Legge n. 33 – Trovate il punto debole di ciascuno.

Sentenza:

Ogni individuo ha un punto debole, un punto di minor resistenza. Questo debole è solitamente un'insicurezza, un'emozione o un bisogno incontrollabile, ma può anche essere un piccolo piacere segreto. Comunque sia una volta trovato, sarà la molla su cui poter agire per far muovere gli altri a vostro piacimento.
 
 

Trovare la molla: un piano strategico di azione

Tutti abbiamo dei punti di resistenza, per difenderci dai cambiamenti e dalle azioni intrusive di amici e rivali, viviamo perennemente chiusi in un'armatura; quello che ci piacerebbe è di essere lasciati in pace a fare le cose a modo nostro.

Combattere costantemente contro queste resistenze vi costerà un sacco di energia, ma tutti abbiamo un punto debole, una zona dell'armatura psicologica che non oppone resistenza, che cederà alla pressione se la trovate e la premete.

Alcuni rivelano le proprie debolezze apertamente, altri preferiscono mascherarle e sono proprio questi quelli che cedono più facilmente quando si scopre il loro segreto, nel pianificare un attacco non dimenticate questi principi:
 

Prestate attenzione ai gesti e ai messaggi inconsci

"Nessuno è in grado di mantenere un segreto, se le labbra sono sigillate parlerà con le mani, la verità trasuderà da ogni poro" S. Freud

Si tratta di un concetto essenziale, il punto debole può rivelarsi attraverso un gesto apparentemente banale o una parola sfuggita per caso, non si deve fare attenzione a ciò che si cerca, ma anche a dove la si cerca e come.

La conversazione quotidiana è quella più ricca di indizi sulle debolezze altrui, allenatevi ad ascoltare mostrandovi interessati a quello che dicono.

Talleyrand per guadagnarsi la fiducia dell'interlocutore usava confidare segreti di secondaria importanza, la risposta arrivava con una franchezza genuina e una risposta che spesso rivelava una debolezza.

Se sospettate che qualcuno abbia un particolare punto debole, saggiatelo indirettamente.

Se ad esempio ritenete che qualcuno abbia bisogno di sentirsi amato, lusingatelo apertamente, se berrà avidamente i vostri complimenti anche se ovvi, avete visto giusto.

Allenate l'occhio a cogliere i particolari - chi lascia la mancia, cosa li rende felici, i messaggi nascosti nel vestire - scoprite cosa adorano o idolatrano, quello che darebbero per realizzare i loro desideri.

Tutti cerchiamo di nascondere le nostre debolezze, non vi è molto da scoprire nei nostri comportamenti coscienti, quello che cerchiamo traspare dai gesti che la coscienza non controlla.
 

Scoprite il bambino indifeso che è in ogni individuo

La maggior parte delle debolezze ha inizio nell'infanzia, prima che l'io si crei delle difese, alcuni sono stati viziati o hanno bisogni emotivi che possono essere rimasti insoddisfatti, crescendo vengono dimenticati ma non scompaiono mai.

Conoscere questi particolari dell'infanzia di qualcuno offre una chiave sicura per arrivare ai suoi punti deboli.

Il segnale che avete toccato il punto debole è che l'individuo sovente si comporta come un bambino, state quindi attenti a qualunque comportamento infantile che nell'adulto dovrebbe essere superato.

Se al vostro obiettivo è mancato l'amore dei genitori dateglielo, se rivela un gusto segreto, un debole nascosto aiutatelo a soddisfarlo, non potrà resistervi.
 

Cercate i contrasti

Spesso quello che sembra essere un tratto del carattere nasconde l'opposto: chi sbandiera il proprio coraggio è spesso un grande vigliacco, chi fa mostra di eccessivo pudore può essere lascivo, i formalisti spesso desiderano disperatamente l'avventura. Cercando di andare oltre le apparenze si scoprono spesso debolezze che sono l'esatto contrario delle qualità che le persone spesso rivelano.
 

Trovate l'anello debole della catena

A volte non è tanto il punto, ma la persona debole che conta, nella versione contemporanea della corte esiste spesso una persona che si tiene nell'ombra ma che detiene un grande potere ed esercita una grande influenza su chi fisicamente occupa il vertice. Queste "eminenze grigie" sono il punto debole del gruppo: cercate il loro favore e potrete indirettamente esercitare la vostra influenza anche sul capo.

Ma anche in un gruppo di persone che agiscono sempre in accordo - come quando un gruppo che viene attaccato stringe i ranghi per resistere - esiste sempre un anello debole della catena: bisogna identificare la persona che può cedere alla pressione.
 

