Telefonia |
La Telefonia studia la trasmissione a
distanza della voce umana per mezzo di collegamenti fra
apparecchi telefonici all'interno del sistema telefonico
nazionale ed internazionale.
Uno dei primi modelli di telefono di Meucci |
Il
Telefono è stato inventato da Antonio Meucci,
un italiano emigrato in America a metà del XIX° secolo.
Per molto tempo però in America si è considerato
Alexander Graham Bell come il vero
inventore dell'apparecchio.
Soltanto nel giugno del 2002 il Congresso Americano ha
emesso la sentenza definitiva che riconosce a
Meucci il merito dell'invenzione del telefono. |
Antonio Meucci |
Lo schema di un collegamento telefonico può essere il seguente:
Quando due utenti parlano a telefono, il microfono converte
le onde sonore della loro voce in un segnale elettrico variabile
che racchiude la stessa informazione della parole che si
scambiano.
Il ricevitore dell’apparecchio telefonico ricevente,
trasformerà di nuovo il segnale elettrico in suono udibile.
Si osservi che nel doppino telefonico viaggiano
contemporaneamente i due segnali elettrici dell'uomo
verso la donna e della donna verso l'uomo
senza mescolarsi.
Sono due i fili elettrici che collegano i due utenti
attraverso la rete telefonica ed assumono il nome di doppino
telefonico:
Si tratta di due conduttori in rame elettrolitico isolati in
PVC e circondati da una guaina protettiva.
I due conduttori hanno diametri, di norma, di 0,4
o 0,6 mm a seconda della distanza da
coprire.
L'apparecchio telefonico è collegato alla rete tramite una presa
tripolare che va collegata ad una
cassetta di derivazione, secondo lo schema seguente:
I due fori superiori servono per il collegamento
dell'apparecchio alla rete esterna, mentre quello inferiore
serve per effettuare
derivazioni interne.
All'interno dei cavi telefonici i doppini sono sempre
intrecciati ed il passo di intrecciamento è però diverso per
ciascuno, al fine di eliminare i problemi di
diafonia.
Tutti i
doppini telefonici di vari edifici, provenienti
dalle cassette di derivazione, vengono poi
convogliati verso un unico armadio ripartilinee
posto, di solito addossato ai piedi di un edificio, negli
incroci, al centro di una zona da servire.
Dall'armadio, in cavo, si arriva infine alla
centrale telefonica urbana più vicina tramite
cavi sotterranei, secondo lo schema di figura.
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L'APPARECCHIO TELEFONICO |
Esistono essenzialmente oggi due tipi diversi
di apparecchi telefonici:
Le centrali telefoniche sono di vario tipo e sono collegate
fra loro normalmente in fibra ottica o in ponte radio con tipi
di connessioni che possono essere a stella o a maglia a seconda
del tipo.
I tipi di centrali principali sono:
- CENTRALE NAZIONALE
- CENTRALE DI COMPARTIMENTO
- CENTRALE DI DISTRETTO
- CENTRALE DI SETTORE
- CENTRALE DI RETE URBANA
Talora, quando le esigenze della
distribuzione molto capillare lo richiedono, esiste un
livello più basso di centrale detta centrale
urbana.
Tutti gli apparecchi d'utente sono
collegati tramite doppino telefonico con la
centrale di rete urbana o con la
centrale urbana più vicina, a stella, come
indicato nel disegno a destra: |
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Le centrali di rete urbane, poi, sono
connesse a stella con le centrali di settore e
queste, ancora a stella con quelle di distretto,
e queste a stella con quelle di compartimento,
come indicato in figura sotto.
Le centrali
di compartimento sono connesse, al contrario
delle altre, a maglia, come nella figura a destra, cioè
ognuna è collegata direttamente con tutte le altre,
senza passare attraverso una centrale intermedia.
Le centrali di compartimento sono
21, coincidono con le capitali di
regione, per cui ne esiste una per
regione, con l'eccezione della Sicilia
che ne ha due: Catania e
Palermo. |
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Le 3 centrali nazionali,
di Roma, Milano, e Palermo,
dalle quali ci si collega con il resto del mondo, sono connesse
a maglia con le centrali di compartimento.
Le centrali di distretto sono 231,
e spesso coincidono con le capitali di provincia;
le centrali di settore sono 1401; le
centrali di rete urbana spesso sono situate nei
comuni. |
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