del go sono astratte e multidimensionali, e si collocano a metà tra il tempo e lo spazio: la mente dello stratega.

In questa forma di guerra il movimento assume maggior valore rispetto alla posizione. Velocità e mobilità rendono imprevedibili le vostre mosse, incapace di comprendervi il nemico non è in grado di formulare una strategia per sconfiggervi.

Analogamente al go potete sfruttare a vostro vantaggio la vastità e la natura destrutturata del mondo reale. Siate come vapore.

Non offrite alcunché di solido contro cui sferrare l'attacco, cercando di tener testa alla vostra capacità di rendervi inafferrabili. Solo l'assenza di forma vi permette di cogliere realmente di sorpresa il nemico: quando finalmente sarà riuscito a capire dove siete e quali sono le vostre intenzioni sarà infatti troppo tardi.
 
 

Le chiavi del potere

L'essere umano si caratterizza per la sua costante tendenza a creare forme, di rado esprime le sue emozioni in maniera diretta, in genere dà loro espressione attraverso il linguaggio o tramite rituali socialmente accettabili: in una parola, non siamo capaci di comunicare le nostre emozioni senza ricorrere a una forma.

Le forme che creiamo mutano di continuo, e ciò vale per la moda, per lo stile e per qualunque fenomeno legato alla sfera umana che rappresenti l'umore del momento, noi modifichiamo costantemente le forme ereditate dalle generazioni precedenti, e questi cambiamenti sono segni di vitalità, anzi le cose che non mutano, che si cristallizzano finiscono per ricordarci la morte e siamo indotti a distruggerle.

Quest'atteggiamento è tipico dei giovani, provando disagio per le forme che la società impone loro e non avendo un'identità ancora definita giocano con le rispettive personalità, indossando un'ampia varietà di maschere e assumendo atteggiamenti sempre diversi per manifestare il loro io, questa è la vitalità che aziona il motore della forma, dando origine a continui mutamenti di stile.

I potenti sono in molti casi persone che in gioventù hanno dimostrato una creatività straordinaria, che hanno saputo esprimere qualcosa di nuovo in una forma inedita, la società conferisce loro potere perché brama e premia questa capacità di dar vita al nuovo.

Il problema sorge dopo, quando gli stessi individui diventano conservatori e possessivi, non sognano più di creare nuove forme, le loro identità sono definite, le abitudini fossilizzate e la loro rigidità li rende facili bersagli delle critiche altrui. Tutti sono in grado di prevederne la prossima mossa e anziché incutere rispetto suscitano solo noia: scendi dal palcoscenico, lascia che sia qualcun altro a divertirci, più giovane di te. Quando rimangono ancorati al passato i potenti scivolano nel ridicolo, un frutto troppo maturo pronto a cadere dall'albero.

Il potere può prosperare solo se è duttile nelle sue forme.

Essere privo di forma non significa essere amorfi, tutto ha una forma, è impossibile evitarlo, ma l'assenza di forma del potere è simile all'acqua o al mercurio.

Il mutamento costante rende imprevedibili.

I potenti sono costantemente impegnati a creare nuove forme e la loro forza nasce proprio dalla rapidità con la quale cambiano.

La loro assenza di contorni precisi è il modo con cui li percepiscono i nemici, che non riescono a capire quali siano le loro vere intenzioni e non hanno quindi nulla di concreto su cui sferrare un attacco.

Questa è la caratteristica primaria del potere: essere inafferrabile, sfuggente e fulmineo come il dio Mercurio.

Si tratta della massima forma di strategia.

La guerra basata sullo scontro diretto è divenuta di gran lunga troppo pericolosa e costosa, l'approccio indiretto e sfuggente produce invece risultati molto migliori a un prezzo assai più contenuto.

In questo caso il costo più rilevante è rappresentato dall'impegno mentale necessario per disporre tutte le proprie forze in formazioni sparse sul territorio e per minare intellettualmente e psicologicamente gli avversari. E nulla li fa infuriare e li disorienta di più dell'assenza di una forma definita.

In un mondo in cui le guerre a distanza sono all'ordine del giorno, questo tipo di approccio è assolutamente fondamentale.

Il primo requisito psicologico per imparare a spogliarsi di ogni forma è allenarsi a non considerare nulla come un fatto personale.

Dunque non mettetevi mai sulla difensiva, in questo modo tradireste le vostre reali emozioni rivelando una forma precisa, i vostri avversari saprebbero di aver toccato un nervo scoperto, una sorta di tallone d'Achille, e seguiterebbero a colpirvi più e più volte in quel punto.

Quindi abituatevi a non prendere nulla come un fatto personale.

Non permettete a nessuno di farvi perdere la pazienza, siate come una pallina scivolosa che sguscia dalle mani: non fate capire a nessuno quali sono le cose che vi fanno arrabbiare, non svelate i vostri punti deboli.

Assumete un'espressione impenetrabile e provocherete ira e disorientamento tra i colleghi e gli avversari che tramano ai vostri danni.

Nel corso della storia sono state le regine sole ad adottare uno stile di governo che prescindeva dalla forma, trovandosi in una posizione più debole di quella di un sovrano maschio: se troppo morbida viene tacciata di debolezza, se dura criticata aspramente, invece un governo flessibile risultava più potente di quello diretto e definito scelto dai monarchi maschi.

Lasciando che il popolo desiderasse fare ciò che veniva ordinato, senza forzare mai la mano.

