Legge n. 5 – Difendete strenuamente la vostra reputazione

Sentenza:

La reputazione di un individuo è il pilastro del suo potere personale. Facendo leva su di essa si intimoriscono gli interlocutori e si ottiene successo.
Giocarsela rende vulnerabili e attaccabili da più parti.
Bisogna rendere inattaccabile la propria reputazione, rimanere all’erta e neutralizzare le minacce potenziali prima che si manifestino. Nel frattempo occorre studiare come annientare i nemici mettendo in discussione la loro immagine e poi farsi da parte, lasciando che sia l’opinione pubblica a screditarli.
 
 

Le chiavi del potere

Nella vita sociale le apparenze stanno al base dei nostri giudizi.
Una svista, un cambiamento repentino o un peggioramento del proprio aspetto o del comportamento, può risultare disastroso. Questo rende estremamente importante farsi una reputazione e saperla mantenere.
La reputazione è lo scudo che vi proteggerà dal gioco pericoloso delle apparenze, distrarrà lo sguardo indagatore dei vostri interlocutori da ciò che realmente siete, concedendovi il privilegio di esercitare un discreto controllo su quello che il mondo pensa di voi.

È come possedere una bacchetta magica: con un solo colpo è possibile aumentare la propria forza e tenere gli altri a distanza. Che una stessa azione appaia positiva o negativa dipende unicamente dalla propria reputazione.

Siamo preceduti dalla nostra fama e se ispira rispetto, buona parte del lavoro è fatto prima della nostra comparsa sulla scena e senza proferir parola, la buona riuscita di un’operazione è a volte favorita dai successi del passato.
Può anche darsi che la propria reputazione sia stata rovinata per un motivo qualsiasi e che quindi si stenti a crearsene un’altra, a questo punto è opportuno stringere un’alleanza con qualcuno la cui immagine dia lustro alla vostra, sfruttando l’altrui buon nome per ripulire la propria ed elevarla.

La reputazione è un tesoro che deve essere accuratamente riposto, una volta stabilita deve essere opportunamente difesa prevenendo eventuali attacchi, non bisogna lasciarsi prendere dall’ira ne lasciarsi influenzare dalle maldicenze degli avversari, questo atteggiamento rivela insicurezza e mancanza di fiducia in sé.
D’altra parte l’attacco sferrato alla reputazione altrui può essere un’arma efficace, soprattutto se si dispone di minor potere dell’avversario, quest’ultimo ha molto più da perdere perché la vostra modesta reputazione è un modesto bersaglio; tuttavia dev’essere fatto in modo intelligente per non apparire una misera ripicca.
Se la vostra reputazione è solida abbiate la mano leggera, usando la sottile arte del farsi beffe o ridicolizzando l’avversario per indebolirlo: apparirete agli occhi degli altri una simpatica canaglia. Il leone gioca col topolino, ogni altra mossa incrinerebbe la sua fiera reputazione.
 
 

Immagine: una miniera piena di diamanti e rubini

Tu scavi e li trovi e ora il tuo benessere è assicurato. Difendila, malviventi e ladroni provengono da tutte le parti. Non illuderti che il tuo stato di grazia non subisca mutamenti, costantemente rinnovalo, il tempo riduce lo splendore dei gioielli e li allontana dallo sguardo.
 
 

L'opposto

Non ci sono controindicazioni a questa legge, la reputazione è un fattore critico.
Chi non si cura di cosa pensano gli altri si fa reputazione di insolente e arrogante, cosa che potrebbe pure servire, tuttavia se non vi curate di come gli altri vi percepiscono, saranno loro a decidere per voi. Siate padroni del vostro destino e della vostra reputazione.