Il ventennale del Trofeo San Rocco a Linguaglossa

 

Venti anni di atletica leggera profusa a piene mani da Augusto Luciano Melita, ideatore del Trofeo podistico «San Rocco». Una vera festa a Linguaglossa, come quella liturgica, con la processione del Simulacro di San Rocco, dove si esprime l’ansia dell'uomo - impotente di fronte alla forza immane dell’Etna - che si affida alla misericordia del Santo per proteggere i propri beni.

 

Il fisico Luciano Melita, l’organizzatore che ha fondato la società «Cat Club 2001 Linguaglossa» nel gennaio 1998, divenuta «Atletica Linguaglossa» nel 2004, dal 1997 ha fatto emergere dalla terra vergine di Linguaglossa - una perla incassata sul versante nordorientale dell’Etna - tanti ragazzi, alcuni saliti anche ai vertici nazionali, che hanno scoperto grazie a lui l’atletica leggera. Citiamo alcuni di questi campioncini, in primis Giulia Serio, ancora in attività; i due Raiti, Armando e il fratello maggiore Alessandro; Francesco Di Francesco; Bruno Damino; Giuseppe Sortino; Tiziana Grasso (omonima della nostra azzurra, fresca sposina); Andreina Costa; Anna Contarino.

 

Questa podistica ha messo in luce, uno per tutti, il linguaglossese Armando Raiti, che sarà costretto ad emigrare a Parigi nel 2008, di sicuro perché amareggiato dalla scarsa considerazione che la Fidal nazionale ha avuto per lui. In Francia come un altro grande talento, Antonio Rapisarda di Belpasso, classe 1965, diventato Tony nelle liste francesi del 1988, 7'53"74 nei 3000 e 13'28"94 nei 5000 metri con l'Asptt di Lille.

 

Raiti, nato a Giarre il 16 ottobre 1987, si è infiammato con la corsa nell’edizione numero due del Trofeo «San Rocco». Il 13 agosto del 1998 non aveva ancora 11 anni e si affermò da Esordiente, i suoi successi sono poi proseguiti da Ragazzo (1999 e 2000), Cadetto (2001 e 2002), Allievo (2003). L’enfant du pays, assente nel 2004, ha vinto da Junior nel 2005 e da Assoluto nel 2011, quarto nel 2006. Questa continuità in tutte le categorie, dal 1998 al 2005, è qualcosa di irripetibile da parte di qualsiasi atleta.

 

Ma non è finita qui, Armando Raiti ha vinto due titoli italiani sui 1500, la sua distanza da parata. All’aperto ai Campionati italiani Allievi di Cesenatico 2004 e sotto il tetto da junior ad Ancona 2006; in più il bronzo outdoor a Rieti 2006 con 3’54”09, sesta prestazione italiana juniores dell’anno, guadagnandosi la maglia azzurra nel pentagonale U20 di Tunisi il 6 agosto. Ricordiamo pure che Armando ha avviato alla corsa il fratello Alessandro, più grande di quattro anni e otto mesi, nell’ottobre del 2000, anche lui vincitore del Trofeo «San Rocco» (2002 e 2003).

 

L’Albo d’Oro si è aperto con Sebastiano Melita, l’atleta di Fiumefreddo, protagonista di questa podistica, detiene il record di vittorie, ben quattro, tre consecutive (1997, 1998 e 1999), la quarta nel 2002 e due secondi posti, possiede inoltre il più alto numero di tempi sotto i 26 minuti: ben 9 sul totale di 62 prestazioni inferiori a tale limite e sin qui ottenute sul classico percorso di 700 metri (10 giri).

 

Successo nel 2008 di Vincenzo Massimo Modica, 37 anni, alle sue spalle Alessandro Raiti, 25, militare dell’Esercito a Forlì. L’atleta di Mistretta, vice campione mondiale nella maratona di Siviglia 1999, otto titoli italiani, segna, davanti alla Chiesa di San Rocco (sec. XVII), 23’29”, il terzo tempo di sempre sul vecchio tracciato.

 

Michelangelo Granata