Legge n. 9 – Vincete attraverso le azioni, mai con il ragionamento

Sentenza:

Ogni trionfo momentaneo che si pensa di aver ottenuto attraverso il ragionamento è in realtà una vittoria di Pirro. Il risentimento e il disagio che ne scaturiranno saranno più forti e dureranno più di qualsiasi altro momentaneo mutamento di opinione. È meglio che gli altri condividano le vostre idee per mezzo delle vostre azioni, senza che diciate una parola. Dimostrate, non spiegate.
 
 

L’Argomentatore, un tipo di persona assai comune, non capisce che le parole non sono mai neutrali e che, discutendo con un superiore, contraddice l’intelligenza di un uomo più potente di lui, non ha nessuna consapevolezza della persona con cui ha a che fare.

Poiché ciascuno crede di essere nel giusto, e le parole raramente lo convincerebbero del contrario, il ragionamento dell’Argomentatore cade in orecchie sorde, quando è messo alle strette discute di più, scavandosi così la fossa da solo, una volta che ha fatto sentire l’altro insicuro e inferiore nei suoi convincimenti, nemmeno l’eloquenza di Socrate lo potrà salvare.
Non si tratta semplicemente di evitare una discussione con coloro che stanno sopra di noi, crediamo tutti di essere maestri nel campo delle opinioni e del ragionamento.
Bisogna stare attenti: impariamo a dimostrare la correttezza delle nostre idee indirettamente.
Il duplice potere di vincere attraverso le azioni piuttosto che con le argomentazioni è che si raggiunge lo scopo prefisso e nessuno si offende.
 
 

Le chiavi del potere

Nel regno del potere si deve imparare a giudicare le proprie mosse dai loro effetti a lungo termine sulle altre persone, se si cerca di affermare un punto od ottenere una vittoria alla fine non si è sicuri del risultato con l’interlocutore, potrebbero sembrare d’accordo ma in realtà essersi risentiti, o addirittura offesi: le parole hanno l’insidiosa abilità di essere interpretate secondo l’umore o l’insicurezza delle altre persone, inoltre pochi giorno dopo aver dato ragione a qualcuno torniamo alla nostra vecchia opinione solo per pura abitudine: le parole valgono poco.

La verità è solitamente vista, raramente ascoltata (Baltasar Graciàn)

Il potere del dimostrare la propria idea sta nell’evitare che gli avversari si mettano sulla difensiva e che quindi siano più disponibili alla persuasione.
I simboli possono trasmettere un significato emotivo molto grande, più dei ragionamenti.
Quando si ambisce al potere o si cerca di conservarlo, bisogna sempre percorrere la strada secondaria per raggiungere l’obiettivo e scegliere anche le battaglie molto attentamente, se non è importante che nel lungo termine una persona sia d’accordo con voi, o se il tempo e l’esperienza faranno comprendere cosa intendete, allora è meglio non impegolarsi con una dimostrazione, risparmiate energia e proseguite.
 
 

Immagine: L’altalena

Su e giù, su e giù vanno gli argomentatori, andando velocemente da nessuna parte. Scendiamo dall’altalena e mostriamo loro il nostro pensiero senza scalciare o spingere. Lasciamoli in alto e lasciamo che sia la gravità a farli tornare delicatamente a terra.
 
 

Un parere autorevole

Mai litigare, in società niente deve essere discusso, fornite solo i risultati (B. Disraeli)
 
 

L'opposto

L’argomentazione verbale ha comunque un ruolo vitale nel regno del potere: serve a distrarre e a coprire le vostre tracce quando state praticando l’inganno o siete colti a mentire, in questi casi è vantaggioso argomentare con tutta la convinzione di cui disponete, quando si è colti a mentire, più emozionati e sicuri si appare, meno evidente sarà la menzogna.