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riportiamo alcuni articoli comparsi nella
nostra rivista
L'Aquila, volontari da tutta Italia: "Resteremo
almeno sei mesi
Misericordie si preparano a restare ancora a lungo con gli sfollati abruzzesi
dopo il sisma che la prima domenica di aprile ha messo in ginocchio l'Abruzzo:
"Staremo qui minimo sei mesi", dicono. La popolazione assistita
dalle Misericordie al campo base di Bazzano, infatti, è di circa
3.000 persone con nove ospedali da campo già montati, 4 cucine
e 100 ambulanze per i soccorsi. Non a caso, c'è sta¬to il primo
grande turn over dopo una settimana di lavoro con 225 nuovi volontari
provenienti da gran parte d'Italia che hanno dato il cambio ad altrettanti
soccorritori dei 500 presenti. "Si va verso la stabilizzazione della
situazione Sono arrivati i moduli doccia e il tir che porta la nuova sala
operativa", dicono dalla Confederazione. I volontari, fra l'al¬tro,
oltre a prendersi cura... di quelli più grandi, hanno avu¬to
a che fare con due neonati: "Uno è nato tre giorni prima del
terremoto ed è assistito dal nostro personale", spiega Mirco
Ungaretti, lucchese, responsabile della sala operati-va di Bazzano. "Nei
giorni successivi al terremoto, invece, proprio nella tendopoli, grazie
all'aiuto dei nostri medici e infermieri, è nato un altro bambino".
Un segno di speranza per il futuro da non sottovalutare in un periodo
terribile come quello che sta vivendo la popolazione abruzzese.
Pier Francesco Nesci
Sono stati complessivamente 1.400, provenienti da 142 sedi, i volontari
della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia che si sono
avvicendati in Abruzzo. Di questi, ad oggi, ne sono ancora presen¬ti
circa 600 tutti impiegati, attraverso la struttura nazionale di protezione
ci-vile delle Misericordie (Ugem). I campi direttamente gestiti dalle
Misericordie sono quelli di Bazzano e Bagno ma i vo¬lontari sono presenti
anche nei campi di Onna, Tempera, Paganica, Centico¬cella, San Pio
delle Camere e San Bia¬gio. In particolare si sono messe al ser¬vizio
dell'Abruzzo cinque unità cinofile per la ricerca dei dispersi,
sei punti medici avanzati (Pma), novanta ambu¬lanze, un'unità
tecnica di valutazione,un’unità logistica con due cucine
da campo coordinate dalla sala operativa remota, attivata sul posto, e
dalla Sala Operativa Nazionale, a Firenze. Dalla Calabria, inoltre, è
arrivata la colonna mobile regionale delle Misericordie ca¬labresi
con circa quindici automezzi fra i quali una cucina da campo da 1.500
pasti l'ora e 40 volontari. "In questo momento tragico, – ha
detto il Presidente Confederale, Gabriele Brunini - uniti nelle operazioni
di emergenza e uniti nella preghiera, vogliamo trovare la comunione di
intenti nell'essere Movimento che si fa prossimo a coloro che si trovano
nel bisogno, fedeli alla missione delle Opere di Misericordia che ci sono
state consegnate dalla nostra tradizione". E, successivamente, in
una comunicazione inviata ai Governatori delle Misericordie de L'Aquila
e Paga¬nica, ha voluto esprimere "la massima solidarietà
a tutta la popolazione e alle consorelle Misericordie presenti sul territorio
che esortiamo a farci avere indicazioni utili per poter intervenire ancora
meglio sul luogo del disastro e strutturare un intervento che sicuramente
avrà tempi molto lunghi” Presidente Confederale, Gabriele
Brunini,inoltre,auspica che le attività delle Misericordie presenti
sul territorio colpito dal sisma possa riprendere con ancora maggiore
entusiasmo attraverso l'attivazione di servizi alla popolazione. Alle
Misericordie, intanto, stanno arrivando offerte di aiuto da aziende con
sede nel nord Italia e anche dall'estero. In seguito attraverso gli organi
di stampa e sito Internet confederale www.misricordie.org, verranno comunicati
altre eventuali necessità. La Confederazione delle Misericordie,
infine, ha avviato una raccolta di fondi
( IBAM : IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036 presso Monte dei Paschi di
Siena)
dettaglio
raccolta fondi
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