GIUSEPPE VETROMILE
IL SAPORE DEL CIELO
IL MANOVALE CAIAZZO

Avrà i suoi cinquant’anni e passa,
grinze di nulla sul volto scocciato.
Qui a Pomigliano è una vita che langue.
Manovra gelidi colli lavorando coi calli.
Al mattino trapassa i cancelli,
si muta subito in tuta, unge le rughe,
s’inguanta le mani, si chiude
nei loculi, occulta rinunce,
scartoccia fagotti, dispone pedane.
A volte, riavvolge vecchi motori
(era il suo primo mestiere).
Nel break si prepara un caffè,
circoscrive l’aroma, sorride
ma amaro, il cuore ormai
da tempo svalutato.