Legge n. 6 – Attirate l’attenzione a qualunque costo

Sentenza:

Tutto si giudica dall’apparenza; ciò che non si vede non conta. Non bisogna confondersi tra la folla o finire nell’oblio, ma rendersi visibili a qualunque costo.
Calamitate l’attenzione dominando la massa mediocre e manifestando un aspetto tra il brillante e misterioso.
 
 
 

Parte I: associate il vostro nome a qualcosa di sensazionale o scandaloso

Attirate l’attenzione creando un’immagine che non si dimentica facilmente, anche controversa. Fate qualsiasi cosa vi renda visibili e più brillanti di chi vi circonda.
Non importa distinguere quale sorta di evento vi farà guadagnare attenzione. La notorietà, comunque conquistata è fonte di potere. Meglio essere criticati che ignorati.
Il principio fondamentale dell’attirare l’attenzione su di sé: quando gli occhi del pubblico sono su di noi è come se acquistassimo una sorta di legittimità, inoltre il pubblico agisce per imitazione
 
 

Le chiavi del potere

Splendere più luminosamente di chi ci circonda è una dote che nessuno ha dalla nascita, bisogna imparare ad attirare l’attenzione.
All’inizio della vostra carriera dovete associare il vostro nome e reputazione a un’immagine che vi distingua dagli altri, può essere il modo di vestire o un tratto della personalità che suscita curiosità e fa parlare di voi, fatto questo avrete un’immagine e un posto nel firmamento.
È un errore comune crede che la propria immagine non debba presentare lati discutibili o che gli attacchi da parte degli altri rappresentino sempre qualcosa di negativo. Niente più lontano dal vero.
Per evitare di apparire come una meteora o rischiare di essere surclassati è meglio non curarsi troppo del tipo di attenzione che vi viene rivolta: comunque volgerà a vostro favore.

Immagine: la luce dei riflettori

L’attore che sale sulla ribalta si erge sul palcoscenico e la sua figura si staglia sullo sfondo. Tutti gli occhi sono puntati su di lui, c’è posto solo per lui sotto ai riflettori, fa ciò che si rende necessario affinché tu ne rimanga al centro. Che i tuoi gesti siano ampi, attraenti e sfacciati al punto che la luce si fisi su di te mentre gli altri attori restano nell’ombra.
 
 

Un parere autorevole: ostentare e farsi vedere

Ciò che non si vede non esiste, la luce ha fatto risplendere il creato. Colmate le lacune, gli spazi lasciati vuoti e create una seconda possibilità, specialmente se accompagnata da genuino merito. (Baltasar Gracian)
 
 

Parte II: create un alone di mistero

In una realtà dove banalità e consuetudine tendono ad aumentare, tutto ciò che appare enigmatico risveglia istantaneamente l’attenzione. Non bisogna mostrare apertamente di cosa ci si sta occupando o si è in procinto di fare, non si gioca a carte scoperte. Un’aria di mistero rafforzerà la vostra immagine creando un senso di attesa, cosa accadrà dopo? Fate leva sul mistero per ingannare, sedurre, anche intimorire.
 
 

Le chiavi del potere

In passato l’umanità dovette fronteggiare il temibile e l’ignoto: calamità, malattie sconosciute, despoti capricciosi, il mistero stesso della morte. Ciò che non siamo in grado di elaborare razionalmente ricade nel mito e in quelle che si ritiene siano le manifestazioni dello spirito.
La scienza ha sconfitto l’ignoranza, ma questo ha un prezzo: in un mondo dove regna la banalità siamo attratti da ciò che è indecifrabile, è il fascino del mistero, ci invita a formulare diverse interpretazioni, stimola l’immaginazione e ci induce a pensare che nasconda qualcosa di meraviglioso.
Non è necessario avere una personalità straordinaria ne incutere soggezione, una certa dose di mistero può essere infusa nel comunissimo comportamento quotidiano e regalare quel pizzico di fascino in più.
 
 

Immagine: la danza dei veli

I veli avvolgono la danzatrice, cosa rivelano provoca eccitazione, cosa nascondono accresce l’interesse. L’essenza del mistero.
 
 

Un parere autorevole: se non ci si dichiara immediatamente si crea attesa

Se si aggiunge un po’ di mistero alla vita di tutti i giorni si suscita venerazione, e quando viene il momento delle spiegazioni non bisogna essere troppo espliciti, in questo modo si imita il divino quando si pongono gli uomini nella condizione di osservare e meravigliarsi (Baltasar Gracian)
 
 

L'opposto

All’inizio si tenta la scalata, si vuole attirare l’attenzione a tutti i costi, ma più in alto si sale e ci si deve continuamente adattare.
Non bisogna stancare gli interlocutori usando sempre la stessa tattica, un che di misterioso suscita meraviglia ed è funzionale all’immagine di persona potente che vuole essere riconosciuta dagli altri, ma deve essere fatto con misura e controllo.
Il mistero non deve essere percepito come minaccia, inoltre ci sono momenti in cui è meglio non richiamare l’attenzione, e non si deve offendere la reputazione o sfidare chi ci è superiore, si apparirebbe non solo sfrontati ma anche immiseriti nel confronto.

C’è l’arte di sapere quando è il momento di attirare l’attenzione e quando è il momento di ritirarsi, l’eccessiva richiesta di attenzione implica insicurezza e l’insicurezza allontana dal potere.
In presenza del re o di un personaggio equivalente inchinatevi e ritiratevi nell’ombra, evitate la competizione.