|
“Mucca Pazza” |
L’Encefalopatia spongiforme bovina (ESB) o BSE (Bovine Spongiform
Encephalopathy) è una malattia neurologica degenerativa, costantemente fatale
che colpisce i bovini. L’ESB appartiene al gruppo di malattie denominate
Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST). L’ESB ha fatto la sua comparsa come nuova malattia nel Regno Unito nel
1985 ed è stata descritta ufficialmente nel novembre 1986. In seguito la
malattia ha assunto l’andamento di una vera e propria epidemia con 174.433
bovini colpiti alla data del 2 Aprile 1999 distribuiti in oltre 34.000
allevamenti nel Regno Unito. L’andamento dell’epidemia per anno evidenzia
come, allo stato attuale si sia in marcata fase decrescente (dati del
Ministry of Agricolture Fisheries and Food). La prima particolarità della BSE rispetto alle altre EST risiede nella
diffusione che la malattia ha avuto a partire dalla sua comparsa, mentre le
altre EST sono caratterizzate da un andamento sporadico. Inoltre
l’identificazione di una nuova variante della malattia di Creutzfeld-Jakob
(nvCJD o nvMCJ) nel Regno Unito e gli studi svolti su di essa, hanno portato
alla conclusione che il legame tra la ESB e la nvMCJ sia pressochè certo. La
nuova variante della malattia di Creutzfeld-Jakob ha fatto la sua comparsa
nel Regno Unito nel 1995, il Ministro della Sanità inglese ha successivamente
(nel marzo 1996) ammesso che 14 persone erano decedute in seguito a questa
nuova forma della malattia e che probabilmente si erano ammalate per aver
assunto tessuti bovini infetti da ESB. Il gruppo di Moira Bruce di Edimburgo
ha descritto il profilo istolesivo (la rappresentazione grafica della
distribuzione e del grado di spongiosi in nove regioni encefaliche) e i tempi
di incubazione osservati in topini inoculati con tessuto cerebrale
rispettivamente di bovini affetti da ESB, di pazienti con nvMCJ e di pazienti
affetti da forme classiche di MCJ. Lo studio di questi due parametri,
utilizzati per la caratterizzazione del ceppo, ha dimostrato che l’agente che
provoca l’ESB è lo stesso della nvMCJ ed è diverso da quello delle forme
classiche di MCJ. Il gruppo di John Collinge ha ulteriormente supportato
l’ipotesi tramite indagini sul pattern di glicosilazione, confermando che la
nvMCJ costituisce molto verosimilmente l’equivalente umano dell’ESB. Le dichiarazioni del Ministro della Sanità inglese Stephen Dorrell nel
marzo 1996 e la pubblicazione dei risultati di queste ricerche nel 1997 hanno
scatenato una crisi economico-sociale con notevoli conseguenze sulla
zootecnia europea dovuta ad una marcata perdita di fiducia da parte dei
consumatori nei confronti del prodotto carne. La spiegazione scientifica, che gode oggi di maggior credito,
dell’andamento epidemico, e quindi dell’ampia diffusione della malattia nel
bovino, ipotizza che l’infettività risiedesse nelle carcasse bovine riciclate
per ottenere farine di carne ed ossa a loro volta destinate all’alimentazione
del bestiame. Il riciclo delle carcasse infette, nonché le modifiche
tecnologiche apportate a partire dal 1981-82 (abbassamento delle temperature
ed abbandono del solvente per l’estrazione dei grassi), avrebbero consentito
il riciclaggio e l’amplificazione di una malattia bovina rara e non ancora
identificata. Una seconda ipotesi, attualmente ritenuta meno probabile,
sarebbe il riciclaggio, con le stesse modalità, dell’agente infettante della
Scrapie ovicaprina con passaggio ai bovini e, successivamente, la
propagazione attraverso il riciclo di carcasse sia bovine sia ovine. |
Home |
Dove Siamo |
Il Personale |
Il Laboratorio |
La Kasherut |
Il Rambam |
Codice Deontologico |
Medicine Naturali |
Mucca Pazza | Copyright Farmacia dott. Misul - Italy |