Fearmorgin
(Feaikon) |
Il titolo originale dell'opera è “Fearmorgin” usata dai Longobardi per indicare un antico mito di origine ignota col quale venivano narrate le battaglie per la costituzione del mondo fra Angeli e Demoni. L'autore è Elghèss Dabar, un cronachista antico avvolto dal mistero del tempo, vissuto in Albu, città della Liguria pre-romana, attorno al sesto secolo avanti Cristo. Si narra che fece innumerevoli e misteriosi pellegrinaggi nell’ancestrale Eanna e presso le rovine di Kullaba, e trascorse quattordici anni nella piana del “Côr y Cewri”, o “pietra sospesa” e “Broigar”, o “tempio luminoso” dei celti antichi, ritenuto dimora dei Ffreya Sul. Ivi si narra che conobbe segreti sepelliti dal tempo e che la sua saggezza era superiore a qualsiasi altro uomo. Nei suoi ultimi anni Elghèss Dabar abitò in Medhelan, dove redasse il Fearmorgin, e della sua dipartita o sparizione (nel 555 a.C.) si raccontano molti particolari contraddittori. Riferisce William of Malmesbury (un cronachista del dodicesimo secolo), di aver udito un viaggiatore che riferiva il racconto di come Elghèss alcuni giorni prima di sparire nel nulla avesse perso la propria ombra. Anche il suo potere è oggetto di molte narrazioni. Si tramanda che visitò la favolosa Thule, “aldilà del mondo conosciuto”, e che rinvenne fra le rovine di Tartessos le straordinarie cronache, redatte in versi, di coloro che abitarono il mondo prima dell’uomo. Intorno all'anno 870, il Fearmorgin, custodito segretamente sull’isola di Sadmo scomparve, e di esso si perse traccia per oltre due secoli. Ricompare nel XIII secolo quando venne tradotto in un proto-langbard dall’erudito frate terziario dell’ordine degli umiliati Bonvesin De La Riva col titolo di Feaikon, cioè letteralmente: “Descrizione (delle gesta) di Feah”. L’originale entrò a far parte del tesoro dei Tempieri dopo la conquista di Gerusalemme e in seguito fu trasferito all'abbazia cistercense di Cambron. Dopo l’abolizione dell’Ordine dei Templari nel 1314, nel 1329 il priore francese Yves de Lessines ne fece una traduzione francese, basata sulla versione proto-langbard di Bonvesin. I tre libri furono uniti in uno e nascosti all’interno della biblioteca dell’abbazia; dove vennero registrati. Per impedire che fossero trafugati furono resi anonimi e privi di qualsiasi segno di identificazione. Ma anche così l'opera venne trafugata e se ne persero le traccie, benché papa Benedetto XII nel 1335 istituì un corpo segreto adibito al suo ritrovamento. L’opera manoscritta originale di Elghèss Dabar, il Fearmorgin,
non fu mai più rivenuta. Il libro è circondato da un alone di leggenda: si narra che
in esso sia possibile leggere sia il passato che il futuro perché
la perfetta combinazione delle parole descriva allo stesso momento più
avvenimenti simultaneamente, e tutti di una precisione e perfezione
stupefacenti. Edizioni del Feaikon - Originale aramaico: una copia manoscritta risalente al 558 a.C. (perduta) Non è mai stata fatta edizione in stampa del Feaikon, almeno ufficialmente. La versione italiana sarebbe trasmutata in un libro differente. Bibliografia > "Unholy Alliance, a history of Nazi involvement with
the Occult", Peter Levenda, Continuum Press 2002 |
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