Legge n. 43 – Toccate il cuore e la mente delle persone.

Sentenza:

La coercizione genera una reazione che a lungo andare finisce per ripercuotersi contro di voi. Dovete invece sedurre gli altri inducendoli a desiderare di procedere nella vostra direzione. La persona che avete conquistato diviene così una fedele pedina nelle vostre mani. Per sedurre occorre saper agire sulla psicologia e sulle debolezze di ciascuno. Ammorbidite dunque chi oppone resistenza lavorando sulle sue emozioni, giocando con ciò che ha di più caro e con ciò che teme.

Ignorate i cuori e le menti degli altri e questi finiranno per odiarvi.
 
 

Il rischio di chi è viziato fin da bambino è di diventare un mostro di insensibilità, una volta adulti pensano che tutto sia loro dovuto, persuasi di possedere un fascino particolare non si sforzano di conquistare, sedurre o convincere con la dolcezza coloro che hanno di fronte.

Nel regno del potere simili atteggiamenti si rivelano disastrosi, occorre invece dedicare costantemente grande attenzione ai rapporti con gli altri, soppesando le caratteristiche psicologiche di ognuno, calibrando le nostre parole in modo da far leva su ciò che sappiamo può allettarlo e sedurlo.

Per farlo occorrono energia e vera maestria. Più è elevato il vostro status e più diventa importante che rimaniate in sintonia con il cuore e con la mente di chi occupa posizioni inferiori, creando in tal modo una base di sostegno che vi mantenga stabilmente al vertice.

Senza quella base il vostro potere comincerà a vacillare e, al più lieve mutamento della sorte, chi sta in basso sarà ben lieto di contribuire alla vostra rovina.
 
 

Di fronte a nemici più deboli ci sono due possibilità: sbaragliarli con un unico feroce attacco, o conquistarne il favore gradualmente, con pazienza, dando tempo al tempo.

La maggior parte delle persone che si trovano in posizione di superiorità optano immediatamente per la prima ipotesi e non prendono mai in considerazione la seconda, mentre gli individui davvero potenti sanno guardare ben al di là della situazione presente: la prima alternativa può essere infatti di rapida e facile realizzazione, tuttavia con l'andar del tempo essa alimenta sentimenti negativi nei cuori degli sconfitti. Il loro risentimento si trasforma in odio e questa animosità vi tiene costantemente in tensione: siete costretti a spendere le vostre energie per proteggere ciò che avete conquistato, vi ponete sempre sulla difensiva e siete assaliti dalla paranoia.

La seconda ipotesi, pur se di più difficile realizzazione, non porta con se solo la pace dell'animo ma trasforma un potenziale nemico in un alleato pronto a difendervi a spada tratta.

In tutte le situazioni di conflitto fate sempre un passo indietro, prendetevi il tempo necessario per analizzare il temperamento e i punti deboli di chi vi sta di fronte mettendovi in sintonia con essi.

Ricordate che il ricorso alla forza non fa che accrescere la resistenza dell'avversario, mentre è il cuore la chiave per far breccia nella maggior parte degli individui: essi sono come dei bambini, dominati dalle loro emozioni.

Per ammorbidirli alternate alla durezza la dolcezza. Fate leva sulle loro paure più profonde e su ciò che hanno di più caro - la libertà, la famiglia..

Una volta che li avete sopraffatti in questo modo, potrete contare su un'amicizia imperitura e su una fedeltà che nulla potrà scalfire.

Le chiavi del potere

Nel gioco del potere siete circondati da persone che non hanno assolutamente alcun motivo per aiutarvi, a meno che non sia nel loro interesse farlo.

E se non avete nulla da offrire che torni a loro vantaggio, con ogni probabilità susciterete la loro ostilità: in voi non vedranno che l'ennesimo avversario, l'ennesimo individuo intenzionato a far perdere loro del tempo prezioso.

Per superare questa freddezza imperante occorre trovare la chiave in grado di schiudere il cuore e la mente dello sconosciuto che si ha di fronte, accattivandosene le simpatie fino a portarlo dalla propria parte, se necessario ammorbidendolo per poi sferrare un colpo ben assestato.

Ma nella maggior parte dei casi, le persone non imparano mai questa parte del gioco.

Quando fanno una nuova conoscenza, anziché fermarsi a riflettere e sondare chi hanno di fronte per cogliere i tratti distintivi della sua personalità, iniziano a parlare di sé, desiderosi di imporre la propria volontà e i propri pregiudizi.

Discutono, si vantano e fanno sfoggio del loro potere.

Forse non lo sanno, ma si stanno creando un nemico, un oppositore, poiché nulla è più irritante del rendersi conto che la propria personalità viene ignorata, che chi ci sta di fronte non tiene conto della nostra sensibilità.

Un simile atteggiamento ci fa sentire spenti e ci riempie di risentimento.

Ricordate: la chiave per persuadere gli altri a schierarsi dalla vostra parte consiste nell'ammorbidirli e nel fiaccarne le difese, con la dolcezza.

Seduceteli con un duplice approccio: far leva sulle loro emozioni e sfruttate a vostro vantaggio le loro fragilità interiori.

Prestate la massima attenzione a ciò che li distingue da chiunque altro (la loro indole) e a ciò che invece hanno in comune con il resto del genere umano (le loro reazioni emotive fondamentali).

Puntate alle emozioni primarie - amore, odio, gelosia.

Una volta che li avrete messi in moto l'altro abbasserà parzialmente la guardia e sarà più vulnerabile ai vostri tentativi di guadagnarne il favore.

