In un momento di
gradevole convivenza, la Direttrice Generale e i membri del Consiglio
dell’Istituzione Teresiana ci hanno resi partecipi di tutto ciò che
hanno vissuto il giorno 3 novembre scorso durante la presentazione a
Madrid del primo degli otto volumi dell’edizione critica delle opere
di San Pedro Poveda.
A questo atto, a Madrid
hanno partecipato più di 400 persone, autorità ecclesiastiche e
accademiche, amici e membri dell'Istituzione Teresiana.
Il primo volume, "Creí
por eso hablé" comprende le opere di Pedro Poveda fino all’anno
1936.
Seguiranno gli
altri:
Vol. II "Ensayos y
proyectos pedagógicos"
Vol.III "Instituciòn
Teresiana". Regolamenti e vita interna.
Vol IV "Diarios"
Vol. V-VIII
"Epistolario"
Sono intervenute
diverse persone che in un modo o nell’altro hanno collaborato alla
realizzazione del lavoro.
Notevole la
presentazione della professoressa María Dolores Gómez
Molleda, Editrice principale, che ha messo in evidenza la figura di
Pedro Poveda come "uomo che pensa", "pensatore".
Ha sottolineato alcune
delle costanti del suo pensiero:
. La relazione fra
Gerusalemme e Atene (Fede e Cultura), vista sempre in una prospettiva
positiva,
. La ricerca del posto
del laico nella sua chiesa: modello, i primi cristiani,
. La necessità della
formazione intellettuale e culturale,
. Il ruolo della donna.
Il suo è un femminismo ragionevole, giusto e cristiano,
. L’approfondimento
dell’ascetica e della mistica laica.
Questa celebrazione a
Madrid è stata aperta e chiusa dalla Direttrice Generale, Loreto
Ballester, che ha sottolineato come il testo trasmette passione,
convinzione e audacia, ed ha invitato i presenti ad appropriarsi del
messaggio e a trasmetterlo alle future generazioni.
In margine alla
presentazione a Roma, María Antonia García,
Direttrice dell’Archivio dell’Istituzione Teresiana, ha illustrato
il lavoro di conservazione di documenti, che ha permesso l’accesso
alle fonti. Impressionante, fra le altre cose, il lavoro dei primi
membri dell’Istituzione Teresiana per conservare questi testi durante
la persecuzione religiosa scatenata prima e durante la guerra civile
spagnola. I testi furono conservati trasferendoli di notte in una fossa
scavata dalle loro mani nel sotterraneo di un deposito di persone
amiche, per evitare che fossero distrutti durante le continue
perquisizioni che si facevano in cerca di persone e materiale religiosi.
Testo MIT
Traduzione Maria Cimino