Sei venuto
carezzevole piuma
verde foglia
nuvola bruna
su secca spoglia.
La tua coda di pavone
la tua sensuale canzone
tra pallide ali,
tra frasi servili.
Sono della tua corona
Incoronata,
nel tuo ventre frantumata;
la lingua balla avvelenata,
al suono dell'unico nome.
Sono d'evanescente vanità
avvolta.
Di nient'altro m'importa.
ho tre quadri sulla parete di casa :tre
quadri. In ognuno l'oceano.
3 vicoli delle pareti. Tra essi mi immergo
ho troppe rinunce da potermi opporre . loro
avanzano ed io mi trascino . addormento.
mi lascio al trasporto: sopporto
Lina si lavava graffiava l'acqua
del catino di smalto . Lina che non era
certo la moglie di Saba. Aveva un piano
nobile in testa tra i capelli biondi naturali.
E perdite sudate di acquazzoni. Non sapeva
Nel suo gesto nella sua pelle nuova di quel
velo antico del Monferrato. Lina aveva
gli occhi azzurri si lavava,
non sapeva che in segreto ero vicino che
quell'aria di mattina anch'io la respiravo.
Il tempo non passa mai
lassù
nel lucernario.
il mondo si ferma
davanti a quella piccola finestra,
e il silenzio
fa festa ai miei anni.
Il vento teneva
la città sospesa
come un castello di carte
Dentro vi era Dio
vicino a croci di ferro,
vicino a uomini insanguinati,
vicino a belve feroci.
La terra confezionava
vestiti di legno
per i suoi figli.