L'inizio del processo di
disgregazione del latino classico si può collocare tra il
III e il
IV secolo d.C..
In questa fase si parla piuttosto di
latino volgare:
vi sono modificazioni lessicali e grammaticali (ad esempio la
caduta di alcune desinenze) ma la sintassi e la struttura delle
frasi sono ancora latine.
Dall'VIII
secolo si hanno le prime
testimonianze di una lingua che si differenzia nettamente dal
latino: i primi scritti in volgare italiano pervenuti fino a noi
sono l'Indovinello
veronese, scritto verso l'anno
800 (che
una parte degli studiosi considera però ancora un esempio di
latino volgare) e i
Placiti cassinesi,
del
960
circa. Dell'842
è invece il
Giuramento di Strasburgo,
in volgare francese e tedesco. Nell'XI
secolo il
volgare italiano (con notevoli differenziazioni nelle varie
regioni) risulta in uso corrente in documenti di carattere
giuridico, ecclesiastico e mercantile.