Grazie al carattere fluido rende più facile obbedire al sovrano, facendo sentire i sudditi meno costretti, meno sottomessi, aprendo opportunità che l'adesione a una singola dottrina tende a escludere, permette di mettere nemici diversi l'uno contro l'altro.

Chi adotta un piglio rigido e autoritario può sembrare forte ma con l'andar del tempo finisce per essere psicologicamente logorato dalla propria inflessibilità ed è così che i suoi sudditi trovano il modo di esautorarlo.

Il leader duttile e privo di forma si attira molte critiche ma regge alla distanza e alla fine la gente giunge a identificarsi in lui, perché è simile ai suoi sottoposti - cambia con il vento - è aperto al mutare delle circostanze.

A dispetto di battute di arresto e ritardi, lo stile di governo permeabile finisce per trionfare, quando vi trovate in conflitto con qualcuno che è più forte e rigido di voi, consentitegli una temporanea vittoria.

Lasciategli credere che vi inchiniate di fronte alla sua superiorità, poi grazie alla vostra duttilità e assenza di forma insinuatevi pian piano nel suo animo.

In questo modo potrete coglierlo alla sprovvista, poiché le persone rigide sono sempre pronte a schivare gli attacchi diretti, ma si trovano smarrite d fronte a un'aggressione abilmente celata dietro modi suadenti.

Per assicurarvi il successo in questa strategia dovrete imitare il camaleonte - mettendovi esternamente in sintonia con il nemico - mentre lo distruggete dall'interno.

E il potere dell'assenza di forma non dà all'aggressore nulla contro cui reagire, nulla da colpire.

Gli sciocchi sono spesso indotti a credere che l'imponenza coincida con il potere, ma spesso ciò che è immenso e tronfio fa fatica a muoversi rapidamente e deve alimentarsi costantemente.

Con l'età cresce anche la necessità di liberarsi dalla forma, in quanto tutti tendiamo a fossilizzarci in schemi di comportamento abituali e ad assumere una struttura eccessivamente rigida. E diventiamo prevedibili, il primo segno inequivocabile di invecchiamento, e la prevedibilità ci rende ridicoli, e se anche derisione e scherno ci sembrano modalità di aggressione tutto sommato blande, rappresentano armi potenti in grado di erodere il potere fino dalle fondamenta.

Il nemico che non vi rispetta finisce con l'essere spavaldo e la spavalderia rende pericoloso anche il più piccolo degli animali.

Più trascorrono gli anni e meno dovete fare riferimento al passato, state attenti che la forma assunta dal vostro carattere non vi renda simili a un rudere, non per imitare lo stile dei giovani, scelta ulteriormente meritevole di derisione.

Occorre invece abituare la mente ad adattarsi ad ogni circostanza, anche all'inevitabile cambiamento che porta a doversi far da parte e lasciare ai giovani l'opportunità di preparare la loro ascesa al potere.

La rigidità vi farebbe solo assomigliare a un cadavere.

Ma non dimenticate mai che l'assenza di forma è un atteggiamento da assumere per uno scopo strategico, è uno strumento, non confondetelo mai con la tendenza a seguire costantemente l'onda o con la rassegnazione ai mutamenti della sorte.

Utilizzate l'assenza di forma non perché vi infonde armonia e pace interiore ma perché accresce il vostro potere.

Imparare ad adattarsi al mutare delle circostanze significa guardare agli eventi con i propri occhi e, in molti casi, ignorare i consigli che gli altri spargono a piene mani sul vostro cammino. Quindi gettare alle ortiche le leggi scritte da altri, i libri e i saggi ammonimenti degli anziani, dovete valutare voi ogni nuova situazione: "le leggi che governano le circostanze vengono abolite da nuove circostanze" Napoleone Bonaparte.

Tenete conto in misura eccessiva delle idee altrui e finirete per assumere una forma che non vi appartiene, un esagerato rispetto per il punto di vista altrui vi indurrà a disprezzare il vostro.

Siate brutali con il passato, soprattutto per quello che vi riguarda da vicino.
 
 

Immagine: Mercurio

Il messaggero alato, dio del commercio, protettore dei ladri, dei giocatori d'azzardo e di tutti coloro che ingannano con destrezza. Il giorno della sua nascita inventò la lira, la sera stessa aveva rubato le giovenche ad Apollo. Mercurio perlustrava il mondo assumendo qualsiasi forma desiderasse, come il metallo che da lui prese il nome, personifica tutto ciò che è sfuggente, inafferrabile, il potere dell'assenza di forma.
 
 
 
 

"La capacità di ottenere una vittoria cambiando e adattandosi a seconda dell'avversario è chiamata genio" Tzu Sun
 
 

L'opposto

Utilizzare lo spazio per disperdersi e creare uno schema d'azione astratto non significa rinunciare del tutto a concentrare il proprio potere quando ciò assume per noi una certa rilevanza.

La vostra assenza di forma spinge i nemici a darvi la caccia ovunque, sparpagliando le loro forze, sia mentali che fisiche, quando però si arriva allo scontro sferrate un colpo forte e intenso.

Quando vi cimentate con l'assenza di forma non lasciatevi sopraffare dal processo e tenete sempre bene a mente la vostra strategia a lungo termine.

Quando poi assumete una forma e vi lanciate all'attacco usate concentrazione, volontà e potenza.