Soddisfare le carenze

Le due carenze emotive fondamentali da colmare sono l'insicurezza e l'infelicità.

Gli insicuri crederebbero a qualsiasi cosa in cambio di una convalida sociale, quanto agli infelici cronici, bisogna andare alla radice della loro infelicità: insicuri e infelici sono i meno abili a nascondere le loro debolezze. La capacità di sanare le carenze emotive è una fonte pressoché inesauribile di grande potere.
 

Fate leva sulle emozioni incontrollabili

Può essere una paura paranoide, una paura esagerata o qualsiasi pulsione elementare quale l'avidità, la concupiscenza, la vanità, l'odio.

Chi è in preda a queste pulsioni non ha controllo di sé e voi potete prenderne il controllo.

Entrando a corte cercate di identificare l'anello debole della catena del potere, chi tira veramente le fila spesso non è il re o la regina, è qualcuno che rimane dietro le quinte, la favorita, il marito o il buffone. E questa persona può avere persino più debolezze dello stesso re perché il suo potere dipende da una serie di fattori capricciosi indipendenti dalla sua volontà.

Se avete a che fare con individui infantili e insicuri, incapaci di prendere decisioni, giocate su questa debolezza e spingeteli a imprese audaci, in tal modo saranno sempre più dipendenti da voi che assumerete il ruolo dell'adulto ai cui rivolgersi per ritrovare sicurezza.

Se siete alla ricerca di qualcuno da manovrare rivolgetevi agli insoddisfatti, agli infelici, agli insicuri: sono pieni di debolezze e hanno esigenze che voi potete soddisfare, quest'universo di desideri e aspirazioni insoddisfatte è la leva che vi permetterà di manovrarli a vostro piacimento.

Cercate sempre di far leva sulle passioni e le ossessioni incontrollate, tanto più forte è la passione e tanto più la persona è vulnerabile, le persone appassionate sembrano forti ma la teatralità della loro passione nasconde quanto siano deboli e indifesi.

Il bisogno degli uomini nel conquistare una donna ne ha fatto nei secoli il bersaglio per eccellenza, considerate i tratti della personalità che appaiono più evidenti - avidità, concupiscenza, paura - sono queste le emozioni che l'uomo non può nascondere e su cui non ha nessun controllo; e la parte su cui non ha nessun controllo può essere controllata da voi in sua vece.

La gente ha bisogno di conferme e di riconoscimenti, ha bisogno di sentirsi importante: è il miglior tipo di debolezza da sfruttare, è pressoché universale ed è anche facile da sfruttare, basta solo cercare di far sentire meglio gli altri riguardo al loro gusto, la loro posizione sociale, la loro intelligenza.

Una volta che i pesci hanno abboccato potete tenerli alla corda per anni - svolgete un ruolo positivo - date loro quel che non riescono a procurarsi da soli.

Può accadere che non si accorgano mai di essere manovrati o che sapendolo a loro non importi perché li fate sentire bene, aumentate la loro autostima e il gioco vale la candela.

I timidi spesso ambiscono ad essere dei napoleoni ma non ne hanno la forza interiore, ma possono diventarli se spinti ad azioni audaci servendo il vostro proposito rendendoli dipendenti da voi.

Ricordate: guardate sempre agli opposti e non accontentatevi mai delle apparenze.
 
 

Immagine: la molla.

Il vostro avversario ha segreti che custodisce gelosamente, pensa cose che non dice ma che rivela in modi su cui non ha alcun controllo. È là, da qualche parte, una vena di debolezza nella sua testa, nel suo cuore, nelle sue viscere, se la trovate sarà la molla che lo fa muovere a vostro piacimento.
 
 

L'opposto.

Giocare con le debolezze altrui presenta un grande pericolo: si può mettere in moto un meccanismo incontrollabile.

Nei giochi di potere è opportuno considerare gli sviluppi futuri e pianificare le proprie mosse di conseguenza, sfruttando il fatto che gli altri sono più emotivi e meno previdenti.

Ma quando si agisce sulle loro vulnerabilità, dove il loro controllo è minore, si corre il rischio di scatenare emozioni che possono sconvolgere i nostri piani.

Spingete i timidi ad atti audaci e corrono il rischio di esagerare, soddisfate i loro bisogni di attenzione e riconoscimento e possono esigere da voi più di quanto possiate dare. L'elemento di infantilità e di insicurezza su cui avete agito può rivoltarsi contro di voi.

Quanto più la debolezza è venata di emotività tanto più grande è il rischio.

Bisogna riconoscere qual è il limite oltre cui è pericoloso spingersi e non lasciarsi mai trascinare dal desiderio di controllare le proprie vittime.

Siete a caccia di potere non dell'ebbrezza del comando.