Legge n. 4 – Dite lo stretto necessario

Sentenza:

Quando si cerca di impressionare gli interlocutori con le parole, si rischia di apparire banali e si riduce il controllo. Anche se dovete comunicare qualcosa di assolutamente ordinario, sembrerà un argomento interessante se reso vago, con finale aperto e leggermente criptico. Più parlate e maggiore è il rischio di dire sciocchezze.
 
 

Per un ministro è più dannoso dire sciocchezze piuttosto che commetterle (Cardinale di Retz)
 
 

Le chiavi del potere

Il potere è un gioco di apparenze e quando si dice poco, si appare più grandi e potenti di ciò che si è.
Il silenzio crea disagio negli interlocutori, gli esseri umani sono come macchine atte a interpretare e cercare spiegazioni, vogliono sapere cosa l’altro sta pensando.
Se si esercita uno stretto controllo su ciò che si è sul punto di rivelare non sarà possibile per gli altri penetrare nella roccaforte dei propri propositi ed intenzioni.
Il silenzio e le risposte brevi mettono sulla difensiva gli interlocutori che per riempire il silenzio con commenti riveleranno spesso informazioni preziose su di loro e sulle loro debolezze.
Centellinare le parole è uno stratagemma che conferisce potere e significato alle proprie azioni.
Inoltre una volta dette le parole non possono essere più ritirate, occorre attenzione anche sul sarcasmo: una soddisfazione momentanea può essere pagata a caro prezzo.
 
 
 

Immagine: l’oracolo di Delfi

Quando i visitatori consultavano l’oracolo, la sacerdotessa pronunciava poche enigmatiche parole che parevano piene di significato e di valore. Nessuno disobbediva alle parole dell’oracolo che esercitava il suo potere sulla vita e sulla morte.
 
 

Un parere autorevole

Non muovere le labbra prima dei subordinati, quanto più resto in silenzio tanto prima parlano loro e quando lo fanno riesco a comprendere le loro intenzioni (Han Fei Tzu)
 
 

L'opposto

A volte non è saggio rimanere in silenzio, può ingenerare sospetto e insicurezza, specialmente nei superiori, un commento vago e ambiguo potrebbe dar luogo a interpretazioni inesatte: il silenzio o il parlare misurato deve essere praticato con cautela e al momento giusto.
A volte conviene essere ciarlieri, bombardare di parole rende gli altri distratti e affascinati dal vostro eloquio, meno diffidenti di fronte a chi sembra un libro aperto, chi è verboso non è percepito come astuto e manipolatore, ma semplice e indifeso.