Un buon sistema è dare voce alle preoccupazioni più profonde delle persone, sollecitandole a manifestare i propri motivi di insoddisfazione nelle assemblee pubbliche, nell'illustrare un programma, invece di sottolineare gli aspetti pratici conviene evidenziare in che modo influirà sulle loro vite richiamandosi a considerazioni elementari e molto terra terra, un approccio che non funziona solo con analfabeti e persone di scarsa istruzione, ma valido con tutti.

Tutti noi siamo comuni mortali e tutti condividiamo lo stesso desiderio di attaccamento e di appartenenza. Sollecitate queste emozioni e conquisterete i nostri cuori.

Il modo migliore per farlo è un coup de theatre, giocando sui contrasti: spingere le persone sull'orlo della disperazione poi strapparle di colpo alle loro angosce, se si attendono sofferenza e voi date loro piacere le conquisterete.

In realtà creare piacere, di qualunque tipo esso sia, è solitamente un ottimo modo per riuscire nel vostro intento, così come calmare le paure e offrire o promettere sicurezza e protezione.

Spesso anche un gesto simbolico è sufficiente a guadagnarci la simpatia e la benevolenza altrui, un gesto di abnegazione, come mostrare di soffrire allo stesso modo di chi vi sta di fronte, spinge le persone a identificarsi con voi, anche se il vostro dolore è solo simbolico.

Quando entrate per la prima volta in un gruppo compite un gesto che dimostri la vostra disponibilità, ammorbidite le nuove conoscenze in previsione dei comportamenti assai meno teneri che adotterete in futuro.

Un soldato responsabile e psicologicamente motivato combatte con più energia e creatività di una pedina priva di personalità, e questo è ancor più vero oggi dove tanti si sentono alienati, persi nell'anonimato e diffidenti dell'autorità, cosa che rende ancor più pericolosi e controproducenti i giochi di potere espliciti e il ricorso alla forza.

Anziché manipolare pedine prive di un'identità propria fate in modo di coinvolgere ed entusiasmare quanti stanno dalla vostra parte per la causa in difesa della quale li avete arruolati, questo non solo vi faciliterà il compito ma vi assicurerà un più ampio margine di manovra se più tardi dovrete ricorrere all'inganno.

Per fare tutto ciò dovrete tener conto della particolare sensibilità di ognuno, non commettete il grossolano errore di credere che una tattica che ha funzionato con una persona debba necessariamente avere successo con tutti.

Per scoprire qual è la chiave che può far scattare la molla della motivazione in chi avete di fronte prima di tutto dovrete indurlo a scoprirsi, e più parlerà maggiori saranno i dettagli che svelerà su ciò che gli piace e ciò che non gli piace, ossia le maniglie e le leve che potrete utilizzarlo per manovrarlo a vostro piacimento.

Il modo più rapido per conquistare la mente di una persona è dimostrarle, nel modo più semplice possibile, che una data azione potrà recarle vantaggio.

L'interesse del singolo infatti, è in assoluto la motivazione più forte: una grande causa può anche catturare l'immaginazione di un individuo ma non appena la prima ondata di entusiasmo si esaurisce la voglia di partecipare comincia a scemare, a meno che la persona coinvolta non vi veda un proprio tornaconto.

Il bene dell'individuo è dunque il fondamento più solido.

Le cause coronate da maggior successo sono proprio quelle che si ammantano di una vernice di nobili intenti per dissimulare un manifesto richiamo all'interesse personale, la causa seduce ma è il vantaggio individuale ad assicurare la conclusione del patto.

Le persone più abili a far leva sull'immaginazione della gente sono in genere gli artisti, gli intellettuali e quanti sono contraddistinti da un'indole più poetica, questo perché è più facile comunicare un'idea attraverso metafore e suggestioni immaginifiche.

Dunque è buona politica avere costantemente a disposizione almeno un artista o un intellettuale che possa far leva sulla mente delle persone.

È invece pericoloso allontanare da se quanti hanno grandi capacità di espressione, mentre è utile assoggettarli ai propri voleri e sfruttarne proficuamente le doti.

Cimentatevi nel gioco dei numeri: più è ampia la base che vi sostiene e maggiore sarà il vostro potere, consapevoli del fatto che anche un solo individuo che sia stato messo da parte e nel quale covi il risentimento può accendere la scintilla del malcontento generale. Createvi un numero sempre maggiore di alleati a tutti i livelli, che lo vogliate o no, verrà il momento in cui avrete bisogno di loro.
 
 

Immagine: il buco della serratura

Le persone erigono attorno a se muri per tenervi lontani, non cercate mai di penetrare nel loro animo con la forza, trovereste solo altri muri.

Vi sono però porte in quei muri, porte che si aprono sul cuore e sulla mente delle persone, e su ognuna di esse c'è una minuscola serratura. Sbirciate attraverso di essa, trovate la chiave che apre la porta e avrete accesso alla volontà della persona senza lasciare antiestetici segni di scasso.
 
 

Un parere autorevole

le difficoltà per quanto concerne la persuasione risiedono nella mia conoscenza del cuore del persuaso, in modo che le mie parole si adeguino a esso.

Per questa ragione chiunque tenti la persuasione di fronte al trono deve osservare con attenzione i sentimenti di amore e odio del sovrano, i suoi desideri e i suoi timori reconditi, prima di poterne conquistare il cuore. Han Fei Tzu
 
 
 
 

L'opposto

Non esiste opposto per questa legge.