Legge n. 30 – Dissimulate la fatica.

Sentenza:

Le vostre azioni sembrino sempre naturali e spontanee. Dissimulate la fatica e la pratica che avete dovuto fare e così pure la furbizia e i trucchi. Quando agite siate naturali, come se poteste fare molto di più. Non cedete alla tentazione di rivelare quanto avete lavorato duro - può solo far nascere degli interrogativi.
Non insegnate a nessuno i vostri trucchi per non rischiare che vengano usati contro di voi.
 
 
 
 
 
 

Se volete essere un uomo di potere dovete studiare ed esercitarvi senza posa prima di fare la vostra comparsa in pubblico, non mostrate mai il sudore e la fatica che stanno dietro alla vostra sicurezza, alcuni ritengono di comprovare la propria onestà e diligenza, ma non fanno altro che dimostrare la propria debolezza, come se chiunque potesse realizzare l'obiettivo se solo si sottoponesse alla stessa disciplina o se non essendo all'altezza abbiano avuto bisogno di molto studio e fatica.

Tenete per voi gli sforzi e sembrerà che possediate la grazia e la potenza di un dio: a nessuno è mai stata rivelata la fonte di potere degli dei, quel che si vede è unicamente l'effetto.
 
 

Le chiavi del potere

La nozione di potere per l'uomo è associata alla natura: il lampo nel cielo, l'inondazione improvvisa, la rapidità dei predatori; forze che non richiedevano pensiero né riflessione, ispiravano terrore e soggezione per l'improvvisa comparsa, la bellezza e la grazia, il potere sulla vita e la morte, e questo rimane il potere che l'uomo ha sempre desiderato imitare.

Se riusciamo a creare l'illusione di quel tipo di naturalezza possiamo suscitare quel senso di soggezione primitiva che la natura ha sempre evocato nell'uomo.

Il Castiglione, nel "cortegiano" la definiva "sprezzatura", l'arte di rendere facile il difficile, anche i grandi artisti hanno sempre tenuto celate le opere fino al compimento.

L'idea della sprezzatura si applica a ogni forma di potere, perché il potere dipende essenzialmente dalle apparenze e dalle illusioni che si creano, i vostri gesti pubblici sono come opere d'arte, devono avere qualità visive, devono creare aspettative, perfino intrattenere.

Se rivelate travaglio e fatica diventate un mortale uguale a tutti, quel che si può comprendere non è fonte di timore e soggezione, vincete la tentazione di far sapere quanto siete intelligente: è molto più intelligente dissimulare i meccanismi della vostra intelligenza.

Talleyrand quando veniva a sapere dalle sue spie che si sarebbe verificata una certa cosa, nelle chiacchiere da salotto parlava come se avesse la sensazione che quel tal evento fosse imminente: la gente arrivò a pensare che fosse chiaroveggente.

Un altro motivo per evitare di rivelare troppo è il timore che possano diventare armi usate contro di noi.

Più le nostre azioni sono circondate di mistero e maggiore sarà il potere: un dono esclusivo è fonte di immenso potere, se i vostri poteri rimangono segreti nessuno può immaginarne i limiti.
 
 

Immagine: il cavallo da corsa

Da vicino ne vediamo la fatica, il respiro affannoso, ma da lontano vediamo solo la grazia, tenete gli altri a distanza, vedranno solo la facilità con cui vi muovete.
 
 

L'opposto

La segretezza che circonda le vostre azioni deve avere la qualità della leggerezza, un eccessivo zelo nel nascondere il vostro lavoro potrebbe dare la spiacevole impressione che prendiate le cose troppo seriamente.

Non perdete mai il senso dell'umorismo.

Vi sono tuttavia occasioni in cui può valere la pena rivelare parte dei retroscena, se fatta ad arte dà a chi vi circonda l'illusione di essere superiori, direttamente coinvolti, anche se gran parte di ciò che fate rimane al riparo dei loro occhi.