San Pedro Poveda è il fondatore dell'Istituzione Teresiana, Associazione di laici approvata da Pio XI nell'anno 1924, attualmente presente in 30 Paesi

        

                                                   

 

 

Fare una sosta a Guadix per mostrare la grotta di Poveda ai visitatori.

 

 

GUADIX, febbraio 2006. Ana María Fernàndez fa vedere la grotta di San Pedro Poveda ai turisti venuti dalla vicina Almería, situata a un’ora di cammino. Due pullmann, i cui autisti, nel vedere la grotta aperta, dove facevamo alcune foto per questo servizio, hanno chiesto di entrare. Qualche visitatore, nell’uscire, commenta: "E di questi martiri, ora non si parla." Altri esibiscono con orgoglio la loro vaga idea dell’opera di Poveda. Tutti escono con maggiore cognizione di causa, con un opuscolo fra le mani, e qualcuno compra un libro della sua biografia.

La grotta, situata strategicamente, vicino alla Grotta Museo e a quella della signora Maria, che si fa pagare un ingresso per mostrare la casa in cui vive scavata nella terra, è meta di gruppi di pellegrini, turisti e persone che vanno curiosando lì intorno.

 

"Riceve una media di 600 visite alla settimana, più in estate che in inverno, pur senza molta differenza" spiega la postulatrice generale dell’Istituzione Teresiana, Encarnación González.

 

Il gruppo dell’Istituzione Teresiana a Guadix cura questa grotta per quello che è, una gemma della memoria povedana, e quando qualcuno chiede di vederla, la apre. Non c’è, in questi giorni di freddo intenso, con temperatura sotto zero, nessun volontario che vive nella vicina "Casetta", anche se è molto ben condizionata e invita a fare l’esperienza di Guadix.

Un’iniziativa di volontariato della parola, a cui ha dato impulso la Postulazione Generale dell’I.T., allo scopo di diffondere l’opera di Padre Poveda e offrire uno spazio a uomini e donne dell’Istituzione, non meno di due e al massimo tre, per poter stare vicino alle fonti.

 

La Casetta dove trovano alloggio i volontari comprende una sala da pranzo con angolo cucina, tre camere, bagno e lavanderia, tutto "lillipuziano", ma senza essere opprimente. Venire qui si può considerare, essendo così vicini alle fonti, una risposta a una domanda di servizio, ma anche un privilegio.

Le testimonianze nel quaderno della Casetta lo dicono: "Questo è l’ultimo giorno a Guadix e sento il distacco. Il soggiorno è stato intenso e rilassante. A poco a poco questi santi luoghi entrano nell’anima e ti parlano di rinnovamento dello spirito, ricchezza del carisma e risposte nella vita quotidiana", dice una volontaria…

Fra gli obiettivi fondamentali di questa esperienza, che prevede alloggio gratuito per una o due settimane, indichiamo il vivere nel luogo dove ebbe origine la vocazione del Padre Poveda, ascoltare Dio, ampio spazio per la preghiera davanti a Gesù Eucaristia e accogliere quelli che arrivano alla Grotta….

 

 

 

 

"Al Padre Poveda – dice la direttrice dell’I.T., Loreto Ballester, che ha lasciato il suo messaggio nell’album della Grotta, nella sua ultima visita – raccomandiamo i frutti dell’"idea buona" per questo secolo XXI".

 

Testo, NIEVES SAN MARTIN

 

Foto, NIEVES SAN MARTIN E ARCHIVIO AC1

 

 

 

 

 

PARLANO I VISITATORI DELLA GROTTA

 

"Grazie perché ci avete aperto le vostre porte e il vostro cuore in una notte qualsiasi".

 

"Siamo molto grati alla vostra cortesia perché ci avete permesso di conoscere un profeta amabile di questa terra, dove con tanta devozione si offrì e diede aiuto ai più bisognosi di questo mondo. Grazie molte perché ci aiutate ogni giorno ad avere un mondo migliore".

 

"Andiamo via impressionati dall’amore che si respira in questo luogo".

 

"Voglia Dio che molta più gente lotti per sradicare l’emarginazione, la povertà e la mancanza di cultura anche nel secolo XXI".

 

"Che l’opera del Poveda perduri. In questi tempi è molto necessaria".

 

"E’ confortante conoscere persone con tanta umanità come Pedro Poveda".

 

"Che Dio benedica quest’Opera".

 

"Molte grazie per la visita. La religione espressa in questo modo dà gioia".

 

"Oggi mi sento più cattolica che mai, nel vedere il sacrificio di Padre Poveda. Grazie, Signore, per queste persone meravigliose".

 

"Perché mai si perdano le radici".

 

"E’ incredibile! Comprendere un poco della storia e dell’opera del sacerdote Pedro Poveda di cent’anni fa".

 

"I grandi uomini di solito vivono nei posti più umili".

 

"Se una parola lo può definire, è la parola incredibile. Un giorno ci rivedremo".

 

"Siamo impressionati per il lavoro di Poveda che ha insegnato ai più poveri".

 

"Ricorderemo sempre questa grotta, che più che grotta è un vero tempio".

 

"Pedro Poveda è stato una rivelazione. Ammiriamo il suo lavoro".

 

"Che la linfa e il cristianesimo povedano alimentino il fogliame dell’albero che è nato e si è radicato nelle viscere della terra".

 

"Credo che qualcosa di interiore mi ha condotto oggi fino a qui e mi sono molto rallegrata e mio marito pure".

 

"Sono stata in questo luogo e mi ha impressionato l’amore del Padre Poveda ai bambini. Prova di questo è che mi sono fatta una foto vicino al quadro del Padre Poveda con i bambini"."

 

"Esco con un po’ più di luce e di speranza nei miei occhi".

 

Originale in spagnolo nella pagina Web dell'Istituzione Teresiana

 

 

 

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