Nelle grotte  

San Pedro Poveda è il fondatore dell'Istituzione Teresiana, Associazione di laici approvata da Pio XI nell'anno 1924, attualmente presente in 30 Paesi

        

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Nelle grotte, con i più poveri

 

 

Durante questi intensi anni della sua formazione ed esperienza sacerdotale, attento a grandi e piccoli, prese coscienza dei problemi sociali del suo ambiente.

In seguito alla missione predicata nella quaresima del 1902 nelle grotte che circondano la città di Guadix, aggiunse alle sue attività abituali quella di promuovere, sia dal punto di vista umano che cristiano, gli abitanti delle grotte che soffrivano disoccupazione, fame, analfabetismo, povertà ed abbandono, e cominciò a stabilire relazioni tra la città e la periferia.

Con l'aiuto di Enti Pubblici e di alcuni privati in pochi mesi poté costruire le "Scuole del Sacro Cuore di Gesù", stipendiare i maestri, dare da mangiare ad alcuni bambini e bambine e aprire scuole serali e laboratori per adulti, realizzando così un servizio importante di aiuto umanitario, educativo, e di formazione cristiana e professionale, in mezzo a questo vasto settore della popolazione, emarginato e privo di mezzi.

 

Inoltre, sollecitò l'interessamento delle autorità locali e dei centri di cultura di Guadix accorciando così le distanze tra gli abitanti della città e delle grotte, separati da secoli.

 

Seppero riconoscergli questo importante ruolo nominandolo "Figlio adottivo prediletto" e dedicandogli una strada e un bell'album di firme, "pagato dai giovani del luogo", come è scritto nella dedica.

In questo periodo si erano già trasferiti a vivere con don Pedro i suoi genitori e Carlo, il fratello più piccolo. Decisi a rimanere a Guadix, avevano portato con loro un grande quadro dell'Immacolata che apparteneva da tempo alla famiglia, davanti al quale, come lui stesso dice, una zia lo aveva offerto alla Madonna, appena nato, "perché mi benedicesse e per chiedere che, se non dovevo diventare un buon cristiano, mi togliesse la vita prima di vedere la luce". Pedro Poveda ebbe sempre un affetto particolare per quel quadro.

 

Anche un altro quadro, quello della Madonna delle Grazie che presiedeva la Cappella delle Grotte, è rimasto impresso nel suo animo. Nel 1934, due anni prima della sua morte, lo ricordava in questo modo: "confesso sinceramente che nel salire alle grotte di Guadix con un gruppo dei miei seminaristi, non pensavo ad altro che ad una catechesi, che da quelle visite alla Cappella della Madonna delle Grazie, titolare di quel sacro luogo, mezzo grotta e mezzo cappella, nacque il progetto delle scuole e che la vocazione a questo genere di apostolato ebbe lì la sua origine. I cambiamenti successivi, fino a giungere alla realizzazione della sua ultima tappa, l'Istituzione Teresiana, sono maturati davanti ad un'altra immagine della Madonna, nella Santa grotta di Covadonga".

 

  Grotta dove abitava P. Poveda. Foto archivio IT
   Le grotte di Guadix. Foto archivio IT
       La Madonna delle Grazie, alle Grotte.

 

 

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